Anche se finora il gioco in streaming non ha dato grandi soddisfazioni ai colossi della tv on demand come Netflix e Prime, pure YouTube ha deciso di offrire un analogo servizio ai propri abbonati Premium.
SU YOUTUBE PER I VIDEOGAME?
Al momento, però, non sembra che Google (che dal 2006 controlla Youtube, avendola acquisita per 1,65 miliardi di dollari) intenda investire molto sull’iniziativa, forse ormai consapevole del fatto che il mercato dei videogiochi sia già sufficientemente presidiato. Consapevolezza maturata con ogni probabilità dopo il fallimento della sua cloud console Stadia.
COSA INCLUDE IL SERVIZIO…
Infatti, sebbene all’interno dell’abbonamento Premium trovi posto un catalogo che al momento ammonta a 37 titoli, giocandoli si scopre che sono semplici mini-giochi, prodotti sviluppati con poco budget, poco personale e ben poca inventiva, configurandosi più come passatempo utile a impegnare alcuni minuti liberi che non videogiochi a tutto tondo. Per il momento, dunque, Nintendo, Sony e Microsoft possono tirare un sospiro di sollievo, sempre ammesso fossero in pensiero.
…E COME FUNZIONA
Questi giochini che vanno dall’immancabile biliardo al titolo che intrattiene chiedendovi di fare canestri, passando per solitari e parole crociate (citiamo Angry Birds Showdown, Brain Out, Daily Solitaire, The Daily Crossword) e dunque pensati più per una platea di neofiti che non di appassionati, possono essere giocati “in app”, vale a dire direttamente all’interno dell’app mobile o accedendo alla versione desktop della piattaforma, a patto di essere abbonati a YouTube Premium.
L’avvio di ciascun software è in streaming, non richiedendo né download di dati sul proprio dispositivo né l’installazione del gioco. Interessante notare che il catalogo rimarrà a disposizione fino al 28 marzo 2024, elemento che lascia pensare che sia solo un esperimento, oppure che, anziché ampliarsi, verrà rinnovato più volte l’anno proponendo di volta in volta nuovi titoli.
NESSUNO USA NETFLIX PER GIOCARE
Come si diceva, YouTube debutta nel mercato dei videogame in streaming quasi in sordina e senza crederci troppo, forse anche perché alle rivali che l’hanno preceduta non sta andando meglio. Del resto neanche Netflix, che ha lanciato la propria divisione Games ormai due anni fa, ha dimostrato almeno inizialmente di voler spingere davvero il progetto, lasciandolo macerare per più di 12 mesi a latere delle proprie offerte con un catalogo abbastanza striminzito (55 titoli).
Solo nel marzo di quest’anno la piattaforma aveva annunciato nuovi investimenti, con 40 titoli entro la fine del 2023, facendo sapere che 70 sono in fase di sviluppo, realizzati da software house partner mentre altri 16 direttamente dagli studi interni, al lavoro su proprietà intellettuali già a catalogo del Colosso, dunque legate alle proprie produzioni televisive. Secondo il Wall Street Journal si starebbe lavorando alle trasposizione videoludiche di serie celebri come Wednesday, Squid Game, Black Mirror.
Secondo i dati raccolti da Apptopia, però, a settembre 2023, i giochi di Netflix sono stati scaricati 70,5 milioni di volte a livello globale. Il numero è grande, a prima vista. Ma se raffrontato agli abbonamenti in circolazione si scopre che solo 2,2 milioni di utenti hanno giocato a uno o più giochi di Netflix al giorno, ovvero meno dell’1% dei 247,15 milioni di abbonati. Questo nonostante il fatto che il colosso, dopo una partenza piuttosto svogliata e claudicante, negli ultimi 12 mesi ha di fatto triplicato la propria offerta.