Ancora un possibile scontro in vista tra l’Ue e Cupertino. Secondo quanto ha riportato il Financial Times, la Commissione europea dovrebbe notificare nel giro di poche settimane una sanzione che potrebbe andare da 500 a circa 540 milioni di euro alla Big Tech di Cupertino fondata da Steve Jobs con l’accusa di aver violato la legge europea sui servizi musicali in streaming. L’Ue, insomma, avrebbe messo nel mirino Apple Music. Ma andiamo con ordine.
PERCHE’ L’UE CE L’HA CON APPLE MUSIC
Secondo quanto si legge sul quotidiano economico, la multa da oltre mezzo miliardo di euro è il frutto di una indagine avviata a seguito di un esposto di Spotify (che da anni si scontra con il colosso di Cupertino) e verrà consegnata dalla Commissione Europea all’inizio di marzo. Nel documento Apple dovrebbe essere accusata di abuso di posizione dominante.
ACCOLTO IL RICORSO DI SPOTIFY
La Commissione Ue avrebbe insomma accolto le istanze della software house svedese che nel 2019 aveva lamentato il fatto che Apple impedisse agli sviluppatori delle applicazioni su iOS di reclamizzare l’esistenza di sistemi di pagamenti alternativi al di fuori dell’App Store per favorire Apple Music.
Si tratta, per certi versi, di una questione analoga a quella che ha visto battagliare Epic Games con lo store della Mela morsicata dopo essere stata espulsa per aver provato a bypassare il sistema di pagamento tradizionale al fine di non rilasciare ad Apple percentuali per ogni transazione.
L’UE HA LASCIATO PERDERE LA COMMISSIONE DEL 30%
A questo proposito giova ricordare che inizialmente l’indagine della Commissione Europea riguardava anche la commissione del 30% che Apple trattiene su ogni acquisto effettuato dagli utenti sull’App Store per una multa che, secondo alcuni osservatori, in base alle regole dell’Unione avrebbe anche potuto sfiorare i 40 miliardi di dollari.
Tuttavia, a febbraio 2023 la Commissione Europea aveva aggiornato la sua posizione, specificando che stava valutando unicamente la comunicazione dei pagamenti alternativi. Il nuovo pacchetto comunitario sulla concorrenza online dovrebbe comunque imporre ad Apple di aprirsi ad altri store, accettando conseguentemente altri metodi di pagamento. Non si tratta dell’unica Big Tech finita nel mirino di Bruxelles: Google è sotto accusa da anni per un ammontare di 8 miliardi di euro di sanzioni.