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Helbiz Serie B

Tutte le sbandate in rosso di Helbiz

Prima la crescita repentina in un settore, quello dei monopattini in sharing, già inflazionato, quindi la quotazione e le svolte sul food delivery e sull'intrattenimento. Poi le inchieste giornalistiche sul fondatore Palella, i primi licenziamenti e il profondo rosso nei conti. Che succede a Helbiz?

 

Attiva nel campo dello sharing dei monopattini, come pure del food delivery, lanciato a Milano nel 2021 e a inizio anno annunciato anche a Torino, e dell’intrattenimento televisivo per gli sportivi, Helbiz, mega startup italoeamericana di Salvatore Palella (e se è vero che le immagini valgono di più di mille parole, qui il suo Instagram per scoprire di più sul conto dell’imprenditore), potrebbe avere compiuto il proverbiale passo più lungo della gamba. Perché se è vero che diversificare gli interessi equivale a diversificare i rischi è altrettanto vero che una schizofrenia imprenditoriale in fase early rischia di fare annegare la propria realtà in un bilancio rossissimo. Ma andiamo con ordine e partiamo dai fasti passati.

2021: LA QUOTAZIONE A NY

La società fondata nel 2018 era riuscita a quotarsi alla borsa di New York, traguardo insperato per moltissime startup. L’approdo al Nasdaq era arrivato già nel 2021 grazie a un’operazione di business combination con la SPAC quotata in borsa GreenVision Acquisition Corp. L’operazione portò entrate di cassa per circa 24,5 milioni di dollari al lordo delle deduzioni per le commissioni dovute all’agente di collocamento e altre spese correlate all’offerta.

L’ARRIVO IN ALTRI PAESI E IN NUOVI COMPARTI

La quotazione ha permesso a Helbiz di espandere i servizi di micromobilità in altre città d’Italia, d’Europa e degli Stati Uniti e di sviluppare le attività legate alle altre linee di business del gruppo: Helbiz Kitchen con i servizi di food delivery e Helbiz Media con i servizi di live streaming, accessibili con le app del gruppo Helbiz. La quotazione al Nasdaq aveva dunque portato in cassa 20 milioni di dollari, ai quali si sono aggiunti altri 51 milioni dall’emissione di obbligazioni, di cui 30 milioni in obbligazioni convertibili a novembre da un singolo investitore.

L’INCHIESTA DI REPORT

La mega crescita della startup aveva attirato diversi giornalisti investigativi, tra cui anche quelli della redazione di Report (che aveva evidenziato come “Dal passato di Palella emergono numerose ombre”, smentite dal direttore interessato).

I CONTI SEMPRE PIU’ ROSSI

Adesso Helbiz ha archiviato il 2022 con una perdita netta di 82 milioni di dollari, 10 in più dell’anno precedente, come emerge dai file compilati alla Sec.  “Il mercato della micromobilità in sharing è ai suoi primi passi e se non continuerà a crescere, o crescerà più lentamente di quanto ci aspettiamo o non crescerà quanto ci aspettiamo il nostro business, le condizioni finanziarie e i nostri risultati potrebbero essere influenzati negativamente”, si legge nel Form 10k presentato il 28 marzo alla Sec, la Securities and Exchange Commission Usa, relativamente ai rischi evidenziati per la divisione mobility.

A CACCIA DI NUOVI INVESTITORI

“Abbiamo operato in perdita sin dall’inizio e queste perdite probabilmente continueranno”, si legge, “potremmo non essere mai redditizi o generare profitti sufficienti per distribuire dividendi ai nostri azionisti. Finché raggiungeremo la redditività, dovremo cercare altre fonti di capitale per continuare le operazioni. Avremo bisogno di capitale aggiuntivo per finanziare le nostre operazioni, che, se ottenuto, potrebbe comportare una sostanziale diluizione o significativi obblighi di servizio del debito. Potremmo non essere in grado di ottenere capitale aggiuntivo a condizioni commercialmente ragionevoli, fatto che potrebbe influire negativamente sulla nostra liquidità e posizione finanziaria”.

