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antitrust shein

Perché la Francia guerreggia con Shein

La piattaforma Shein in Francia è accusata di vendere prodotti di scarsa qualità, spesso pericolosi o illegali, come le recenti bambole a connotazione pedopornografica rimosse dal sito, alimentando un’ondata di indignazione. L'articolo di Le Figaro tratto dalla rassegna di Liturri

(Le Figaro, 5 novembre 2025)

1. L’arrivo di Shein al BHV Marais, ideato dal giovane patron Frédéric Merlin per rilanciare il grande magazzino, scatena tensioni immediate tra commercianti, consumatori e persino membri del governo, che ne chiedono la chiusura.

«Ideata dal suo giovane patron, Frédéric Merlin, per rilanciare il grande magazzino, l’arrivo di Shein al BHV cristallizza le tensioni. Associazioni di commercianti, consumatori e persino membri del governo ne chiedono già la chiusura.»

2. La piattaforma è accusata di vendere prodotti di scarsa qualità, spesso pericolosi o illegali, come le recenti bambole a connotazione pedopornografica rimosse dal sito, alimentando un’ondata di indignazione.

«In causa: la cattiva qualità, la pericolosità e talvolta l’illegalità di certi prodotti venduti sulla piattaforma, come queste bambole a carattere pedopornografico recentemente ritirate dal sito.»

3. Il successo esplosivo di Shein tra il pubblico francese evidenzia l’incapacità di Francia e UE di regolamentare il colosso cinese del fast-fashion, che ignora norme su ambiente, sicurezza e qualità.

«Il successo presso il pubblico del gigante cinese del fast-fashion è un vero fenomeno che né la Francia né l’Europa riescono a controllare.»

4. Insegne e produttori denunciano una concorrenza sleale da parte di Shein, che evade gli standard ambientali, di sicurezza e qualitativi imposti alle imprese europee, minando il settore locale.

«Le insegne e i produttori denunciano una concorrenza sleale da parte di un attore che vende prodotti che non rispettano le norme ambientali, di sicurezza e di qualità alle quali essi stessi sono vincolati.»

5. L’apertura al BHV, prevista per il 5 novembre, è solo l’inizio: Shein pianifica altri corner in città come Digione e Reims, mentre il governo francese multa l’azienda per 191 milioni di euro nel 2025.

«L’arrivo di Shein al BHV manda “un cattivo segnale che bisognerebbe evitare”. Diverse grandi marche indipendenti francesi hanno ritirato i loro prodotti dal negozio BHV in segno di protesta.»

(Tratto dal blog di Liturri)

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