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Merenda Andrea

Andrea Merenda, chi è il nuovo coo della Banca Popolare di Bari

Ecco obiettivi e compiti del nuovo nuovo chief operating officer della Banca Popolare di Bari, Andrea Merenda

Prende forma il nuovo gruppo dirigente della Banca Popolare di Bari. L’amministratore delegato, Giampiero Bergami, ha cominciato a introdurre figure di rilievo al vertice dell’istituto pugliese, pescando sul mercato le migliori risorse a disposizione.

Obiettivo del nuovo ad è sia dare un segnale di netta discontinuità col passato sia assicurare alla banca un top management capace di avviare un percorso di risanamento e crescita. Un compito non facile che da ieri ricade anche su Andrea Merenda, che Bergami ha scelto come nuovo chief operating officer.

A lui sono state assegnate le deleghe su relazioni industriali, sviluppo delle persone e organizzazione aziendale. Il nuovo coo dovrà anche «coordinare e ottimizzare le attività operative e progettuali al fine di renderle più efficaci e funzionali per il business» ha spiegato la banca in una nota. Merenda, stando a quanto riferiscono fonti bancarie qualificate, ha tutte le carte in regola per contribuire al definitivo risanamento e alla crescita di Popolare di Bari.

Laurea dopo una iniziale esperienza in una società di consulenza e poi all’Azienda trasporti di Milano (Atm), ha fatto ingresso in quella che era solo l’embrione del futuro Ubi: si chiamava Bpu e lì dentro, Merenda (oggi 46 anni) ha seguito tutto il percorso di sviluppo: dalle poche migliaia di dipendenti quando era solo Bpu agli oltre 20.000 addetti dell’ultima fase di Ubi.

In Bpu e poi in Ubi ha percorso una brillante carriera (nell’ambito delle relazioni industriali e delle risorse umane), figlia, tra l’altro, di un percorso accademico di qualità e tutto a Milano: laurea in giurisprudenza alla Statale e poi master in business administration al Politecnico. Il gruppo Ubi, quello che è piaciuto a Intesa Sanpaolo — che l’anno scorso lo ha conquistato con l’Opas voluta fortemente dal consigliere delegato di Ca de’ Sass Carlo Messina — deve molto a Merenda il quale ha sempre lavorato sottotraccia consentendo non di rado ad altri di raccogliere i frutti del suo operato.

Il passaggio alla Popolare di Bari segna, per l’ex alto dirigente di Ubi, un avanzamento significativo nella sua carriera: da coo del gruppo pugliese dovrà dare il suo contributo per la svolta. Popolare di Bari si propone, nei prossimi anni, non solo come realtà fondamentale per il Mezzogiorno del Paese nell’ambito della strategia di sviluppo definita dall’azionista Mcc, ma anche come polo aggregatore di altri piccoli istituti del territorio meridionale. Corretto e altamente professionale, Merenda è sempre stato apprezzato da tutti i dipendenti di Ubi costruendo un rapporto leale gestendo le relazioni industriali in maniera lungimirante.

Questo «ingresso rafforza ulteriormente il nostro percorso di rilancio e crescita intrapreso anche grazie alla nuova catena di controllo — ha commentato ieri Bergami — le sue competenze andranno a consolidare le già positive relazioni industriali dell’Istituto, oltre a favorire il progresso delle persone e dei territori che Banca Popolare di Bari presidia. Anche attraverso questa nomina intendiamo costruire una banca capace di valorizzare sempre di più le nostre risorse».

Bergami vuole dare a Popolare di Bari un ruolo di primo piano nel settore bancario e ha guardato sul mercato per scegliere le risorse migliori. Il nuovo ad della Popolare di Bari, stimato nel settore, dovrà però prestare particolare attenzione verso le pressioni politiche che hanno sempre caratterizzato la banca durante la gestione Jacobini e dovrà soprattutto guardarsi alle spalle da chi, dall’interno della banca, parlando un dialetto del nord si muove nell’ombra per apparire come deus ex machina di ogni decisione, millantando sovente fumo.

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