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Airbnb

Le buone (e le cattive) notizie sui conti di Airbnb

L’utile trimestrale registrato da Airbnb ha superato le aspettative degli analisti, tuttavia il titolo è sceso del 10%. Ecco perché

 

Come altre aziende del settore turistico, grazie alla ritrovata possibilità di viaggiare dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, Airbnb ha goduto di un forte rimbalzo con le riaperture, tuttavia, nonostante i risultati dell’ultimo trimestre abbiano superato le aspettative degli analisti, la società prevede nuvole all’orizzonte e si aspetta un rallentamento. Previsione che ieri ha pagato con un calo delle azioni del 10%.

Ecco risultati e stime per il futuro.

LE BUONE NOTIZIE…

Nella nota sui risultati del primo trimestre diffusa dall’azienda, Airbnb fa sapere che il suo fatturato, pari a 1,8 miliardi di dollari, è stato il primo trimestre più alto di sempre, con i ricavi che sono cresciuti del 20% rispetto all’anno precedente “grazie alla solida crescita dei pernottamenti e delle esperienze prenotate [oltre 120 milioni] e alla stabilità delle tariffe medie giornaliere [168 dollari]”.

L’utile netto è stato di 117 milioni di dollari, mentre nello stesso periodo dello scorso anno aveva riportato una perdita netta di 19 milioni di dollari. L’aumento, si legge nel comunicato, “è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi, alla disciplina delle spese e agli interessi attivi”.

L’azienda ha poi aggiunto che i viaggiatori stanno tornando nelle grandi città e prenotano soggiorni più lunghi. In particolare, nel primo trimestre, i pernottamenti transfrontalieri sono cresciuti del 36% e quelli nelle grandi città sono aumentati del 20% rispetto a un anno fa.

…E LE CATTIVE

Nonostante nella sua lettera agli azionisti, Airbnb abbia dichiarato di aver avuto un “forte inizio” dell’anno e di essere in attesa di un’altra “forte stagione di viaggi estivi” ha anche avvertito di aspettarsi un rallentamento nei mesi a venire, soprattutto nel secondo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

NUVOLE ALL’ORIZZONTE

Per il secondo trimestre del 2023, Airbnb prevede infatti un fatturato compreso tra i 2,35 e i 2,45 miliardi di dollari, che rappresenterebbe una crescita del 12-16% su base annua ed è ampiamente in linea con le aspettative degli analisti.

La piattaforma si attende che il numero di notti e di esperienze vendute sulla piattaforma cresca a un ritmo più lento e che il prezzo medio al giorno diminuisca leggermente.

Nicholas Cauley, analista di Third Bridge, ha affermato che la pressione sui bilanci delle famiglie probabilmente porterà i consumatori a scegliere alloggi più convenienti, determinando un calo delle tariffe medie giornaliere nei trimestri futuri: “L’azienda si trova ora ad affrontare la concorrenza agguerrita di rivali come Booking.com e Vrbo di Expedia, per cui il suo futuro appare meno sicuro”.

L’IA FA CAPOLINO ANCHE IN AIRBNB

In occasione dell’annuncio dei risultati, Airbnb ha anche anticipato che i clienti possono aspettarsi “grandi cambiamenti”. L’azienda, tra le altre cose, ha infatti in programma l’integrazione di funzioni di intelligenza artificiale, tra cui il GPT-4, nella sua piattaforma nel corso del prossimo anno.

Agli investitori ha inoltre detto che intende concentrarsi su tre “priorità strategiche”: rendere comune l’hosting, perfezionare il loro servizio principale ed espandere la propria presenza nei mercati internazionali “meno maturi”.

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