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Dati Polizia

Hacker, i dati della Polizia di Stato in vendita su Telegram?

Sono in vendita online i dati apparentemente esfiltrati dalla Polizia di Stato su un canale Telegram secondo quanto segnalato da Sofia Scozzari, founder e ceo di Hackmanac e membro del comitato scientifico di Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica

Rubati i dati della Polizia di Stato italiana?

È quanto sembra dalla segnalazione effettuata stamani su Twitter da Sofia Scozzari, founder e ceo di Hackmanac e membro del comitato scientifico di Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Secondo il suo tweet, dati che sembrano essere stati esfiltrati dalla Polizia di Stato risultano in vendita da ieri sera su un canale Telegram.

Secondo il tweet di Scozzari, i dati sono in vendita per 5mila dollari e sono forniti diversi campioni. Non è specificata la natura dei dati né su come siano stati ottenuti.

Al momento non ci sono altre notizie o rapporti al riguardo sul possibile furto di dati ai danni della Polizia.

Quel che è certo è che il numero di attacchi alla pubblica amministrazione in Italia sia cresciuto vertiginosamente, come riportato proprio dai dati dell’ultimo rapporto del Clusit, coinvolgendo strutture pubbliche ed enti governativi.

L’ultimo episodio è tra l’altro recente: a inizio maggio un attacco hacker di tipo ransomware ha colpito l’Asl dell’Aquila.Nella notte del 3 maggio si è registrato il blocco del sistema informatico della Asl 1 a seguito di un attacco hacker, aveva subito ammesso l’azienda sanitaria dell’Aquila sul suo sito web. “Sono in corso tutte le attività di verifica tecnica per ripristinare nel minor tempo possibile la piena operatività dei sistemi informatici in totale sicurezza”.

Ma oltre all’emergenza che ha messo in ginocchio il sistema informatico paralizzando servizi e prestazioni dell’Asl 1, è seguita una grave violazione della privacy dei cittadini. Sono infatti online referti ed esami dei pazienti dell’Asl Avezzano-L’Aquila-Sulmona.

 

 

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