Forse da semplici utenti non avrete notato il cambiamento in atto sui social. Gli editori, invece, se ne sono accorti subito e si stanno leccando ancora adesso le ferite. Mentre prima le piattaforme veicolavano con piacere i contenuti giornalistici, forse anche troppo dal momento che gli editori hanno iniziato a chiedere la loro fetta di compenso, adesso sono passati a un modello estremamente chiuso: l’utente, insomma, non deve essere incentivato ad andarsene altrove, non deve essere spinto a cliccare su link esterni. Va trattenuto nella dashboard del social, invogliato a scorrere la bacheca che, è noto, non ha fine. A ogni mezzo, anche a costo di veder LinkedIn, il social del lavoro e – perciò – il più serioso che ci sia, buttarsi nei videogiochi.
LINKEDIN CI PROVA COI VIDEOGIOCHI
Non si tratta di un cambio di business vero e proprio, nonostante LinkedIn abbia dietro di sé Microsoft che il mondo dei videogiochi conosce fin troppo bene. Semplicemente, verranno elargiti giochi da fare sulla piattaforma.
BREAKING: #LinkedIn is working on IN-APP GAMES!
There are going to be a few different games and companies will be ranked in the games based on the scores of their employees!
Pretty cool and fun, in my opinion! pic.twitter.com/hLITqc8aqw
— Nima Owji (@nima_owji) March 16, 2024
COSA ATTENDERSI DAL SOCIAL LAVORATIVO
Con ogni probabilità si tratterà di scacciapensieri “da Settimana Enigmistica”, quindi poca azione e molta riflessione. Anche le grafiche, almeno a giudicare dagli screen veicolati su X, sono piuttosto serie e poco colorate. Sembra comunque che sarà data la possibilità agli utenti di sfidarsi tra loro. LinkedIn, acquistata nel 2016 da Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, da questo punto non ha comunque inventato nulla.
Sono infatti anni che Facebook propone alla sua utenza una piccola libreria di giochini con tanto di sfide via Messenger. Microsoft ha chiuso l’ultimo trimestre battendo le aspettative degli analisti con un fatturato di 62 miliardi di dollari in crescita del 18% rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno fiscale grazie essenzialmente al Cloud. I ricavi derivanti da LinkedIn sono comunque cresciuti del 9 %. Redmond però sembra intenzionato a spingere molto di più il suo social lavorativo.