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Economia circolare, che cosa farà Cdp con Eni e Fincantieri

Tutte le ultime iniziative di Cassa depositi e prestiti (Cdp) con Eni e Fincantieri per l'economia circolare

Insieme in nome della Circular Economy. Cassa Depositi e Prestiti, Eni e Fincantieri hanno firmato ieri un Protocollo di intesa per lo sviluppo di progetti congiunti nell’ambito dell’economia circolare, “con l’obiettivo di fronteggiare in modo sinergico il fenomeno del marine litter, che compromette l’ecosistema marino e costiero principalmente a causa dei rifiuti plastici galleggianti e delle microplastiche”, si legge in una nota per la stampa. Ecco tutti i dettagli.

L’IMPEGNO

Le tre società, i cui piani di investimento sono orientati alla transizione energetica per il raggiungimento dei target fissati al 2030 dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, si impegneranno a studiare e sviluppare tecnologie per la raccolta dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste e utilizzarli per generare prodotti per la mobilità e applicazioni industriali.

COSA FARANNO CDP ED ENI

Cassa Depositi e Prestiti ed Eni, già impegnate insieme su questo fronte con accordi risalenti allo scorso agosto, promuoveranno lo sviluppo di progetti congiunti per la valorizzazione dei rifiuti urbani, con particolare riferimento ai rifiuti plastici non riciclabili (Plasmix) e al combustibile solido secondario (CSS), prodotto della raccolta indifferenziata, affinché vengano trasformati in prodotti per la mobilità sostenibile e l’industria, quali idrogeno e metanolo.

Cdp contribuirà all’accordo anche attraverso iniziative focalizzate sulla creazione di nuovi modelli di business, apportando anche le proprie competenze economico-finanziarie,  i suoi rapporti con le istituzioni e la sua conoscenza del territorio. Eni, invece, apporterà competenze industriali e tecniche finalizzate allo studio e sviluppo di iniziative di industrializzazione della tecnologia waste to chemical per valorizzare la materia dal Plasmix e dal CSS, è scritto nel comunicato per la stampa.

I COMPITI DI FINCANTIERI

Nell’ambito dell’accordo sul marine litter, spetta a Fincantieri la scelta dei mezzi navali adatti, la loro configurazione, nonché studiare le implicazioni logistiche al fine di consentire la raccolta, la selezione ed il trattamento in mare dei rifiuti, in particolare di derivazione plastica, oltre allo smaltimento dei prodotti di risulta del suddetto trattamento e allo smaltimento di quelli non trattabili.

LE DICHIARAZIONI DI FABRIZIO PALERMO

“Con queste importanti iniziative intendiamo portare avanti l’impegno assunto con il Piano Industriale 2019 – 2021 per contribuire a realizzare un modello di crescita sempre più orientato alla sostenibilità. Riteniamo che l’impegno congiunto di CDP, Eni e Fincantieri sia strategico, in un’ottica di sistema, per lo sviluppo di progetti innovativi legati alla transizione energetica e all’economia circolare, in grado di generare un impatto positivo a livello socio-economico ed ambientale su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato l’Amministratore delegato di CDP, Fabrizio Palermo.

LE PAROLE DI CLAUDIO DESCALZI

“Crediamo moltissimo in questo percorso comune con CDP e alla partnership con Fincantieri, che ci permetteranno di unire esperienze, capacità e risorse e di offrire un importante contributo al percorso che il Paese deve compiere verso la decarbonizzazione e l’economia circolare. Eni, come definito nel nostro nuovo Piano strategico, ha improntato totalmente le propria strategia industriale ed economica agli obiettivi di decarbonizzazione, conciliandoli con la costante creazione di valore”, ha detto l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

IL COMMENTO DI GIUSEPPE BONO

“Iniziative come questa dimostrano che operare in maniera virtuosa non è affatto uno stereotipo. Siamo pienamente consapevoli che oggi, per creare valore, dobbiamo coniugare crescita e solidità finanziaria con sostenibilità sociale e ambientale. L’impegno che mettiamo in campo accanto ad attori di rilevanza internazionale come CDP ed Eni, con cui portiamo avanti importanti progetti di medio e lungo termine, concorre a promuovere un’adeguata cultura della responsabilità d’impresa”, ha affermato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono.

L’INTESA CDP-ENI PER LA CIRCULAR-IT

Non finiscono qui gli accordi fra Cdp ed Eni. Infatti il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed Eni hanno sottoscritto ieri un accordo per la nascita della società CircularIT, dedicata allo sviluppo di impianti per la produzione di bio combustibili e acqua, a riutilizzo industriale e irriguo, tramite l’impiego dei rifiuti organici urbani (FORSU), in linea con un modello di sviluppo circolare. La società sarà partecipata al 51% da CDP Equity (società controllata da CDP) ed al 49% da Eni Rewind (società controllata da Eni).

Eni ed Eni Rewind apporteranno la tecnologia proprietaria per il trattamento della FORSU, oltre alle proprie competenze industriali nell’ambito della costruzione e gestione degli impianti per la produzione di bio combustibili. CDP e CDP Equity coordineranno i rapporti istituzionali a livello centrale e locale per il supporto agli iter autorizzativi e per la promozione della tecnologia. Considerato l’interesse nazionale e la rilevanza territoriale del progetto, l’iniziativa potrà vedere la partecipazione di investitori istituzionali con quote di minoranza e operatori locali del settore.

L’iniziativa, che fa seguito agli accordi tra CDP ed Eni dello scorso agosto per la realizzazione di iniziative congiunte nell’ambito della decarbonizzazione, dell’economia circolare e delle energie rinnovabili, ha l’obiettivo di contribuire a colmare il rilevante gap di investimenti infrastrutturali necessari al raggiungimento dei target fissati dal pacchetto UE Circular Economy 2018, che stabilisce obiettivi comunitari di riciclo dei rifiuti urbani (55% nel 2025, 60% nel 2030 e 65% nel 2035) e di riduzione al limite massimo del 10% della quantità di rifiuti urbani smaltibile in discarica al 2035.

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