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Sony vuole la nuvola. Ma anche per il colosso nipponico il cloud gaming resta una sfida

Il futuro dei videogiochi sarà on demand? Basterà una connessione per giocare ovunque? Il Ceo di Sony Kenichiro Yoshida ha ammesso che la via per il cloud gaming è lastricata di ostacoli. Tutti i dettagli

Che Sony punti molto sul cloud gaming non è una novità. Al momento il colosso nipponico offre un servizio integrato nell’abbonamento PlayStation Plus Premium che permette di fruire di una selezione limitata di giochi, ma la software house vuole accelerare il passo, sia per sfruttare la scia di Nintendo Switch che ha dato nuova vita alle console handheld, sia perché è pronta a debuttare con le sue auto elettriche sviluppate assieme a Honda (la prima sarà Afeela) che comunicheranno senz’altro con la PlayStation rimasta in salotto permettendoci di giocare ovunque i titoli acquistati dal proprio account.

SONY FORAGGIA L’ULTIMA DIVISIONE

Non a caso nelle ultime settimane non sono passati in secondo piano alcuni annunci di lavoro per 22 posizioni, all’interno di Sony PlayStation, tutte incentrate nell’ambito del cloud gaming e in particolare nella sviluppo di tale tecnologia nell’ottica di “intraprendere una visione strategica per lo streaming e il cloud gaming in PlayStation”.

La compagnia ha creato il Sony Interactive Entertainment’s Future Technology Group (FTG), una divisione che ha come obiettivo la guida della “rivoluzione del cloud gaming”, con l’idea di portare “videogiochi di qualità console su qualsiasi dispositivo”.

E poi naturalmente c’è quel bizzarro accrocchio che risponde al nome di PlayStation Q Lite: un dispositivo portatile appositamente studiato per poter giocare in mobilità, sfruttando la funzione di remote play di PlayStation 5.

“Il cloud sarà fondamentale per permetterci… di sfruttare il trend della mobilità. Abbiamo alcuni piani abbastanza interessanti e piuttosto aggressivi per accelerare le nostre iniziative nello spazio del cloud che si svilupperanno nei prossimi mesi”, ha detto Jim Ryan, numero 1 di Sony Computer Entertainment.

I PROBLEMI DEL CLOUD GAMING PER SONY

Ma anche un colosso come Sony ammette che la sfida del cloud gaming è notevole. Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, ha recentemente detto al Financial Times che per quanto la sua azienda guardi con attenzione alla “nuvola” come nuovo servizio di gioco “ovunque e comunque” bisogna superare i problemi di latenza e, soprattutto, del costo che il gigante giapponese dovrà sobbarcarsi far funzionare i server anche nelle ore più tranquille.

LO SPETTRO DI STADIA

Il cloud gaming non è un letto di rose, tanto più che Sony su questo fronte si trova a inseguire Microsoft, che invece ci investe dal primo giorno (anche per via della sua presenza su mercati differenti, relativi al mondo del lavoro). Ricordiamo che servizi di cloud gaming come OnLive e Stadia hanno tristemente chiuso i battenti. E Sony lo sa bene.

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