Bambole per pedofili, i giorni della piattaforma di Shein sono contati
Ieri il governo francese e il Parlamento europeo hanno chiesto la sospensione della piattaforma di vendita online del gruppo cinese Shein. La Commissione, dal canto suo, ha riconosciuto che “il sistema di Shein potrebbe rappresentare un rischio sistemico per i consumatori in tutta l’Unione europea” e ha avviato la procedura che potrebbe portare a una sanzione. È inaccettabile proporre in vendita online bambole sessuali dall’aspetto di bambini, armi e giocattoli pericolosi. Tuttavia, Shein ha offerto questi articoli sulla sua piattaforma in Francia. La Commissione ha chiesto a Shein di fornire dettagli esaustivi e documenti interni riguardanti le misure adottate per proteggere i minori da contenuti inappropriati per la loro età, nonché sulle azioni intraprese per impedire la circolazione di prodotti illegali sulla sua piattaforma. Si tratta del primo passo di una procedura che, in ultima istanza, potrebbe portare anche alla sospensione, ha spiegato il suo portavoce. L’istituzione non desidera sospendere le piattaforme nell’Ue, ma riconosce la necessità di poter agire in caso di rischio grave. Shein non ha risposto immediatamente alla richiesta di informazioni, ha dichiarato la Commissione.
Francia e Parlamento vogliono una sospensione temporanea
La lunghezza delle procedure della Commissione non soddisfa né i deputati europei né il governo francese. “La sospensione dei marketplace online non dovrebbe più essere considerata una misura eccezionale adottata come ultima risorsa”, hanno sostenuto i parlamentari in una risoluzione presentata dai gruppi del PPE, dei Socialisti&Democratici, dei liberali di Renew e dei Verdi, adottata a maggioranza. La risoluzione “chiede con urgenza che sia più semplice e rapido ricorrere alla sospensione temporanea dell’attività dei marketplace online in caso di violazioni sistematiche, gravi o ripetute del diritto dell’Unione, come nel caso di Shein in Francia”. Tuttavia, la risoluzione non ha carattere vincolante. Il governo francese, invece, ha chiesto la sospensione di Shein in Francia per un periodo di tre mesi. L’udienza è prevista per il 5 dicembre. Shein ha disattivato il suo spazio marketplace — dove venditori terzi offrono i loro prodotti a clienti di tutto il mondo — in Francia dal 5 novembre. Il governo francese ha inoltre chiesto ai fornitori di accesso a Internet di bloccare l’accesso a Shein. Questa misura si accompagna a richieste più ampie all’Ue affinché adotti ulteriori provvedimenti contro il rivenditore. Il regolamento DSA per i servizi digitali nell’Ue impone alle grandi piattaforme di e-commerce di esercitare una vigilanza rafforzata sui prodotti commercializzati tramite le loro piattaforme e di rimuovere o bloccare l’accesso a qualsiasi contenuto illegale di cui vengano a conoscenza.
(Estratto dal Mattinale Europeo)



