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Gli Usa di Trump si infilano nei bisticci tra Australia e Cina per il porto di Darwin

L'Australia vuole riprendere il controllo del porto di Darwin, strategico ma affittato alla società cinese Landbridge. Pechino critica le intenzioni di Canberra. L'infrastruttura potrebbe venire acquisita dal fondo Cerberus, fondato dal vicesegretario della Difesa di Trump. Tutti i dettagli

Il primo ministro dell’Australia Anthony Albanese, di centrosinistra, ha detto di volere che il porto di Darwin, all’estremità settentrionale del paese, “sia in mani australiane”. Il riferimento è all’accordo di affitto dell’infrastruttura per novantanove anni – stipulato nel 2015 e al tempo criticato dall’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama – alla società cinese Landbridge per 506 milioni di dollari.

L’IMPORTANZA DEL PORTO DI DARWIN

Il porto di Darwin riveste un’importanza strategica per l’Australia e per gli Stati Uniti, suoi alleati, visto che ogni anno, per sei mesi, nei pressi della città si tengono le esercitazioni di circa duemila marine americani. L’Australia, peraltro, ha rafforzato la cooperazione sulla sicurezza con gli Stati Uniti e sta investendo nel potenziamento delle basi militari del nord, che accoglieranno aerei da caccia e cacciabombardieri americani.

Oltre alla difesa, la rilevanza del porto di Darwin è legata anche alle previsioni sull’aumento delle esportazioni australiane di minerali critici e di gas naturale liquefatto.

“Viviamo in un mondo incerto”, ha dichiarato Albanese, “e l’idea che il principale porto dell’Australia settentrionale sia di proprietà di un soggetto straniero non è nell’interesse nazionale dell’Australia”.

COSA PENSA LA CINA

La sottrazione del porto a Landbridge, però, non piace alla Cina. L’ambasciatore cinese in Australia, Xiao Qian, ha consigliato a Canberra di gestire la cosa con prudenza, visto che il contratto di locazione è stato assegnato a Landbridge “attraverso una procedura di gara aperta e trasparente”. “È eticamente discutibile”, ha aggiunto, “affittare il porto quando non è redditizio e poi cercare di reclamarlo quando lo diventa”.

IL FONDO AMERICANO CERBERUS COMPRERÀ IL PORTO DI DARWIN?

Lanbridge ha dichiarato più volte che il porto di Darwin non è in vendita e che non ha discusso di un’operazione del genere con il governo australiano. Qualche giorno fa, però, il direttore non esecutivo di Landbridge in Australia, Terry O’Connor, ha detto a Reuters che il fondo di private equity statunitense Cerberus si è mostrato interessato ad acquisirne i diritti di locazione. Un dirigente del fondo in questione si è riunito con l’amministratore delegato del porto, Peter Dummett, per discutere dell’affare, ma non ne avrebbe parlato con il consiglio di amministrazione di Landbridge.

La società di private equity Cerberus Capital Management è stata fondata da Stephen Feinberg, che lo scorso marzo è stato nominato vicesegretario della Difesa degli Stati Uniti.

L’amministrazione Trump sta puntando su un’altra società di investimento statunitense, BlackRock, per garantire il controllo americano su due porti posizionati sul canale di Panama – quelli di Balboa e di Cristobal -, sottraendoli così al controllo del conglomerato cinese Ck Hutchison.

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