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Tutte le pallonate della Figc contro gli enti del Coni. Report Antitrust

Ecco perché l'Antitrust ha sanzionato la Federazione italiana giuoco calcio (Figc), presieduta da Gabriele Gravina, per oltre 4 milioni di euro

Altra tegola in casa Figc dopo l’eliminazione della Nazionale dagli Europei di Calcio 2024. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Federazione guidata da Gabriele Gravina per oltre 4 milioni di euro (precisamente 4.203.447,54 euro). A detta di Piazza Verdi, infatti, la Figc ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico per escludere gli Enti di Promozione Sportiva. Il risultato? Limitare l’attività degli Eps nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali. Ma vediamo chi sono i protagonisti di questa vicenda – che dà un altro colpetto alla posizione di Gravina, da più di qualcuno messa in discussione nelle ultime ore – e le contestazioni dell’Antitrust.

LA FIGC NEL MIRINO DELL’ANTISTRUST

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, fondata nel 1898, è un’associazione giuridica di diritto privato riconosciuta, ai fini sportivi, dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per promuovere e disciplinare l’attività del gioco del calcio e degli aspetti ad esso connessi. La Figc svolge le proprie funzioni in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e della Union of European Football Associations (UEFA), di cui è stata membro fondatore nel 1954, del Comité International Olympique (CIO), e anche del CONI, ma in piena autonomia tecnica, organizzativa e di gestione. Nel 2022 la FIGC ha realizzato ricavi per oltre 190 milioni di euro. Fanno parte della Federazione le Leghe, alle quali è demandata l’organizzazione dei campionati professionistici (Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro) e dilettantistici (Lega Nazionale Dilettanti), l’Associazione Italiana Arbitri, la quale designa gli arbitri e gli assistenti arbitrali per le gare di competenza della Figc, le Componenti Tecniche (Associazione Italiana Calciatori e Associazione Italiana Allenatori Calcio), il Settore Tecnico e il Settore Giovanile e Scolastico. I tesserati alla Federazione sono circa 1.400.000, di cui circa 725 mila attivi nel settore giovanile under 17.

ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA BISTRATTATI DALLA FIGC SECONDO L’AGCM

Gli Enti di Promozione Sportiva sono associazioni presenti a livello nazionale o regionale senza fini di lucro, riconosciute dal Coni, che hanno come fine istituzionale la promozione e l’organizzazione di attività motorie e sportive con finalità ricreative e formative e che svolgono le loro funzioni nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del Coni, delle Federazioni Sportive Nazionali e nell’osservanza della normativa sportiva antidoping.

Il Coni delibera “in ordine ai provvedimenti di riconoscimento, ai fini sportivi, delle federazioni sportive nazionali, degli enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite e di altre discipline sportive associate al Coni e alle federazioni”. Gli Enti beneficiano di contribuzioni che vengono erogate annualmente dal Coni il quale ha approvato il Regolamento Eps per disciplinare l’attività svolta dagli Enti.

A segnalare la condotta della Figc a Piazza Verdi è stato il Centro Nazionale Sportivo Libertas, un Ente di Promozione Sportiva formalmente costituitosi nel 1945 e riconosciuto dal CONI nel 1976, come Ente Nazionale con carattere assistenziale. CNS Libertas riunisce le Associazioni Sportive dilettantistiche, le società sportive e i circoli culturali che decidono di affiliarsi ad esso per portare avanti le proprie attività sportive ludico/ricreative e culturali. L’Ente conta 130 sedi territoriali, oltre 50 settori tecnici-sportivi, oltre 9.000 associazioni affiliate, di cui circa 5.400 operanti nel settore sportivo, mentre le restanti operano nel settore socio-culturale. I tesserati di CNS Libertas relativi a diverse discipline sportive sono 880.000, di cui circa 20.000 nel settore del calcio; di questi ultimi circa 14.000 tesserati sono under 17 anni. Le ASD associate a CNS Libertas nel settore calcistico sono circa 800.

PERCHÉ IL GARANTE DELLA CONCORRENZA È INTERVENUTO CONTRO LA FIGC DI GRAVINA

Grazie all’istruttoria avviata a maggio 2023, l’Authority presieduta da Roberto Rustichelli ha accertato che la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Eps.

Il comportamento abusivo, si legge in una nota diffusa da Piazza Verdi, si è realizzato attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. In questo modo la Federazione ha precluso agli Enti di promozione sportiva l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, “garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio”.

Inoltre la Figc “ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio”, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Eps con atleti di età compresa tra i 12 e i 17 anni. In terzo luogo, la Figc ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni – che per definizione non rientrano nell’attività agonistica – il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento. In tal modo ha limitato la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla Figc e quella dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps che hanno così visto ridurre la propria capacità di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Figc ma anche ostacolare e indebolire la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

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