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Banca Generali

Ecco come Assicurazioni Generali ruggirà in Polonia, Ungheria e Romania

Che cosa può cambiare per Assicurazioni Generali nel caso il Leone di Trieste comprasse gli asset del gruppo MetLife in Europa

 

Le Assicurazioni Generali hanno aperto una trattativa, ancora alle prime battute, per rilevare gli asset del gruppo MetLife nei Paesi del Centro Europa, caratterizzati da una crescita più sostenuta rispetto alla media Ue.

Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando fondi a conoscenza dei fatti. Le attività sono state valutate 2 miliardi di euro e sono concentrate in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania.

Il gruppo di Trieste, guidato dall’amministratore delegato, Philippe Donnet, ha detto in maniera chiara che è interessato ad acquisizioni mirate per entrare in nuovi Paesi in un ruolo fondamentale, fra i primi cinque player locali di mercato. E ha anticipato che le aree di potenziale interesse sono l’Europa Centrale e dell’Est. MetLife è uno dei maggiori gruppi assicurativi al mondo con sede a New York e oltre 62 miliardi di dollari di ricavi annuali.

In portafoglio il Leone ha diversi miliardi da investire sia in operazioni di M&A sia per crescita interna entro il 2021, secondo quanto previsto dal piano industriale. Il gruppo assicurativo ha acquisito, all’inizio dell’anno, asset in Slovenia, portafogli assicurativi in Ungheria e Slovacchia e ha sottoscritto un accordo di bancassicurazione con Unicredit per rafforzare la presenza nell’Europa sempre centrale e dell’Est.

La Polonia rappresenta una delle maggiori aree di business di MetLife nel Vecchio Continente, ma la società è attiva anche nell’area del Medio Oriente e in Africa.

Il gruppo americano ha acquisito le attività nel 2012 da Aviva nella Repubblica Ceca e in Ungheria, così come le assicurazioni vita e il ramo pensioni sempre di Aviva in Romania. MetLife è presente anche in Bulgaria e Slovacchia.

Oggi Banca Akros, che su Generali ha un giudizio accumulate e un target price a 18,5 euro per azione, spiega che la notizia è positiva, anche se molto dipenderà dal prezzo di acquisto delle attività.

Gli analisti ricordano che il piano industriale del gruppo punta molto a Paesi quali Austria, Russia. Gli obiettivi finanziari sono di una crescita annua composta dell’utile per azione tra il 2018 e il 2021 fra il +6% e il +8%, con una dotazione generale di 3-4 miliardi da usare anche per acquisizioni.

(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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