skip to Main Content

Generali Caltagirone

Anima, su chi punterà Caltagirone?

Mosse, nomi e scenari di Caltagirone, azionista con circa il 3% di Anima, il grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia

 

 

Già all’inizio del mese, nella cornice dell’Assiom Forex, il tradizionale ritrovo degli operatori dei mercati finanziari, era tutto un parlottare di Anima. Comunicatori e giornalisti specializzati hanno ormai gli sguardi puntati sul processo che porterà a rinnovare il consiglio di amministrazione del più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia.

Lo sparo d’inizio è stata la convocazione per il 21 marzo dell’assemblea, che fissa anche il termine di due settimane per la presentazione delle liste di candidati per il consiglio di amministrazione. La scorsa volta, erano state Bpm, Poste e Assogestioni a proporre i profili dei consiglieri. Per ora le liste non sono ancora uscite, ma c’è grande attenzione alle mosse del costruttore e finanziere Francesco Gaetano Caltagirone. Il quale è un azionista di Anima, con una quota attorno al 3%, ma può contare su ottimi rapporti con gli azionisti più grandi. Cioè Poste e Bpm.

La prima è guidata da Matteo Del Fante, molto vicino a Caltagirone e che in diversi ritengono fosse la prima opzione di Caltagirone per sostituire Philippe Donnet alle Generali. Una carta, quella di Del Fante, rimasta coperta fin da ultimo visto che il candidato è stato Luciano Cirinnà. Ottimi anche i rapporti con Bpm, soprattutto se si guarda alle fondazioni bancarie nel suo azionariato. Come la Fondazione Crt presieduta dal cuneese Gianni Quaglia, molto risoluto nello schierarsi al fianco di Caltagirone nella contesa sulle Generali, e la CariCuneo, il cui affiatamento con Quaglia è noto da tempo.

In breve: Caltagirone ha poche azioni di Anima, ma seguendo un’abitudine consolidata cerca di far valere i rapporti esistenti. Gli addetti ai lavori sostengono che in qualche lista potrebbe saltare fuori una figura a lui vicina. Sarebbe quella di Patrizia Grieco, fino a pochi giorni fa presidente Mps e da molti mesi data in avvicinamento a Caltagirone.

Una candidatura che fa storcere il naso a molti in ragione degli accordi commerciali distributivi di Mps con Anima: circostanza questa, è il ragionamento che si fa tra alcuni addetti ai lavori, che richiederebbe almeno un periodo di cooling-off tra i due ruoli.

Della Grieco, peraltro, non sono sfuggite le sferzanti dichiarazioni contro le liste del consiglio, benché su questo tema Assonime, di cui Grieco è a sua volta presidente (vice-presidente è Matteo Del Fante), esprimesse una posizione molto più sfumata. Dichiarazioni che in tanti hanno letto come un supporto molto interessato a Caltagirone nel momento della sua (rovinosa) battaglia su Generali.

Se motivi di opportunità dovessero affossare le ambizioni della Grieco, non sarebbe un buon segnale per il suo supporter, in questi giorni già alle prese con lo tsunami mediatico (apparecchiato in particolare dalla redazione cronaca del quotidiano Repubblica) che sta investendo Fabrizio Palermo (difeso da Affari Italiani e Dagospia), un altro dei cavalli della sua scuderia, piazzato in Acea come ricompensa al ruolo, per la verità nebuloso, di advisor per la lista Caltagirone-Cirinnà.

Ma il costruttore romano, in onore al detto che la miglior difesa è l’attacco, potrebbe pensare a una carta ancora più ambiziosa per la presidenza di Anima. Circola infatti in ambienti finanziari un nome che avrebbe del clamoroso: Fabio Corsico, responsabile Relazioni esterne e istituzionali del gruppo Caltagirone. Rispetto a Grieco, che per quanto amica è una figura esterna, Corsico è un dipendente di Caltagirone. Il cui gioco si farebbe così più scoperto che mai.

Back To Top