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Antitrust Siae Meta Account

Guerra Siae-Meta: Antitrust le suonerà a Zuckerberg?

L'Antitrust presieduta da Rustichelli intende capire se la società di Mark Zuckerberg possa avere interrotto le trattative abusando della dipendenza economica di Siae. Insieme all’istruttoria avviato anche il procedimento cautelare. Tutti i dettagli con la posizione di Meta

 

Allo scontro tra Meta e Siae si aggiunge un tassello, in verità telefonato, viste le dichiarazioni rese dalla Società italiana autori ed editori in Commissione alla Camera. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha difatti avviato un’istruttoria nei confronti di Meta per accertare se hanno consistenza le accuse di abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.

Insomma, prendendo per buono che Meta possa avere realmente interrotto le trattative per il rinnovo del contratto scaduto eliminando, altresì, i contenuti musicali tutelati da Siae dalle proprie piattaforme social, bisognerà capire se tale abbandono del tavolo ci sia stato (la società americana nega), sia stato indebito e non siano state fornite alla società le informazioni necessarie per svolgere le negoziazioni nel pieno rispetto del principio di trasparenza ed equità.

META VS SIAE, SU COSA INDAGA L’ANTITRUST

Si indagherà sulla possibilità che Meta abbia abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità. A seguito dell’interruzione delle trattative, com’è noto la società che gestisce Facebook e Instagram ha eliminato dalle piattaforme social i contenuti musicali tutelati da Siae in modo che non fossero più fruibili dagli utenti. L’Autorità ritiene che l’abuso di dipendenza economica ipotizzato possa avere un impatto significativo per la tutela della concorrenza nei mercati interessati e comportare un grave danno per i consumatori.

Tale condotta potrebbe non solo comprimere significativamente la capacità competitiva di Siae sui mercati interessati, ma anche impedire agli autori che rappresenta – parte significativa di quelli attivi in Italia – di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia, che fruisce delle piattaforme social. Il comportamento di Meta potrebbe avere ripercussioni anche sugli autori rappresentati da altre società (collecting societies) e che sono contitolari dei diritti insieme ad autori tutelati da Siae.

“A ciò si aggiunga – comunicano dall’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli – che l’ostacolo all’accesso dei contenuti musicali sulle piattaforme di Meta potrebbe avere effetti negativi anche per la remunerazione dei diritti connessi dei produttori di opere musicali e di tutte le altre posizioni giuridiche tutelate nell’ambito della legge sul diritto d’autore”.

Queste pratiche abusive, inoltre, potrebbero limitare in modo considerevole la possibilità di scelta dei consumatori che verrebbero privati della possibilità di fruire delle opere tutelate da Siae, componente importante dell’offerta musicale italiana e internazionale.

IL PROCEDIMENTO CAUTELARE

Contestualmente all’istruttoria, l’Antitrust ha avviato anche il procedimento per adottare le eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287/1990: l’interruzione della negoziazione tra Meta e Siae, infatti, potrebbe incidere fin da subito sulle dinamiche competitive tra i diversi soggetti che compongono la filiera dei mercati dell’intermediazione dei diritti d’autore delle opere musicali. Di qui la necessità di un intervento cautelare che garantisca la riattivazione di un processo di negoziazione tra Meta e Siae nel rispetto dei principi di buona fede, trasparenza ed equità.

LA REPLICA DEL COLOSSO USA

A stretto giro è arrivato il prevedibile comunicato di Meta: “Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Tutelare i diritti d’autore di autori e artisti è per noi una priorità assoluta, per questo rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”.

Intanto, giovedì 6 aprile, Meta e Siae sono attese al dicastero della Cultura che proverà a far da paciere tra i due litiganti: viste le premesse e l’intervento dell’Antitrust, la strada potrebbe essere tutta in salita.

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