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Gravina ISG

L’Antitrust entra a gamba tesa sulla Figc, tutti i dettagli

L'Agcm parla di "azioni intimidatorie" della Figc al fine di limitare l’organizzazione dei tornei amatoriali da parte degli Enti di Promozione Sportiva giovanile. Blitz nelle sedi con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza

Figc nel mirino dell’Antitrust.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato indaga sulla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) presieduta da Gabriele Gravina (nella foto) per presunto abuso di posizione dominante nell’organizzazione di competizioni a carattere ludico-amatoriale nel settore giovanile.

LA PARTITA TRA AGCM E FIGC

L’Autorità contesta alla Figc, principale operatore del settore grazie ai poteri speciali ed esclusivi di regolamentazione e coordinamento nell’attività del gioco calcio conferiti dal Coni, l’atto del 3 marzo scorso con cui un numero significativo di Associazioni Sportive Dilettantistiche (Asd) e relativi dirigenti, affiliati alla Federazione, sono stati deferiti alla Procura Federale Interregionale per non aver chiesto l’autorizzazione preventiva per partecipare a tornei organizzati in Campania nella stagione 2021-2022 da alcuni Enti di Promozione Sportiva (Eps).

IL CONTESTO E I NUMERI

Rileva considerare che la Figc – si legge nel provvedimento dell’Agcm – è l’unica Federazione riconosciuta dal Coni per l’attività del gioco del calcio in Italia, nonché l’unica rappresentante riconosciuta dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e membro fondatore della Union of European Football Associations (UEFA).

I tesserati alla Figc sono circa 1.400.000, di cui oltre 830.000 attivi nel settore giovanile, e moltissime ASD sono affiliate alla Federazione. Inoltre, viene sottolineato da Agcm, la Figc detiene poteri di regolamentazione e coordinamento dell’attività del gioco calcio in Italia e gode di autonomia statutaria, tecnica, organizzativa e di gestione sotto la vigilanza del Coni.

“In ragione di tali caratteristiche, la Figc risulta quindi detenere una posizione dominante nell’ambito dell’organizzazione di eventi sportivi calcistici a carattere agonistico, oltre che una primaria posizione nell’organizzazione di eventi e competizioni a carattere promozionale e ludico-amatoriale, in particolare nel settore giovanile, in quanto soggetto che vanta diritti speciali ed esclusivi che le consentono di determinare se e a quali condizioni le ASD affiliate e i propri tesserati possono partecipare a competizioni a carattere ludico-amatoriale, e se e quali ESP possano accedere al mercato dell’organizzazione di questi eventi”.

Nell’ambito del quadro giuridico che si fonda sul sistema piramidale del circuito CIO/FIFA– CONI – FIGC, il ruolo pubblicistico delle federazioni sportive e la connessa esistenza di una sola federazione per sport non escludono, però, la sindacabilità, sotto il profilo antitrust, delle modalità con le quali le federazioni svolgono attività economica sul mercato dell’organizzazione degli eventi sportivi in cui sono attive.

Per l’Agcm la Figc, operatore in posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche a carattere agonistico in virtù dei poteri speciali ed esclusivi di regolamentazione e coordinamento nell’attività del gioco calcio conferiti ad essa dal Coni, appare avere posto in essere una strategia volta ad ostacolare o impedire agli Eps di svolgere la propria attività di organizzazione di eventi e competizioni a carattere promozionale e ludico-amatoriale nel settore giovanile, a livello nazionale, regionale e provinciale, allo scopo di espandere la propria posizione in tale mercato e accrescere il numero dei propri tesserati.

Tale strategia – si legge nel provvedimento – si è concretizzata in una serie di comportamenti volti a dissuadere le Asd associate alla Figc dal partecipare a tornei giovanili a carattere promozionale e ludico-amatoriale organizzati dagli Eps.

Tutte le Asd, viene sottolineato dall’Autorità, hanno un chiaro interesse a mantenere l’affiliazione alla Figc – oltre che ad un Eps – dal momento che la Figc organizza i tornei agonistici e riconosce alle società presso le quali si sono formati i giovani talenti il premio di formazione allorquando questi intraprendano successivamente una carriera professionistica.

L’ACGM: DALLA FIGC AZIONI INTIMIDATORIE

Più in dettaglio, i comportamenti posti in essere dalla Figc consisterebbero, in primo luogo, in azioni intimidatorie, quali l’atto di deferimento del 3 marzo 2023, con il quale un numero significativo di soggetti (Asd e propri dirigenti), affiliati alla Figc, sono stati deferiti per non aver chiesto l’autorizzazione preventiva per la partecipazione a tornei organizzati da alcuni Eps in Campania nella stagione 2021-2022; ciò, nonostante l’assenza di qualsiasi previsione in tal senso tanto nel Regolamento Eps del Coni quanto nella stessa regolamentazione Federazione del Settore Giovanile e Scolastico per la stagione 2021-2022.

LE CONVENZIONI INOPPORTUNE

Inoltre, Figc “avrebbe impropriamente utilizzato i propri poteri di regolamentazione e coordinamento conferiti ad essa dal Coni, introducendo nella regolamentazione relativa al Settore Giovanile e Scolastico, quanto meno per le stagioni 2021-22 e 2022-23 (Comunicato Ufficiale del 1° luglio 2021 e Comunicato Ufficiale del 1° luglio 2022), la necessità di stipulare convenzioni tra gli Eps e la Figc anche per manifestazioni a carattere promozionale e ludico-amatoriale, non previste dal Regolamento Eps; peraltro, pur a fronte di ripetute richieste di convenzionamento da parte di CNS Libertas, la Federazione non avrebbe dato alle stesse alcun seguito. Infine, grazie ai medesimi poteri, la Figc avrebbe introdotto nella regolamentazione per il Settore Giovanile e Scolastico per la stagione 2022- 2023 (Comunicato Ufficiale del 1° luglio 2022) un’ulteriore previsione che impone una necessaria pre-autorizzazione per la partecipazione ai tornei organizzati dagli EPS delle società affiliate alla FIGC, al fine di rendere ancor più cogente, in via normativa, un comportamento già ampiamente adottato nella prassi come appunto nell’atto di deferimento del 3 marzo 2023”.

Insomma, per l’Agcm i comportamenti posti in essere dalla Figc sarebbero volti a estendere la propria posizione dominante sull’organizzazione dei tornei a carattere agonistico anche al mercato dell’organizzazione delle competizioni giovanili a carattere ludico-amatoriale, dove opera in concorrenza con gli Eps – sarebbero idonei a determinare un grave danno non solo agli Eps, riducendo in modo consistente il numero di Asd disposte ad affiliarsi ad essi e a partecipare ad eventi da questi organizzati, e conseguentemente anche il numero dei loro tesserati, ma anche alle Asd, che non sarebbero più libere di scegliere i tornei cui far partecipare i propri atleti.

Oggi i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi nazionali e campane di Figc e Figc-Settore Giovanile Scolastico con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

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