skip to Main Content

Amazon, non solo libri. L’attacco a tutto campo del colosso di Seattle

Amazon non vuol dire solo eCommerce, libri, ma anche una strategia che sta portando l'azienda di Seattle a sfidare tutti i maggiori player di internet su diversi campi: dall'advertising agli acquisti tramite i social network, sino ai videogames.

 

Non solo libri per Amazon. Ad un anno dall’acquisto dell’Washington Post, la società di Jess Bezos si è infatti accaparrata per 970 milioni di dollari anche Twitch, azienda che si occupa di videogames e che ha la particolarità di far vedere a tutti in streaming (e in tempo reale) non solo le proprie partite ma anche quelle giocate da altri.

Amazon ha così battuto la concorrenza di Google che aveva posato i suoi occhi su questa nuova frontiera del web. Solo un mese fa è sbarcata nel mondo degli smartphone lanciando sul mercato americano Fire Phone al costo di 640 dollari oppure di 200 se si acquista con abbonamento. Una vera e propria sfida per Amazon quella di diventare concorrente di Samsung ed Apple che, coprendo quasi il 50% del mercato globale, lasciano agli altri soggetti soltanto le briciole.

L’azienda di Seattle si è poi recentemente posta l’ambizioso obiettivo di sfidare Google anche sul versante della pubblicità online. I publisher, indipendentemente dalla popolarità del loro sito, potranno pubblicare online i banner pubblicitari. Ciò può minare fortemente i concorrenti Adsense e Adwords proprio perché Amazon conta già oggi su un’ampia gamma di informazioni relative agli interessi dei suoi utenti e ciò garantisce campagne pubblicitarie più mirate e meno invadenti, anche grazie all’eliminazione dei fastidiosi pop up.

Una novità in questo campo potrebbe essere l’opportunità di guadagnare in base agli “impression” ottenuti, cioè in base alle visualizzazioni ottenute da un prodotto dello store. Sempre dal punto di vista del marketing una novità interessante è rappresentata dall’accordo stretto con Twitter che permetterà agli utenti del social network di fare acquisti direttamente dai post. Basterà introdurre l’hashtag #AmazonCart per aggiungere il prodotto scelto al proprio carrello e poi andare su Amazon per completare l’acquisto.

Ma il nome di Amazon è soprattutto libri e in questo periodo è legato alla querelle in corso con alcune case editrici, come Hachette (ma non solo) che ha accusato il sito di e-commerce di applicare ulteriori sconti a quelli già concordati. Una diatriba che però potrebbe cadere in un nulla di fatto se mai nascerà l’iniziativa Kindle Unlimited, ovvero la possibilità di avere accesso ad una libreria di oltre 600 mila e-book e audiolibri al costo di 9,99 dollari al mese.

Tutte novità che dovrebbero far sperare in un futuro radioso, dato anche che nel 2013 l’utile della società è stato di 274 milioni di dollari, ma nel secondo trimestre di quest’anno ha già registrato perdite per 126 milioni. Riusciranno i nuovi investimenti a riportare il segno + nella contabilità di Amazon?

Back To Top