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Diritti Activision Microsoft Activision Antitrust

L’Antitrust europea giochicchia con Microsoft: arriva il placet all’acquisizione di Activision?

A far cambiare direzione all'Antitrust Ue sull'affaire Activision il fatto che Microsoft abbia firmato un accordo con Nintendo in cui si impegna a pubblicare i giochi della serie Call of Duty su Switch

Un grosso ostacolo potrebbe presto rimuoversi da solo dalla strada di Microsoft, la strada che, come sappiamo, dovrebbe portare all’acquisizione di Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari. Un matrimonio che per diverse authorities non s’ha da fare: si sono immediatamente mosse l’antitrust americana, britannica e Ue. Ma almeno quella del Vecchio continente potrebbe essere vicina a rilasciare il suo consenso (sebbene continui a rimandare la data della pronuncia), almeno secondo le anticipazioni di Reuters, che ha avuto modo di ascoltare in merito fonti vicine a chi ha il dossier sulla scrivania.

COSA C’È IL BALLO

Si tratta naturalmente di una indiscrezione, ma è chiaro che se venisse confermata permetterebbe al colosso di Redmond di tirare un grosso sospiro di sollievo, nella speranza che anche la gemella americana si accodi al giudicato comunitario: ormai ci sono in ballo ben più dei circa 70 miliardi (69 a essere precisi) messi sul piatto da Microsoft per acquistare Activision.

Pensiamo alle conseguenze in Borsa, per esempio. Dal canto suo l’Ad Phil Spencer, in un’intervista al Times, ha voluto tranquillizzare giocatori e, soprattutto, investitori: Microsoft Gaming supererà anche questa tempesta: l’acquisizione di Activision Blizzard non è fondamentale per la sopravvivenza di Xbox.

Del resto Microsoft ultimamente ha fatto tanti investimenti rilevanti: da Mojang (per 2,5 miliardi di dollari) a Bethesda (per 7,5 miliardi di dollari) e la chiusura della divisione manderebbe tutto al macero. Si tratterà al più, è il messaggio sotteso, di sborsare 3 miliardi per la penale a favore di Activision se l’affare saltasse e rimettere gli altri 66 in cassaforte.

L’ANTITRUST UE POSSIBILISTA SULL’AFFAIRE MICROSOFT – ACTIVISION

Ecco, secondo Reuters, a far cambiare direzione all’Antitrust Ue in merito all’affaire Activision il fatto che Microsoft abbia firmato un accordo con Nintendo in cui si impegna a pubblicare i giochi della serie Call of Duty su Switch e sulle prossime console della Casa di Kyoto in contemporanea con le altre piattaforme, qualora l’acquisizione di Activision Blizzard si concretizzasse. In questo modo sgombrerebbe il campo dall’ipotesi di concentrazione di blockbuster sulla propria macchina.

 

“Ci impegniamo a fornire un accesso equo a lungo termine a Call of Duty anche ad altre piattaforme di gioco, offrendo più scelta a più giocatori e più concorrenza nel mercato videoludico”, recita il comunicato divulgato da Microsoft lo scorso 21 febbraio. “Ora abbiamo firmato un contratto vincolante di 10 anni per portare i giochi Xbox ai giocatori Nintendo. Questa è solo una parte del nostro impegno per portare i giochi Xbox e i titoli Activision come Call of Duty a più giocatori su più piattaforme”, aveva prontamente annunciato il presidente di Microsoft, Brad Smith.

L’IRA DI SONY

Su quello stesso accordo si era espressa, con inusuale durezza, Sony alla fine del 2022. Jim Ryan, numero 1 di SIE, aveva dichiarato che la proposta d Microsoft a Nintendo fosse solo fumo negli occhi, vale a dire un modo per distogliere l’attenzione dalle criticità emerse dall’acquisizione di Activision Blizzard.

COSA HA RIVELATO REUTERS

Le fonti di Reuters sostengono che la Commissione Europea non avanzerà richieste come quelle espresse dall’antitrust UK, che ha chiesto di togliere Call of Duty dal pacchetto o di scorporare Activision da Blizzard al fine di diminuire la concentrazione e fare approvare l’operazione.

Il parere positivo dell’ente regolatore europeo potrebbe esercitare una influenza di qualche tipo rispetto alle deliberazioni della CMA e della FTC, o comunque essere addotte da Microsoft come precedente circa la liceità dell’acquisizione di Activision da parte di uno degli antitrust più severi al mondo.

Per il momento i rappresentanti dell’UE non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sulla faccenda, ma sappiamo che la Commissione Europea comunicherà la sua decisione il 25 aprile. Dalle parti d Redmond, ma pure di Activision, fiato mozzato fino ad allora. E sarà solo il primo giudicato, perché la sfida vera si giocherà poi negli States dove pesano parecchio anche questioni di natura politica.

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