Brutte notizie per Micromobility (ex Helbiz).
Il titolo di Micromobility.com, l’azienda di sharing ex Helbiz (fondata da Salvatore Palella) nota per i monopattini, è stato sospeso al Nasdaq perché scambiato sotto il prezzo minimo di un dollaro per 30 giorni consecutivi e non è riuscita a rispettare il requisito base di patrimonio netto. Micromobility.com ha cercato di reagire spostando le sue azioni ordinarie e i warrant in uno dei mercati non regolamentati gestiti da Otc Markets Group e ha rinviato — come spiega una nota — l’assemblea straordinaria «per consentire al cda di continuare a valutare la governance aziendale e la strategia operativa per il futuro».
“Nemmeno il raggruppamento azionario di fine novembre, con un rapporto di 150 a 1, è riuscito a permettere alla ex Helbiz di rispettare il prezzo minimo”, chiosa il Corriere della sera, che aggiunge: “Micromobility.com ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con 9 milioni di ricavi, ma un debito significativo che sta cercando di ridurre: le spese operative nei periodo gennaio-settembre sono scese del 66%, mentre la perdita netta del terzo trimestre è migliorata a 9,5 milioni (-61%) e al 30 settembre anche il passivo finanziario è sceso a 27,2 milioni”.
Ma qual è stata la recente manovra sul debito? Il fondo YA II PN riduce il debito di Micromobility.com Inc. (ex Helbiz). L’azienda, una holding che comprende anche il brand Helbiz, lo scorso 27 novembre 2023 ha siglato un accordo (un Settlement and Release Agreement) con Securis Investment Partners LLP che ha permesso l’estinzione di buona parte dei suoi debiti e l’estinzione di un precedente Accordo di Prestito e Garanzia per un totale di 3.595.000 dollari.
IL FONDO YA II PN “SALVA” HELBIZ DAI DEBITI
L’azienda, per liberarsi di una parte dei debiti, l’8 dicembre 2023 ha stipulato un Accordo di Cessione e Rilascio con YA II PN Ltd. Che ha comportato la cancellazione di 9.250.000 di debiti, oltre a tutti gli interessi maturati e non pagati. In questo modo Micromobility non ha più debiti per 15 milioni di dollari ma “solo” per 5.750.000 dollari. “Questa riduzione del debito non è solamente un importantissimo risultato finanziario, ma rappresenta una mossa strategica fondamentale che ci spinge verso il nostro obiettivo di redditività – ha commentato il ceo Salvatore Palella -. La riduzione significativa del nostro peso debitorio rappresenta un passaggio fondamentale per il nostro percorso finalizzato a diventare una realtà sostenibile e redditizia nel settore della mobilità urbana”.
Soddisfatto anche Gian Luca Spriano, CFO ad interim: “Questa ristrutturazione è una testimonianza della nostra pianificazione finanziaria strategica e della capacità di esecuzione – ha detto Spriano -. La riduzione del debito migliora il nostro bilancio e ci posiziona per una crescita accelerata. Ora siamo meglio strutturati per concentrarci sui nostri obiettivi di business e puntare a una redditività a lungo termine”.
COSA FANNO YORKVILLE ADVISORS E YA II PN
Yorkville Advisors è una finanziaria americana, attiva dal 2001 capeggiato dall’italo americano Mark Angelo. Ya II Pn, Ltd, che ha finanziato l’operazione con micromobility.com, è un fondo speculativo con sede alle Isole Cayman, gestito proprio da Yorkville Advisors Global, Lp con un patrimonio di circa 9,8 milioni di dollari.
DA HELBIZ A MICROMOBILITY: IL REBRANDING DELL’AZIENDA DI MONOPATTINI
Ad aprile del 2023 Helbiz ha cambiato nome in Micromobility.com. “La nuova veste rappresenta l’impegno dell’azienda di posizionarsi come il principale brand nel settore per vendita, noleggio e condivisione e come consolidatore per future manovre M&A”, recitava un comunicato dell’azienda di micromobilità di Salvatore Palella. “Siamo lieti di annunciare il rebranding a micromobility.com Inc. E il lancio del nuovo business al dettaglio – ha detto Salvatore Palella, ceo di micromobility.com Inc -. Aspiriamo a diventare il marchio predominante nel mondo offrendo i migliori veicoli, accessori e servizi del settore”. Accanto al cambio nome l’azienda ha avviato un’attività di vendita al dettaglio presso negozi fisici, per il momento solo negli Stati Unit che si affianca all’e-commerce.
I NUMERI DI HELBIZ
Certo i numeri di Helbiz non sono da capogiro, da qui il ricorso al finanziamento del fondo Ya II PN. “In Italia lo streaming, guidato da Matteo Mammì, ha perso 8,5 milioni di euro tra 2021 e 2022 e ha chiuso l’attività – scrive Italia Oggi -; col noleggio di monopattini e bici ha perso in Italia 16 milioni di euro tra il 2021 e il 2022; coi cibi di Helbiz kitchen rosso di 3,5 mln tra 2021 e 2022”. L’azienda ha chiuso il terzo trimestre 2022 in passivo per 24,5 milioni di dollari (in calo da 28,3); le perdite dei primi nove mesi hanno superato i 63 milioni rispetto ai 50 dello stesso periodo del 2021. L’azienda ha perso 63,7 milioni di dollari in nove mesi su ricavi per soli 11,3 milion.
HELBIZ E YORKVILLE ADVISOR: DESTINI INTRECCIATI
Come scrive il quotidiano Domani il destino di Helbiz, anzi di micromobility.com, è legato a doppio filo alla finanziaria Yorkville Advisors. “Già a fine 2021 aveva venduto obbligazioni convertibili per 30 milioni di dollari alla finanziaria Yorkville Advisors, guidata dall’italo-americano Mark Angelo – scrive Domani -; tali obbligazioni sono state interamente convertite in 38,2 milioni di titoli. Nei primi nove mesi del 2022 Helbiz ha venduto a Yorkville (più precisamente al fondo YA II PN) altri 23 milioni di titoli convertibili, di cui 4,3 milioni sono stati convertiti in 18 milioni di azioni”.
GLI INVESTIMENTI DEL FONDO YA II PN: IL FALLIMENTO DI LORDSTOWN MOTORS
Nel 2021 il fondo YA II PN ha finanziato con 400 milioni di dollari l’azienda Lordstown Motors, per aiutare la start-up a lanciare e accelerare la produzione del suo camion elettrico Endurance. In particolare, la start-up con sede in Ohio e YA II PN Ltd, hanno stipulato un accordo di acquisto di azioni, in cui YA ha accettato di acquistare fino a $400 milioni di azioni ordinarie di classe A di Lordstown al prezzo di $7,48 per azione. L’investimento arrivò dopo mesi di difficoltà per la start-up, che aveva dichiarato di non poter sopravvivere senza finanziamenti aggiuntivi. L’investimento non è bastato a salvare la casa automobilistica che lo scorso giugno ha dichiarato fallimento. Lordstown voleva essere la prima a portare sul mercato un pick-up completamente elettrico, una sfida difficile e dispendiosa in termini di capitale, specialmente dopo l’acquisto della massiccia struttura di General Motors Co. Nel nord-est dell’ohio alla fine del 2019.