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I conti delle tv? Bene Rai e Mediaset, profondo rosso per Sky

Che cosa emerge dai bilanci delle principali tv italiane secondo un report di Mediobanca

 

Vale circa lo 0,5% del Pil italiano e impiega più di 21 mila persone. Il report di Mediobanca “IL SETTORE MEDIA&ENTERTAINMENT (2019-2022)” passa in rassegna i principali indicatori del settore e dedica un focus ai numeri del nostro paese. Lo studio segnala che in Italia il giro d’affari del settore radiotelevisivo è stimato a 8,5 miliardi di euro nel 2021. Tale valore è inferiore agli 8,7 miliardi del 2019, livello rispetto al quale segna un calo del 2,6%, ma è in crescita del 4,6% sul 2020, quando si era fermato a 8,1 miliardi.

CRESCE IL GIRO D’AFFARI DELLA TV IN CHIARO

La parte del leone spetta alle TV in chiaro, con una crescita del giro d’affari 9,7% (4,8 miliardi di euro), calano, invece, la TV a pagamento “tradizionale” con un -3,6% (3,1 miliardi di euro). Prosegue la nuova primavera della radio con +11,2% la radio e 0,6 miliardi. La Tv a pagamento tradizionale registra una flessione importante, -14,9%, mentre continua a crescere la tv in streaming che segna un +32,0%, e che aumenta il suo peso specifico su questo segmento di mercato: lo streaming vale il 32,3% (più del doppio rispetto al 2019) dei ricavi complessivi della Tv a pagamento. Le piattaforme online continuano a espandersi arrivando a rappresentare l’11% del settore nel 2021. A crescere sono anche i ricavi pubblicitari: +13,3% per la TV e +14,2% per la radio.

IL FATTURATO DI RAI, MEDIASET E SKY

In termini di fatturato, al primo posto si posiziona la Rai con 2,7 miliardi di euro e una crescita del 6,7% sul 2020, a seguire Sky con 2,5 miliardi, e un calo del 10,4% sul 2020, infine Mediaset con 2 miliardi e una risalita dell’11,7%. Le cose vanno particolarmente bene per Mediaset. A segnalarlo è l’ebit margin, l’indicatore che misura l’utile di un’azienda prima degli interessi e delle imposte.  L’ebit margin a livello aggregato è in territorio negativo, sceso al -5,2% nel 202, nel 2019 era al + 0,9%. Tre operatori risultano in netta controtendenza: si tratta di Paramount, con il +9,7 %, Walt Disney con il +5,8 % e Mediaset con il +5,0%. Crescita anche per la Rai, +3,6%, male per La7, -3,8% e malissimo per Sky con un calo di -30,3%. Quest’ultima risente dei minori introiti da abbonamenti e pubblicità, nonché dell’investimento fatto per lanciare l’offerta Sky Wifi, il nuovo business broadband.

COME SI FINANZIA LA TV TRADIZIONALE?

I tre principali operatori del mercato italiano sono Rai, Mediaset e Sky, insieme detengono il 79% dei ricavi televisivi nazionali che provengono dalla raccolta pubblicitaria, dal canone (per la Rai) e dagli abbonamenti per la pay tv.

LA SFIDA DELLO STREAMING ALLE TV TRADIZIONALI

Nel 2021 le piattaforme online hanno continuato ad erodere terreno alle tv tradizionali arrivando a rappresentare l’11% del giro d’affari del settore nel 2021. La risposta della tv in chiaro e della tv satellitare è diversa. La Tv in chiaro sta ampliando il bacino di raccolta di finanziamenti e di pubblico sviluppando il modello A-Vod (RaiPlay, Mediaset Infinity), offrendo contenuti gratuiti anche in streaming. Le cose sono un po’ più difficili per la TV satellitare, che ha visto aumentare enormemente il bacino della concorrenza: non solo Netflix ma anche Prime Video, Disney+, Paramount+, Discovery+, Dazn, NOW di Sky, Infinity di Mediaset, Apple TV+ oltre agli aggregatori TimVision, Vodafone TV, Chili e Rakuten TV.  Tutti questi operatori stanno rivoluzionando il segmento, la pay TV satellitare tradizionale ha provato a rispondere introducendo forme di S-Vod (Subscription Video on Demand) ovvero offrendo servizi su abbonamento con pubblicità e canone a prezzi ridotti.

COME CAMBIA LA FRUIZIONE DEI CONTENUTI

Del resto a cambiare è proprio la modalità di fruizione dei contenuti. Secondo l’ultimo Rapporto Auditel- Censis «la quota di italiani che si collega ad internet per seguire programmi e contenuti video raggiunge almeno il 40% per tutte le classi di età, e supera il 60% tra i millennials in età compresa tra i 18 e i 34 anni (67,8%) e gli adolescenti della cosiddetta Generazione Z, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni (62,9%)». Detonatore di questa tendenza è stata la pandemia che ha spinto gli italiani ad un passaggio ad una vita sempre più digitale. Una tendenza che si riflette nei numeri degli abbonati: Netflix può contare su quasi 5 milioni di abbonati (+50% rispetto al 2019), numeri che le consentono di sviluppare un giro d’affari stimato attorno ai 550 milioni di euro (+35% sul 2020 e +70% rispetto al 2019), con una proiezione verso i 600 milioni di euro nel 2022.

IL CANONE RAI È IL PIÙ ECONOMICO D’EUROPA

Spesso criticato, il canone Rai si afferma essere tra i meno costosi a livello europeo e inferiore anche alla media europea (€0,25 al giorno per abbonato contro gli €0,32 medi). Il canone per la tv pubblica italiana si attesta a 90 euro per abbonato. In Germania il canone costa 210 euro all’anno, (€0,58 al giorno), nel Regno Unito 183,2 euro (€0,50 al giorno), in Francia 138 euro (€0,38 al giorno). La media europea è di 118 euro all’anno, (€0,32 al giorno). Come riporta il report di Mediobanca l’Italia si distingue quanto a redditività industriale: nel 2021 l’ebit margin della TV pubblica italiana si è attestato al 3,6%, davanti al 3,2% del Regno Unito e al 2,5% della Spagna, resta negativo la Francia (-1,1%).

COME VIENE RIPARTITO IL CANONE RAI

La scelta di inserire il canone Rai in bolletta dal 2016 è stata profittevole: da allora gli abbonati sono cresciuti del 30%. Dei 90 euro che gli abbonati pagano l’86% va nelle casse di Viale Mazzini, circa 77,8 euro. Il resto è così diviso: 4,1 euro alle tasse concessione governativa, 3,1 euro come IVA 4%, 4,9 euro al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, e, infine, circa 0,1 euro al finanziamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Inoltre la Rai ha visto anche crescere e consolidarsi (a circa 8,9 milioni) la platea di utenti unici mensili della piattaforma RaiPlay, affiancata anche da RaiPlay Sound, che garantisce un’offerta d’intrattenimento in streaming completa.

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