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Afeela

Un po’ smartphone, un po’ console per videogame. Afeela, l’auto elettrica secondo Sony e Honda

Si alza il sipario su Afeela, la mobilità elettrica declinata da due colossi giapponesi. Sarà dotata di 45 diversi sensori, comprese fotocamere e Time-on-flight, così da puntare sulla guida autonoma. Mentre l’intrattenimento on board sarà garantito da PlayStation Afeela. Ok, probabilmente il nome è davvero bruttino, perfino cacofonico, almeno per un occidentale. Deve invece suonare…

Afeela. Ok, probabilmente il nome è davvero bruttino, perfino cacofonico, almeno per un occidentale. Deve invece suonare come di buon auspicio a un orecchio nipponico, dato che dietro questo marchio si trovano due colossi giapponesi: Sony e Honda.

Il primo, è noto, è attivo nell’entertainment nella sua interezza: chi oggi ha più di 30 anni lo ricorderà per i walkman e per i videoregistratori VHS, mentre per tutti gli altri Sony è anzitutto sinonimo di console da salotto, settore che continua a presidiare con PlayStation 5.

Honda, dal canto suo, richiama alla memoria motociclette rombanti e auto che si contraddistinguono per la classica solidità e affidabilità nipponica. Con una produzione annua di oltre 14 milioni di motori, Honda Motor Co., Ltd è tra i primi costruttori a livello globale e negli ultimi anni ha intrapreso investimenti anche nel campo della robotica.

AFEELA IMPENSIERIRA’ MUSK?

Assieme, Sony e Honda svilupperanno diversi veicoli elettrici capaci di impensierire Tesla dato che punteranno la loro ragion d’essere sul sistema d’intrattenimento di bordo. Il ghiaccio è stato rotto al CES di Las Vegas in corso in questi giorni con Afeela, che il colosso giapponese non ha mancato di pubblicizzare via Twitter, ovvero ospite sul social network di Elon Musk, patron della rivale statunitense.

 

Afeela fa parte a pieno titolo del programma Sony Honda Mobility, ma purtroppo per vederla in strada occorrerà attendere parecchio tempo dato che entrerà in produzione solamente dall’anno prossimo, il 2024, con pre-ordini che scatteranno da metà del 2025 mentre la commercializzazione partirà dalla primavera dell’anno successivo.

Musk ha insomma tutto il tempo per correre ai ripari: di sicuro nel mentre non riuscirà a sfornare nuovi modelli (forse arriverà la Tesla a prezzo budget?), ma intanto proverà senz’altro a saturare il mercato accelerando con la produzione di quelli già in commercio, che è poi il suo vero obiettivo, ragion per cui il magnate sudafricano ha riammodernato la gigafactory di Shanghai e sta spingendo perché pure gli impianti di Berlino e Austin diano il massimo (a onor del vero, a impensierire l’ex startupper, più che Sony, è senz’altro la baldanza dei marchi cinesi).

LE TRE A DI SONY E HONDA

Tornando al nome bizzarro e cacofonico di questa nuova e futuristica auto elettrica, chiaro l’intento, da parte dei due marchi nipponici, di giocare con l’inglese “feel”. Per le parti esprimerebbe difatti una relazione interattiva in cui le persone “sentono” la mobilità come entità intelligente e la mobilità “sente” le persone e la società utilizzando tecnologie informatiche di rilevamento e di rete.

 

E non sono nemmeno i soli termini su cui Sony e Honda hanno insistito nella presentazione dell’auto, ripetendo più volte le tre “A” di Autonomy, Augmentation e Affinity. Per Autonomy si fa ovviamente riferimento al cervello intelligente dell’auto, che non sarà completamente autonoma ma comunque avrà l’obiettivo di supportare il guidatore.

Con Augmentation entra invece in gioco Sony e i suoi sistemi di intrattenimento, da declinare come divertimento non più da salotto ma durante i viaggi. Mentre con Affinity, si fa nuovamente riferimento alla capacità di dare vita a un prodotto che si adatti alla perfezione a chi guida e ai suoi passeggeri, quindi un’auto in stretta affinità con i suoi occupanti, già espresso da Afeela contenendo la parola “feel”.

IL CUORE TECNOLOGICO DI AFEELA

Lasciando questo ‘blabla commerciale’ agli strateghi del marketing, quello che più ci preme sottolineare è che questa auto elettrica giapponese sarà dotata di 45 diversi sensori, comprese fotocamere e Time-on-flight, finalizzati naturalmente alla guida autonoma. E mentre l’auto assiste il conducente nella guida, i passeggeri potranno godersi film, musica e videogiochi: la libreria Sony in merito è vastissima.

Tre le collaborazioni di peso per rendere il cervello di Afeela performante tanto quanto il motore (di cui comunque non si conoscono le specifiche): Qualcomm, Unreal Engine ed Epic Games: quindi tutto si baserà sullo Snapdragon Digital Chassis mentre Epic e Unreal si occuperanno di animare e dare corpo alla realtà aumentata.

E QUALCOMM “FONDE” I CHIP

Il produttore di chip mobili Qualcomm Technologies, Inc ha appena presentato un processore per auto chiamato Snapdragon Ride Flex SoC che gestisce sia la guida assistita sia le funzioni dell’abitacolo, compreso l’intrattenimento. In precedenza queste funzioni erano gestite da microprocessori diversi e la loro fusione potrà contribuire a ridurre i costi, ha dichiarato Nakul Duggal, responsabile del settore automotive di Qualcomm, specie in un periodo in cui la crisi induce a ridurre la presenza di semiconduttori nelle auto. Quasi certamente Afeela monterà soluzioni hi-tech analoghe, quindi potrebbe sorprendere sul fronte del prezzo proposto al pubblico…

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