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Economia Circolare

Che cosa faranno Eni e Regione Lombardia sull’economia circolare

Tutti i dettagli sul protocollo d'intesa firmato oggi da Eni e Regione Lombardia

 

Un Protocollo d’Intesa finalizzato a implementare un percorso di sviluppo congiunto in ottica circolare, che porti allo studio e alla definizione di nuovi modelli industriali per una crescita sostenibile di lungo termine, nella prospettiva di un futuro low carbon.

Lo hanno firmato oggi il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (Lega) e il chief refining & marketing officer di Eni Giuseppe Ricci, presso la raffineria Eni a Sannazzaro de’ Burgondi.

L’intesa – informa Eni in una nota – definisce i capisaldi del percorso di collaborazione per la salvaguardia delle risorse naturali attraverso un uso efficiente e sostenibile delle stesse, la promozione del recupero, riuso ed estensione della vita utile dei prodotti e della produzione di prodotti energetici sostenibili, quali biocarburanti e bio-chemicals, e attraverso la valorizzazione delle biomasse o dei rifiuti.

Le iniziative riguarderanno vari ambiti: studi e sperimentazioni per la valorizzazione e ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani, anche attraverso sistemi di mappatura e tracciabilità con strumenti digitali, con particolare riguardo alla frazione organica, che Eni attraverso la tecnologia proprietaria Waste to Fuel sta testando in un impianto pilota a Gela per la produzione di bio-olio; la valorizzazione dei fanghi biologici e dei rifiuti plastici, attraverso le tecnologie di riciclo di materia o di conversione in intermedi chimici e/o energetici; la valorizzazione delle biomasse di scarto delle filiere produttive lombarde, in particolare del riso, del settore lattiero caseario e dell’industria delle carni, per il recupero dei grassi animali.

Regione ed Eni – prosegue la nota – studieranno anche modelli virtuosi di raccolta e recupero degli oli esausti domestici per la produzione di biocarburanti, e per il recupero e riuso, a fini produttivi, delle acque di provenienza industriale o civile.

Nelle aree industriali in corso di bonifica o già riqualificate si potranno sviluppare iniziative di produzione di energia rinnovabile, mentre per la mobilità verranno studiate soluzioni che puntino alla riduzione delle emissioni e all’efficienza nell’uso delle auto private e del trasporto pubblico e del car sharing.

Eni ha avviato percorso di decarbonizzazione e quest’anno ha rilanciato il proprio impegno con un nuovo obiettivo ancora più sfidante: raggiungere le zero emissioni nette dell’upstream entro il 2030, ricorda il gruppo capitanato dall’amministratore delegato, Claudio Descalzi.

ECCO IL PROTOCOLLO D’INTESA. IL TESTO INTEGRALE

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