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Alitalia

Alitalia, Ilva e Flat Tax. Che cosa pensano gli italiani dei dossier economici del governo Conte secondo Swg

Tutti i risultati del sondaggio demoscopico di Swg sui dossier Alitalia, Ilva e Flat tax

 

A circa 14 mesi dall’inizio della legislatura, il governo giallo-verde è promosso o bocciato? Tendenzialmente promosso, nonostante le continue giravolte, le reciproche scaramucce tra le forze che compongono la maggioranza e le promesse mancate. L’elettore continua ad avere fiducia nell’opera del premier Giuseppe Conte (anche se la fiducia non aumenta) e nei due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ma perché, tendenzialmente, non si interessa dei dossier più scottanti che coinvolgono l’economia del Paese e l’occupazione (Alitalia, Ilva) e non riesce a esprimere una opinione sulla riforma fiscale. È questa la fotografia scattata da Swg. Ma andiamo con ordine.

I DOSSIER SPINOSI: ILVA E ALITALIA

Ilva e Alitalia sono senz’altro due dei dossier più spinosi che questo esecutivo ha ereditato (e promesso, fin dal Contratto di Governo, di risolvere una volta per tutte).  Che fossero “missioni impossibili” è risaputo anche dalla maggioranza degli elettori. Alla domanda di SVG «quale di questi governi ha gestito meglio le seguenti situazioni?», la maggior parte degli interpellati (il 58%), non si espone. Per quanto riguarda il salvataggio della compagnia di bandiera (leggi anche: Vi smonto le 7 frottole su Alitalia. L’analisi di Rubino), il 22% continua a riporre fiducia nell’operato di Conte e dei suoi ministri. Seguono, parecchio distaccati ma appaiati, i governi Gentiloni e Renzi (7%) con Letta (6%) ultimo.

GOVERNO PROMESSO ANCHE SULL’ILVA

Nonostante l’accordo concluso tra Luigi Di Maio e ArcelorMittal (leggi anche: Perché c’è tensione fra Arcelor Mittal e sindacati su Ilva) fosse quello redatto dall’ex numero 1 del MISE, Carlo Calenda, e nonostante M5S si fosse speso in campagna elettorale per la chiusura dell’impianto, il Governo giallo-verde è tendenzialmente promosso anche per ciò che riguarda la riqualificazione dell’Ilva. La fotografia scattata dalla società di rilevazione è pressoché identica all’istantanea su Alitalia: il 56% degli interpellati non sa rispondere, il 22% promuove comunque l’operato dell’esecutivo Conte, il 9 riconosce meriti a Gentiloni, il 7 a Renzi e il 6 a Letta.

IL COMMENTO DI SVG

Insomma, si può affermare che gli italiani non solo non abbiano idea di come risolvere i rebus Alitalia e Ilva, ma nemmeno abbiano maturato un convincimento preciso su chi, tra i politici che si sono succeduti ai banchi del governo, sia riuscito a gestire meglio le due crisi: le convinzioni si affievoliscono con lo sbiadirsi delle legislature. Semplicemente perché non si ricorda chi ha fatto cosa. «Il governo in carica – scrivono gli analisti di Swg – conferma l’elevato livello di gradimento che sta ottenendo in termini generali. Si tratta di un vero e proprio affidamento che supera anche le promesse mancate e le manfrine con Atlantia (i Benetton)». I ricercatori della società demoscopica poi sottolineano: «E’ molto ampia la fascia di chi non risponde. Sono delle partite specialistiche e intricate; l’opinione pubblica si orienta con difficoltà in casi come questi e si lascia guidare dal quadro generale. Infatti i pochi elettori che rispondono tendono a giustificare i governi retti dai partiti che votano. Per l’esecutivo Letta vale un po’ meno ma è anche molto lontano nel tempo».

LA PARTITA DELLA FLAT TAX

Il dato più sorprendente è comunque un altro. Secondo Swg non ci sarebbe infatuazione per la Flat Tax, questo nonostante sia il cavallo di battaglia della Lega del corso salviniano. Sappiamo bene che, secondo gli ultimi annunci, ha ormai perso il carattere di “tassa piatta” pura, come per esempio era stata ipotizzata dall’Istituto Bruno Leoni (tutti avrebbero versato il 25%, indipendentemente dal reddito) e prevederà più aliquote, ma il contribuente per SVG resta scettico (il 19% è indifferente). Preferendo invece al suo posto ottenere una decisa riduzione delle aliquote IRPEF (27%), seguiti da un 21% che preferirebbe la riduzione delle aliquote IRPEF ma per il quale anche la Flat Tax andrebbe bene, un 20% dal parere opposto, ovvero schierato per la tassazione piatta ma che si accontenterebbe anche solo di un ritocco favorevole delle aliquote IRPEF. Solo il 13% spera nell’arrivo della Flat Tax. E tra questi più della metà vota Lega.

COSA DICE SwG

«L’opinione pubblica – rilevano gli analisti – si schiera a maggioranza a favore della riduzione delle aliquote IRPEF; la flat tax incontra molte resistenze. Lo stesso Governo sta modificando man mano la proposta sia per ragioni legate al debito, sia per la percezione non positiva che questo provvedimento incontra. Tutti gli elettorati si orientano più a favore dell’IRPEF (48%); ma c’è 1/3 che resta schierato prevalentemente sulla flat tax. Si tratta di elettori della Lega con il 51%, del centrodestra con il 41%, del M5S con il 40% e 1/3 degli indecisi. Si coglie la difficoltà della scelta; in realtà predomina l’incertezza per la tecnicità della materia. Ma il PD ha la possibilità di contrastare positivamente il Governo con una posizione netta e forte».

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