L’INCIAMPO TELEVISIVO

Quanto a Helbiz Live, riporta LaPresse, sembra essersi rivelato un prevedibile boomerang: “Potremmo aver sovrastimato l’appeal della Lega serie B e degli altri contenuti disponibili sulla piattaforma e dunque potremmo non ottenere abbastanza abbonati”, non una sorpresa, considerata la nota competizione nel settore media streaming.

NESSUNA EXIT STRATEGY?

Ricordiamo che la divisione Helbiz Media in Italia ha firmato nel 2021 un contratto triennale da 12 milioni a stagione per i diritti della Lega serie B per la trasmissione sulla propria piattaforma Helbiz Live e la loro commercializzazione all’estero. “Stiamo esplorando le opzioni per vendere le nostre operazioni gestite da Helbiz Live e potremmo non riuscire a farlo – si legge – Nel tentativo di semplificare la nostra attività e ridurre le perdite operative, stiamo esplorando le opzioni per vendere la nostra attività Helbiz e i nostri diritti sui contenuti contenuti qui. Se non effettuiamo tali vendite, dovremo scegliere di interrompere tali operazioni o continuare con tali operazioni in perdita”.

LA DIETA DI PALELLA

Il 2023 per Helbiz era iniziato all’insegna di una forte dieta dimagrante. “Helbiz ha annunciato oggi iniziative di riduzione dei costi per semplificare ulteriormente il business al fine di consolidare meglio le operazioni attive e concentrarsi sulle attività principali che generano entrate”. Questo il comunicato di inizio gennaio con cui la società dei monopattini di Salvatore Palella salutava 39 persone dello staff. Lo scopo dell’operazione di riduzione della forza lavoro era comunicato come tentativo di accelerare “il percorso della Società verso la redditività, imponendo un nuovo livello di disciplina fiscale che preserva la capacità di commercializzare e ridimensionare le operazioni eliminando al contempo i costi in eccesso”.

Ciò  -si legge sul sito della società -. riduce del 15% la base di dipendenti al di fuori dell’Europa e migliora i costi operativi con un risparmio sui costi di circa 1,6 milioni di dollari all’anno. Helbiz ha garantito che fornirà supporto e assistenza a coloro che sono stati colpiti durante questa transizione”.

LA DECISIONE SUI LICENZIAMENTI DOPO LA FUSIONE CON WHEELS

Helbiz ha deciso di procedere con i licenziamenti dopo aver completato la fusione con Wheels avvenuta lo scorso ottobre. L’operazione, come spiega il comunicato della società, ha permesso a Helbiz di offrire un nuovo veicolo brevettato (Wheels), di espandere la sua presenza negli Stati Uniti e di aggiungere un’attività di noleggio individuale a lungo termine. Nelle intenzioni c’è anche il raddoppio del fatturato annuale.

Wheels, come scrive Forbes, è una piattaforma di mobilità elettrica che opera nel mercato statunitense dal 2018, anno di fondazione ad opera di Jonathan e Joshua Viner, veterani del settore della micromobilità e del trasporto condiviso. La firma dell’accordo ha portato a Helbiz non solo un veicolo elettrico proprietario e brevettato di nuova generazione, ma anche oltre cinque milioni di utenti, contratti in esclusiva al servizio di partner B2B e università, un team dedicato ad accelerare l’espansione negli Stati Uniti. “Dopo aver completato la fusione con Wheels – si legge ancora nel comunicato -, abbiamo identificato diverse opportunità per semplificare le operazioni e ridurre i costi”, aveva affermato Salvatore Palella, CEO di Helbiz. Ma al momento pare essere stata l’ennesima zavorra sui conti traballanti del Gruppo.

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