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Sky Dazn

Dazn rimborserà davvero gli abbonati?

Dazn ha già detto che procederà coi rimborsi a favore dei tifosi che hanno lamentato disservizi. Ma la procedura è lenta e farraginosa. Per questo l'Agcom è intervenuta chiedendo uno snellimento o un ristoro automatico

 

Ancora polemiche su Dazn.

Come vi abbiamo già raccontato, a seguito dei tanti disservizi che si sono manifestati nella prima giornata di campionato, Dazn, che si è aggiudicata i diritti tv della Lega calcio, si è immediatamente dichiarata favorevole a procedere coi rimborsi: “In Italia, nel rispetto delle regole esistenti – ha scritto nel proprio comunicato -, provvederemo ad erogare un indennizzo a ciascun cliente interessato secondo modalità rese note nei prossimi giorni”.

Non che la piattaforma potesse fare altrimenti, vista la tempesta di critiche che si è scatenata via social, così potente da sfondare tra i temi dibattuti in campagna elettorale e, soprattutto, da fare entrare in campo la Serie A e l’Autorità alle Comunicazioni, l’Agcom. C’è però un problema non di poco conto: salvo nuovi interventi dell’Agcom, la procedura concordata a seguito della Delibera 17/22/CONS resta farraginosa e, soprattutto, di scarso valore economico. Ma andiamo con ordine.

COSA DEVONO FARE GLI UTENTI PER CHIEDERE RIMBORSI A DAZN

Allo stato attuale e, ripetiamo, senza nuovi interventi dell’Agcom (che, come vedremo, sarebbero però già in essere) l’utente che intende richiedere l’indennizzo deve veicolare la propria domanda entro 7 giorni di calendario dalla messa a disposizione da parte di Dazn dei dati di playback relativi all’evento interessato.

Chi riesce a terminare la non facile e veloce procedura (che impone a carico dell’utente anche un regime probatorio quasi diabolico) avrà comunque diritto alla restituzione di appena un quarto del canone mensile, indipendentemente dal tipo di danno patito e dal numero di disservizi lamentati.

La richiesta dovrà essere trasmessa dal titolare dell’abbonamento tramite la casella di posta elettronica indicata dall’utente in fase di sottoscrizione dell’abbonamento (che costituisce il log in dell’account) al seguente indirizzo e-mail: richiestarimborsodazn@dazn.com o tramite invio della pec rimborsidazn@legalmail.it.

SERVE PARECCHIA PAZIENZA (E PURE APPARECCHI CHE NON TUTTI HANNO IN CASA)

Qui però iniziano le dolenti note, perché nonostante la sua natura di startup innovativa e nonostante nella guida Dazn parli di un modulo “agevolmente accessibile dalla homepage”, il documento in questione è un semplice PDF, di quelli non compilabili da PC. Che significa? Che bisogna dotarsi di stampante con scanner e tanta pazienza, dato che il documento va compilato (in ogni sua parte, pena il rigetto dell’istanza), scansionato, trasformato in un PDF e spedito alla piattaforma.

Qualora non abbiate una stampante dotata di scanner (ma una semplice stampante) è comunque possibile ovviare al problema fotografando col proprio smartphone i tre fogli del modulo opportunamente compilati, salvarli sul proprio drive (o spedirseli alla propria casella mail, se non si dispone di uno stoccaggio in cloud), scaricarli su PC, trasformarli in un PDF – c’è una funzione apposita, ma volendo è sufficiente inserire i tre file come immagini in un documento testuale, adattarli alla pagina, quindi salvare il file come PDF.

L’ONERE DELLA PROVA A CARICO DELL’ABBONATO

Insomma, ci si lamenta spesso della farraginosità dei siti di alcune PA, ma come si vede questo iter non è più snello. Anche perché è richiesta la compilazione in ogni sua voce (ivi inclusi, a pena di irricevibilità, i valori relativi agli indicatori di QoE da cui evincere il potenziale disservizio secondo le indicazioni del modulo) e l’utente dovrà, inoltre, allegare uno screenshot o una fotografia nei formati PNG o JPEG dei dati riportati sul test Misurainternet che consenta, attraverso la chiara identificazione della data e ora ivi riportata, di verificarne la correlazione diretta rispetto all’evento per il quale si trasmette la Richiesta stessa.

