Le quotazioni a Piazza Affari potrebbero continuare con la loro debolezza, complici le varie tensioni a livello geopolitico.
Tale debolezza non sfugge di certo al vigile controllo dei fondi istituzionali e non che hanno posizioni corte in essere sul nostro mercato.
L’Ufficio studi di Money.it ha aggiornato l’analisi delle posizioni corte nette (PNC) relative al 3 agosto 2018 sulla base dati pubblicati da Consob in base alle comunicazioni pervenute dagli operatori finanziari che hanno posizioni corte sul mercato italiano superiori allo 0,5% del capitale.
Azimut, Banco BPM e BPER Banca restano le più shortate.
La tabella espone in ordine decrescente la classifica dei titoli sulla base della quota di capitale su cui sono aperte posizioni nette corte da parte dei fondi istituzionali o privati.
Dall’ultimo aggiornamento reperito, relativo al giorno 10 agosto si denota come Azimut rimanga la società più shortata, con un totale di 8 operazioni short nette aperte per una quota di capitale pari all’8,91%.
Fa seguito Banco BPM, che diventa ora la seconda società più shortata dai fondi, con un totale di 7 posizioni nette corte aperte e un capitale impiegato da parte degli hedge fund del 7,50%. La via del rialzo è ostacolata anche per BPER Banca, che si trova a fare i conti con 7 posizioni nette ribassiste e il 6,43% del capitale.

La seconda tabella mostra come si sia ridotta l’esposizione su Azimut, passata da un 9,53% ad un 8,91% attuale, e BPER Banca dove l’esposizione short è passata da un 7,56% a un 7,15% mentre sia aumentata quella relativa a Banco BPM dove l’esposizione è aumentata dal 6,57% al 7,4%.
Rispetto al 3 agosto inoltre non è presente F.I.L.A. mentre le new entry sono Banca Carige, Banca MPS e Poste Italiane che esordiscono tutte con una posizione netta corta e rispettivamente lo 0,62%, lo 0,58% e lo 0,51% di capitale dei fondi impiegato per lo short. Si denota quindi come sia aumentata l’esposizione sul comparto bancario.

La variazione più importante per quanto riguarda l’esposizione short dei fondi è data da WorldQuant, che riduce l’esposizione corta sul nostro Paese dell’1,14% con una variazione di -2 posizioni corte.
(Articolo tratto dal sito www.money.it)








