È allo studio del governo Meloni un’app di messaggistica instantanea con crittografia end to end, ovvero in grado di garantire che le informazioni restino al sicuro da occhi indiscreti.
Dopo i recenti scandali dei dossieraggi che hanno sollevato questioni sulla sicurezza delle comunicazioni riservate e sull’integrità delle indagini giudiziarie in Italia, l’esecutivo starebbe correndo ai ripari con l’adozione di un’app di messaggistica istantanea, in grado di garantire la “sovranità digitale” del Paese.
Secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, “Il tema, all’attenzione del sottosegretario e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, è oggetto di valutazione. Si stanno svolgendo riunioni preliminari tra il sottosegretario con delega all’Innovazione, Alessio Butti, e le agenzie per la digitalizzazione (Agid) e per la cybersicurezza nazionale (Acn) dirette, rispettivamente, da Mario Nobile e da Bruno Frattasi. Si vuole capire quali siano le caratteristiche prioritarie che dovrebbe avere questo nuovo sistema, una specie di “Whatsapp di Stato””.
L’applicazione dovrebbe disporre di tecnologie come la crittografia end-to-end, usata in applicazioni di messaggistica come WhatsApp, iMessage e Signal, che garantiscono che solo i partecipanti a una conversazione possano leggere i messaggi, proteggendoli da eventuali intercettazioni.
Il nostro paese seguirebbe così l’esempio dei cugini d’Oltralpe: lo scorso dicembre, il governo francese ha scelto di promuovere l’app di messaggistica istantanea francese Olvid per i membri del governo “in sostituzione di qualsiasi altra” app, come Signal e WhatsApp, “al fine di garantire la sicurezza delle conversazioni e delle informazioni condivise”.
Deve trattarsi ovviamente di una soluzione made in Italy: e tra i sistemi italiani c’è TelsyInTouchApp sviluppata dalla società Telsy, l’azienda per la sicurezza crypto e cyber che opera all’interno di Tim Enterprise.
Tutti i dettagli.
L’OBIETTIVO DEL GOVERNO
Con l’assunzione di un’app di messaggistica instantanea basata su crittografia end-to-end, il governo italiano intende perseguire l’obiettivo di rafforzare la sicurezza delle conversazioni degli apparati istituzionali.
IL PERIMETRO
Dopodiché c’è da valutare il perimetro, cioè tutti i soggetti che ne dovranno fare uso, spiega il Sole 24 Ore. “Oltre a Governo e ministri si ipotizza di estenderlo anche agli alti dirigenti ministeriali. Un po’ come ha fatto l’ex premier francese Élisabeth Borne (in carica dal 16 maggio 2022 al 9 gennaio 2024), che a dicembre 2023 ha imposto a ministri, sottosegretari e alti dirigenti dei ministeri di abbandonare le note app di messaggistica Whatsapp, Signal e Telegram, in favore di Olvid, sistema elaborato nel 2019 da una start up parigina”, ricorda il quotidiano economico-finanziario.
LE CRITICITÀ DELL’APP FRANCESE
Tuttavia, se in Francia è già attiva l’app Olvid, creata nel 2019 da due esperti francesi di sicurezza informatica, orgogliosa di definirsi “l’app di messaggistica istantanea più sicura al mondo”, quest’ultima in realtà non è scevra da nodi. Come ricordava Le Monde, i critici hanno sottolineato che l’app è ospitata da Amazon Web Services, la divisione cloud del colosso tecnologico statunitense Amazon, il che la sottopone alle leggi extraterritoriali americane.
UNA SOLUZIONE MADE IN ITALY
Sempre il Sole 24 Ore riferisce che “In Italia non si è arrivati a una decisione specifica su un app. Sembra escluso che comunque possa essere elaborata direttamente dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. È possibile, dunque, che si faccia riferimento a una soluzione esterna, ma che sia comunque made in Italy, ciò in applicazione del principio di sovranità tecnologica”. Quindi un’app rigorosamente sviluppata in Italia.
COME FUNZIONA L’APP TELSY PER LE COMUNICAZIONI SICURE (ANCHE DI GOVERNO)
Una di queste potrebbe essere quindi TelsyInTouchApp, una soluzione di messaggistica istantanea proprietaria di Telsy già presente sul mercato da alcuni anni. Nata con lo scopo di offrire ad aziende ed enti governativi un “robusto e sicuro strumento on-premis per comunicare in sicurezza” spiega la società.
L’app è stata sviluppata proprio con l’obiettivo di offrire agli utenti del settore privato e pubblico uno strumento robusto e sicuro per effettuare comunicazioni sensibili, critiche, o confidenziali senza la necessità di affidarsi ad una terza parte, in ogni tipo di ambiente operativo, garantisce la società. La protezione dei dati e delle conversazioni è assicurata da “sofisticati layer di sicurezza”.
Disponibile sia per Android sia per iOS, l’app utilizza la crittografia end-to-end (E2EE) per chat, chiamate, videochiamate VoIP e file sharing.
Dunque Tim ha già pronto un “WhatsApp” 100% made in Italy.