Insomma, a carico dell’abbonato c’è pure l’onere di provare che il disservizio non dipenda dalla propria connessione: in condizioni normali sarebbe anche accettabile, ma quando si lamentano tutti dei disservizi pare solo un ulteriore ostacolo sulla via dei rimborsi. E non è finita qui perché, come indicato nel modulo, l’utente dovrà specificare la tipologia di dispositivo utilizzato e dare prova che tale device è tra quelli registrati per la fruizione del servizio Dazn.

A tal proposito, vale la pena precisare che: ai fini della lavorazione della richiesta, sarà ritenuto valido solamente lo screenshot o la fotografia (nei termini sopra specificati) del dato risultante dal dispositivo effettivamente utilizzato per la fruizione dell’evento in questione; qualsivoglia evidenza grafica differente rispetto allo screenshot/fotografia così come sopra riportato non sarà considerata ammissibile, pena la mancata evasione della Richiesta; verranno presi in considerazione unicamente gli screenshot/fotografie (nei termini sopra descritti) che risulteranno perfettamente leggibili e indicanti tutti i dati sopra citati.

Infine, inutile dire che la tabella riportata nel modulo (foto in calce) è semplicemente inaccessibile a tutti coloro che non siano laureati in informatica o che non passino buona parte del proprio tempo smanettando con le impostazioni del proprio router.

dazn rimborsi

L’AGCOM CHIEDE A DAZN RIMBORSI AUTOMATICI?

Come si è visto, quella appena descritta più che una procedura è un percorso a ostacoli che potrebbe indurre i più a gettare la spugna, considerato poi che la portata dei rimborsi concessi da Dazn è pari al 25% dell’abbonamento mensile.

Tuttavia, dal momento che le lamentele per i disservizi occorsi durante i match Lazio-Bologna, Fiorentina-Cremonese, Salernitana-Roma e Spezia-Empoli sono state numerose e di tale portata, si potrebbe ritenere che il danno per gli utenti sia stato generalizzato e non richieda pertanto di essere provato, avendo la stessa Dazn riconosciuto l’errore e le proprie responsabilità  («Dazn è consapevole di quanto sia importante il proprio servizio per gli appassionati di sport, prendiamo questa responsabilità seriamente e ci scusiamo profondamente con tutti gli utenti che non sono riusciti ad accedere al proprio account durante il weekend. Si è verificato un evento di natura eccezionale che ha impattato alcuni utenti in diversi mercati in cui Dazn è presente», si legge infatti nel comunicato ufficiale che la piattaforma ha diramato nei giorni scorsi).

Per questo l’Autorità delle Comunicazioni si è mossa chiedendo a Dazn di prevedere una procedura per i rimborsi “facilitata”. Potrebbe forse essere persino automatica, o quasi e riguardare la totalità o la quasi totalità degli abbonati: circa 2 milioni. Non sappiamo se eccederà nel quantum la soglia attualmente prevista del 25% (difficilmente) del canone mensile, ma se così fosse sarà un bel danno economico per questa giovane ma arrembante realtà che nel giro di poco tempo è riuscita a imporsi un po’ ovunque, spodestando le big.

Non è dato nemmeno sapere se la procedura semplificata o i rimborsi automatici che l’Agcom ha richiesto a Dazn siano validi per tutte la partite della prima giornata: per esempio, sembra che le lamentele siano diminuite durante i posticipi del lunedì, segno che, nel frattempo, la situazione potrebbe essersi normalizzata e che il lavoro dei tecnici di Dazn abbia dato i suoi frutti. In quel caso, chi è rimasto escluso dalla fruizione dei match dovrà passare dall’iter tradizionale?

CONVOCATO IL TAVOLO GOVERNO, SERIE A, AGCOM E DAZN

Intanto, come avevamo anticipato, è stato convocato per venerdì 19 agosto alle 18 il tavolo voluto dalla sottosegretaria uscente allo Sport, Valentina Vezzali, che vedrà confrontarsi Lega Serie A, il dicastero allo Sviluppo economico di Giancarlo Giorgetti, Agcom e Dazn.

Non sarà certo un incontro cordiale, dato che i rappresentanti della piattaforma dovranno spiegare un bel po’ di cose: come mai, per esempio, sul più bello, l’app abbia impedito un po’ a tutti di loggarsi al sistema, richiedendo in alcuni casi perfino di abbonarsi nuovamente e perché, nonostante i disservizi non siano certo una novità, non siano mai state previste alternative più semplici e agevoli rispetto al famoso link che Dazn ha inviato agli abbonati (nemmeno a tutti, pare dai social) e che era praticamente inutile per chi guarda le partite dalla propria smart-tv.

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