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Astaldi, come va Progetto Italia con Cdp e Webuild

Il tribunale di Roma ha omologato il concordato preventivo in continuità aziendale di Astaldi. Tutti i dettagli e i prossimi passi della società in Progetto Italia, il campione nazionale delle grandi opere che farà perno su Cdp e Webuild (ex Salini Impregilo)

 

Il Tribunale di Roma, all’esito della verifica della regolarità della procedura di concordato e dei risultati della votazione dei creditori, ha pubblicato ieri il decreto di omologa del concordato preventivo in continuità aziendale di Astaldi.

E’ quello che ha reso noto ieri la società Astaldi.

Il decreto del Tribunale, pronunciato nell’assenza di opposizioni, non è soggetto a reclamo e, pertanto, «è da ritenersi irrevocabile e con efficacia immediata».

«Il decreto di omologa, pronunciato nell’assenza di opposizioni come previsto dal 3° comma dell’art.180, l.f., non è soggetto a reclamo e, pertanto, è da ritenersi irrevocabile e con efficacia immediata», si legge in una nota della società.

L’esecuzione del Piano Concordatario è affidata alla società e i commissari giudiziali svolgeranno un ruolo di vigilanza sull’esatto adempimento del concordato.

LA NOTA DI ASTALDI

«L’omologa del concordato di Astaldi rappresenta la positiva conclusione di un iter complesso lungo circa due anni, che ha visto l’azienda, il management ed i suoi consulenti fortemente impegnati per il raggiungimento di questo obiettivo, e che sancisce il ritorno in bonis della Società, permettendo di dare continuità ad una realtà industriale di rilievo internazionale, di salvaguardare i livelli occupazionali e di continuare a contribuire allo sviluppo infrastrutturale del Paese – ha commentato Paolo Astaldi, presidente di Astaldi  – L’omologa rappresenta, inoltre, un passo importante verso la realizzazione di Progetto Italia, che prevede, a valle del decreto di omologa, l’ingresso del nuovo socio Webuild con una quota di maggioranza attraverso un aumento di capitale dedicato e la creazione di un grande player delle infrastrutture italiano».

COSA FA ASTALDI

Il gruppo Astaldi – che era sull’orlo del crack e che ora troverà nuova vita nel Progetto Italia, il campione nazionale delle grandi opere che farà perno su Cdp e Webuild (ex Salini Impregilo – è stato uno dei principali Contractor a livello mondiale nel settore dei progetti infrastrutturali complessi e strategici. Attivo da 95 anni a livello internazionale, il gruppo sviluppa iniziative integrate nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche e grandi opere di ingegneria civile prevalentemente nei comparti delle Infrastrutture di Trasporto, degli Impianti di Produzione Energetica, dell’Edilizia civile e Industriale, del Facility Management e dell’Impiantistica e Gestione di Sistemi Complessi. Quotato alla Borsa di Milano dal 2002, Astaldi ha sede in Italia e opera prevalentemente in Europa (Polonia, Romania) e Turchia, Africa (Algeria), Nord America (Canada e Stati Uniti), America Latina.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

L’omologa chiude una pagina della vicenda iniziata con le difficoltà del general contractor romano che nel settembre di due anni fa chiedeva l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, ha ricordato oggi il Sole 24 Ore: “Una crisi, quella di Astaldi, che parte da lontano, in particolare dalla svalutazione dei crediti sulle opere realizzate in Venezuela. Una svolta per la società controllata dalla famiglia Astaldi è arrivata nel febbraio del 2019 con la disponibilità ad intervenire di Salini Impregilo, oggi Webuild, che ha presentato un’offerta per Astaldi dotandosi successivamente di munizioni, con un aumento di capitale da 600 milioni, per sostenere l’operazione. Il passaggio decisivo è arrivato poi nell’aprile scorso con il voto dei creditori sul piano concordatario, aspramente contestato da un vasto numero di di bondholder“.

IL COMMENTO DI PALERMO (CDP)

“Con l’ingresso di Astaldi Progetto Italia diventa concreto e contribuirà a sviluppo di tutto il settore”, è stato il commento dell’ad di Cdp Fabrizio Palermo dopo la pubblicazione del decreto di omologa del concordato preventivo di Astaldi. Un progetto – ricorda il numero uno di Cassa depositi e prestiti – che ” è stato avviato con il supporto del Gruppo CDP per rendere il settore delle costruzioni ancora più strategico per la competitività dell’Italia a livello internazionale e fornire un contributo sostanziale al PIL e all’occupazione del Paese”.

LE PAROLE DI SALINI (WEBUILD)

«Questa è l’operazione che forse mi rende più orgoglioso nel corso della mia vita, perché fa bene al Paese dove abbiamo le nostre radici e perché avviene in un momento particolarmente complesso per tutto il settore, facendoci vedere una luce sul futuro in fondo al tunnel», afferma Piero Salini, amministratore delegato di Webuild. «Uno dei problemi che il nostro Paese affronta – prosegue Salini – che ci rende più deboli come sistema industriale e finanziario e che trova spesso inspiegabili resistenze al cambiamento, è la dimensione di impresa. Ma crescere è ormai un imperativo in un mercato mondiale popolato da giganti che fanno della loro dimensione il maggior punto di forza».

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