Israele si sta rivolgendo a Nso Group per rintracciare le persone rapite e uccise da Hamas nell’ultimo mese.
A riportare per primo la notizia il mese scorso ci ha pensato proprio il quotidiano israeliano Hareetz, seguito poi da Bloomberg e in ultimo Axios.
Nso Group è la sviluppatrice del controverso e sofisticato software Pegasus, un malware “zero-click” che può essere inserito nel dispositivo di un bersaglio senza che questi lo sappia.
Da sempre la società israeliana sostiene di vendere il software ai governi per aiutarli a contrastare il terrorismo e la criminalità. In realtàè ampiamente utilizzato anche per monitorare giornalisti, attivisti e politici all’opposizione.
Secondo quanto hanno riferito a Bloomberg fonti del settore della sicurezza informatica e un funzionario del governo israeliano, il paese ha chiesto a Nso Group e Candiru, entrambe inserite nella black list degli Stati Uniti nel 2021, di aggiornare rapidamente le loro capacità spyware per soddisfare le esigenze indicate dalle forze di sicurezza del paese.
E non sarebbe nemmeno la prima volta. Già nel 2021 sempre Haaretz aveva reso noto che il Mossad, l’agenzia di intelligence esterna di Israele, ha fatto uso non ufficiale dello spyware Pegasus.
Tutti i dettagli.
LE AGENZIE DI INTELLIGENCE DI ISRAELE SI RIVOLGONO A NSO GROUP
In base a quanto ha rivelato ad Axios una fonte collegata a Nso, diverse agenzie israeliane stanno probabilmente utilizzando Pegasus per aiutare a rintracciare le persone rapite da Hamas, così come le persone scomparse durante l’attacco di Hamas del mese scorso.
Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, aziende come Nso, Rayzone e altre come AnyVision hanno contribuito a mappare e tracciare ostaggi e vittime.
Inoltre, Axios rileva che Nso avrebbe anche creato una cosiddetta “war room” con altre società simili ed ex dipendenti della Nso per rintracciare e sbloccare i telefoni appartenenti a persone uccise o scomparse, nonché quelli appartenenti a sospetti terroristi.
COSA PUÒ FARE PEGASUS
Secondo la fonte di Axios, lo spyware Pegasus può essere utilizzato per intercettare i segnali dei cellulari per valutare chi era sul posto durante l’attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre e il movimento di quei segnali cellulari prima e dopo l’attacco.
Come ricorda Bloomberg, Nso Group vende il software Pegasus a governi e forze dell’ordine, che lo utilizzano per hackerare telefoni cellulari e registrare di nascosto e-mail, telefonate e messaggi di testo.
COSA È SUCCESSO NEL 2021
Nel 2021 le organizzazioni Amnesty International, Citizen Lab e Forensic Architecture hanno documentato l’uso dello spyware in più di 60 casi per prendere di mira critici e dissidenti dei governi in paesi tra cui Ruanda, Togo, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Messico, Marocco e India, ricostruisce ancora Bloomberg.
Quell’anno il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito nella lista nera Nso e Candiru, vietando loro di ricevere contratti di esportazione da società americane. Ciò ha portato Israele a ridurre significativamente il numero di paesi in cui queste tecnologie potevano essere vendute legalmente.
ISTITUITA UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA UE SU PEGAUS L’ANNO SCORSO
L’anno scorso il Parlamento europeo ha approvato l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’uso di Pegasus e altri spyware di sorveglianza. La commissione ha il compito in particolare sulle presunte violazioni del diritto dell’Ue nell’uso dello spyware dell’israeliana Nso per intercettare politici, giornalisti e avvocati d’opposizione da parte, tra gli altri, dei governi di Ungheria e Polonia.
LA POSIZIONE DI TEL AVIV
Ma torniamo ora al presente e alla posizione del governo di Tel Aviv sull’utilizzo di Pegasus e altri strumenti di intercettazione di Nso Group.
Come evidenzia Bloomberg, Israele non ha mai reciso pubblicamente i legami con Nso e Candiru.
I RISCHI
Il punto è, secondo Axios, che la fonte ha detto di non sapere se il governo israeliano abbia messo in atto misure di salvaguardia per garantire che la tecnologia di Nso Group non sia utilizzata per un’ampia sorveglianza dell’intera popolazione palestinese.
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