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Tetto al contante e limiti per le criptovalute, ecco le novità della Ue

Un tetto al contante valido per tutti i Paesi del Club europeo, controlli su chi effettua transazioni con metodi non tracciati e nuova disciplina per le criptovalute. Prende corpo la nuova disciplina antiriciclaggio Ue, che prevede anche una nuova autorità

Ormai pronto per l’approvazione finale il pacchetto di misure per la nuova disciplina di antiriciclaggio Ue, che non si limita a creare una nuova autorità europea, ma introduce anche un tetto alla circolazione del contante ed estende le restrizioni alle criptovalute, con obbligo per tutti i provider di servizi crypto-asset a condurre due diligence sui loro clienti. Ma andiamo con ordine.

L’AUTORITA’ ANTIRICICLAGGIO EUROPEA

La nuova autorità, che impareremo a conoscere come Amla, è il fulcro della riforma del quadro antiriciclaggio dell’UE: disporrà di poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati e del potere di imporre sanzioni e misure.

Nei mesi scorsi nove Stati membri avevano presentato candidature per ospitare l’Amla: Belgio con Bruxelles (che però è già la “capitale” del club europeo e ospita diverse sedi istituzionali), la Germania aveva spinto Francoforte (sede della Bce), l’Irlanda aveva avanzato Dublino, la Spagna Madrid, la Francia Parigi, l’Italia (che deve riprendersi dallo scotto per aver perso l’Ema nella sfida tra Milano e Amsterdam) Roma, la Lettonia Riga, la Lituania Vilnius e l’Austria Vienna.

Qui le valutazioni di Bruxelles circa la candidatura italiana. Il prossimo 30 gennaio sono previste le audizioni pubbliche dei candidati e, seconda la roadmap imposta dal Consiglio, dovrebbe anche immediatamente essere scelta la destinazione degli uffici, dato che il dossier va chiuso entro il mese.

IL TETTO AL CONTANTE

Si restringono le norme antiriciclaggio sulla libera circolazione del contante. E’ stato fissato un tetto massimo di 10 mila euro a livello comunitario per i pagamenti non tracciati. A livello comunitario però si prevede anche che le entità obbligate identifichino e verifichino le identità di chi effettua transizioni in contanti tra 3 e 10 mila euro, anche se il metodo è ancora da delineare.

Vanno finalmente uniformandosi le norme sulla proprietà effettiva che si riferisce alle persone che effettivamente controllano o godono dei benefici della proprietà di un’entità legale (per esempio una società, una fondazione o un trust), sebbene il titolo o la proprietà siano intestati a un altro nome. La titolarità effettiva si basa su due componenti – proprietà e controllo – che devono essere entrambe analizzate per identificare tutti i titolari effettivi di tale entità giuridica o di tutti i tipi di entità, comprese le entità extra-Ue quando operano nell’Unione o acquistano beni immobili nella Ue. L’accordo fissa la soglia della titolarità effettiva al 25%.

Lo scopo è di evitare il gioco delle “scatole cinesi” utili a mascherare responsabilità con strutture societarie ridondanti e volutamente barocche. Si prevede la registrazione della titolarità effettiva di tutti i soggetti esteri che possiedono beni immobili con retroattività fino al 1° gennaio 2014.

COSA CAMBIA IN ITALIA?

Quanto alle regole sul tetto al contante, che riguarderà circa mezzo miliardo di cittadini Ue, si tratta di una cornice entro la quale i singoli Stati membri potranno intervenire al fine di imporre un limite massimo inferiore. Ovviamente, dove prevista, prevale la legge nazionale maggiormente restrittiva e, dove già presente, non cambierà niente.

Nessuna vera novità in tal senso dunque per le transazioni effettuate in Italia. Continuerà a valere la norma della legge di Bilancio 2023 che aveva modificato per la decima volta in 32 anni l’importo massimo spendibile elevandolo a 5.000 euro (quindi 4.999,99 euro spendibili cash). Fino al 31 dicembre 2022 era stato di 1999,99 euro.

L’ESTENSIONE DELLE NORME ALLE CRIPTOVALUTE

Le vere novità si registrano sul fronte delle monete virtuali che tanto piacciono ai piccoli risparmiatori come pure, per ovvi motivi, alla criminalità: si prevede l’obbligo in capo ai servizi di criptovalute di effettuare controlli sui clienti che effettuano transazioni per un valore pari o superiore a 1.000 euro (1.090,00 dollari) e, genericamente, quello di segnalare attività sospette.

NEL MIRINO ANCHE I CLIENTI DEI COMMERCIANTI DEL LUSSO

Ancora da capire come verrà messo a terra l’obbligo di vigilanza previsto anche per le società transfrontaliere di criptovalute. Allo stesso modo, dovrà essere chiarito in seconda battuta quanto richiesto dal Consiglio ai commercianti di beni di lusso (ville, jet, yacht, auto), metalli preziosi, gioiellieri e orafi, ai quali si richiede di vigilare sugli acquirenti.

Infine, l’Ue intende mettere sotto la lente di ingrandimento della ventura Autorità comunitaria il settore del calcio ritenuto tra quelli più a rischio sul tema antiriciclaggio e quindi viene ampliato l’elenco dei soggetti obbligati alle società e agli agenti di calcio professionistici. L’accordo stabilisce inoltre che, ai fini della trasparenza, oltre alle autorità di vigilanza, alle autorità pubbliche e ai soggetti obbligati, tra gli altri, possano accedere ai registri anche enti o persone portatrici di legittimo interesse, tra cui la stampa e la società civile.

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