Skip to content

Autostrade, lo Stato e i contorsionismi di Di Maio sulla quotazione

"Aspi verrà quotata in borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinché la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato", ha scritto Di Maio su Facebook.

 

La fervida mente di Luigi Di Maio ha generato una nuova teoria economica e finanziaria che secondo il ministro degli Esteri dovrà essere applicata alla futura Autostrade per l’Italia.

Dopo l’inedita idea avallata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di una public company ma controllata con oltre il 33% da Cassa depositi e prestiti del Mef, il leader pentastellata detta già la missione statalistica della futura Aspi che cozza però con la quotazione in Borsa della concessionaria.

“Aspi verrà quotata in borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinché la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato”, ha scritto Di Maio su Facebook.

Certo non sono poche le società controllate o partecipate direttamente o indirettamente dal ministero dell’Economia, dunque dallo Stato, ma per nessuna società quotata si può dire che non sia soggetta a logiche di mercato.

ESTRATTO DEL POST DI LUIGI DI MAIO SU FACEBOOK

I Benetton hanno accettato le condizioni del governo. Lo Stato diventerà il primo azionista di Autostrade, la famiglia Benetton avrà meno del 10% delle quote ed entro qualche mese uscirà definitivamente da Aspi. Questo significa che i Benetton non gestiranno più le nostre autostrade. Era il nostro principale obiettivo. E ce l’abbiamo fatta.

Dopo molte battaglie, lasciatemi dire che è un ottimo risultato. Impensabile fino a un anno fa, quando nella precedente esperienza di governo c’era chi continuava ogni giorno a mettersi di traverso.

Adesso però teniamo gli occhi aperti. Questo risultato tanto sperato lo raggiungeremo tramite un’operazione di mercato e non con la revoca. Quindi dovremo stare attentissimi. In particolare, se Aspi verrà quotata in borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinché la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato, bensì affinché lavori per assicurare investimenti e tariffe autostradali più basse. I cittadini devono pagare meno al casello e allo stesso tempo vedere garantita la loro sicurezza.

Dovremo assicurarci che Cassa depositi e prestiti porti con sé investitori sani che abbiano a cuore il futuro delle nostre reti infrastrutturali.

Questa notte abbiamo dimostrato che dei risultati si possono ottenere. Non basta scandire uno slogan per cambiare le cose, ma il tempo e la determinazione premiano.
Vi assicuro che non è stato facile fronteggiare un colosso finanziario come i Benetton. Lo Stato ha però dimostrato di saper fare lo Stato. Per la prima volta si è mostrato forte contro i forti, dopo anni di paure e immobilismi. Lo considero un ottimo segnale

Torna su