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Unipol

Assicurazioni, cosa fa Unipol contro terremoti e alluvioni in Emilia-Romagna?

Le ultime mosse del gruppo bolognese Unipol fra Starlink, Twitter e proteste degli imprenditori in Emilia-Romagna contro le compagnie che - secondo le voci raccolte dal quotidiano confindustriale Sole 24 Ore - non assicurano da terremoti e alluvioni

 

Sono numerose le iniziative che le assicurazioni hanno messo in campo, strombazzandole ai quattro venti, a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna. L’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania) ha dato indicazione alle compagnie sulle misure da adottare per aiutare gli assicurati residenti nelle zone alluvionate. In particolare si richiede alle varie compagnie di prorogare il termine di comporto, ossia il prolungamento della scadenza del contratto di assicurazione. Inoltre sarebbe auspicabile mantenere in vigore la garanzia assicurativa anche in caso di ritardo nel pagamento e parallelamente sospendere il recupero dei crediti ed evitare di eccepire prescrizioni e decadenze maturate dopo l’alluvione. «In un momento così difficile è importante che ognuno faccia la propria parte per sostenere le esigenze di tutta la popolazione», si legge nel comunicato.

LE INIZIATIVE DELLE ASSICURAZIONI PER L’EMILIA ROMAGNA

Facendo una rapida carrellata, rigorosamente in ordine alfabetico, si scopre che Allianz ha istituito una task force per trattare in via prioritaria le denunce legate all’evento catastrofale e ha anche attivato il protocollo per le imprese e gli imprenditori con azioni immediate a supporto delle loro attività. Allo stesso modo sono state applicate le deroghe sui tempi di pagamento.

Anche il gruppo Generali ha annunciato di aver esteso le iniziative a sostegno di clienti e agenti nei territori colpiti dalla nuova alluvione, in particolare istituendo il numero verde 800 867 222, dedicato alle informazioni e denunce dei sinistri legate a questa specifica situazione.

Reale Mutua al momento ha predisposto un numero verde dedicato (800 08480) per chiedere informazioni e costruendo un rapporto di confronto sulle eventuali ulteriori richieste e necessità dei residenti delle zone emiliane e romagnole.

UnipolSai oltre a far sapere di avere acquistato i terminali Starlink con la collaborazione di Elon Musk da destinare ai soccorritori al servizio in Emilia-Romagna si è detta pronta a facilitare la gestione dei sinistri, a concedere significative proroghe e dilazioni e a fornire risposte adeguate e tempestive, tramite l’attivazione del numero verde (800 754646).

COSA C’È CHE NON VA

Tutto bene, insomma. Non proprio. Perché se si scava, non solo nel fango che ha sommerso ogni cosa, ma anche tra il malcontento degli imprenditori escono fuori altre versioni della realtà. Le ha raccolte Il Sole 24 Ore. “Siamo piccoli ma non siamo sprovveduti, siamo tutti coperti da assicurazioni ma le compagnie escludono dai contratti generali terremoti e alluvioni”, pare essere il mantra dei danneggiati.

Sempre il quotidiano di Confindustria ricorda come, l’Italia vanti uno dei gap di protezione più rilevanti al modo. Sono le parole usate dagli analisti di Swiss Re per fotografare la situazione del Paese, una situazione in netto contrasto rispetto alla fragilità dimostrata dal territorio di fronte ai sempre più frequenti eventi catastrofali che lo colpiscono. Andando al sodo della questione, ovvero ai numeri: tra 2011 e il 2021 l’Italia ha scontato perdite legate a catastrofi naturali per 58,1 miliardi di dollari, di questi solo 6,3 miliardi erano coperti da polizza. Il conto per il paese è stato dunque in 10 anni superiore ai 51 miliardi di dollari. “Con un gap di protezione prossimo all’89%. Una situazione che non si verifica in nessun altro paese d’Europa. Se si guarda a un periodo ben più ampio la Germania ha affrontato danni tra il 1980 e il 2020 per 107,6 miliardi di euro e di questi poco meno di 40 miliardi erano assicurati, quindi con un gap del 63%. La Francia 99 miliardi di cui 40,2 miliardi in carico alle compagnie per un differenziale del 59%.”

E torniamo allora a quel virgolettato, quel “Siamo piccoli ma non siamo sprovveduti, siamo tutti coperti da assicurazioni ma le compagnie escludono dai contratti generali terremoti e alluvioni” che probabilmente fotografa ancor meglio dei numeri la situazione contingente e lo scoramento dei romagnoli. A dirlo, inzaccherato di fango fino ai capelli, ai taccuini del Sole Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna e titolare della storica Bottega d’Arte Ceramica Gatti, azienda di famiglia fondata 95 anni fa dal prozio.

“Su una sessantina di aziende artigiane della ceramica ce ne sono una decina messe come me e calcolando a spanne che da Bologna a Rimini Confartigianato rappresenta 20mila imprenditori, saranno alcune migliaia di aziende danneggiate”. Nel suo caso “Saranno dai 500 ai 700mila euro di valore perso. Avevo inserito le alluvioni come copertura, quando a fine aprile ho sottoscritto l’assicurazione per il capannone, ma quando è iniziata questa tragedia non erano ancora passati i 20 giorni per l’inizio di efficacia della copertura”. Speriamo che le assicurazioni, oltre a tante promesse, si muovano per essere più duttili anche di fronte a casi simili.

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