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Fca Tesla

Che cosa cela l’annuncio di Marchionne sui diesel Fca

Il post di Giampaolo Tarantino, blogger di Start Magazine sulle recenti dichiarazioni del capo azienda di Fca, Sergio Marchionne, sui motori diesel Anche Fiat Chrysler Automobiles è pronto a chiudere con le auto a diesel. Stando alle indiscrezioni del Finacial Times il gruppo guidato da Sergio Marchionne smetterà di produrre autovetture alimentate a diesel entro…

Anche Fiat Chrysler Automobiles è pronto a chiudere con le auto a diesel. Stando alle indiscrezioni del Finacial Times il gruppo guidato da Sergio Marchionne smetterà di produrre autovetture alimentate a diesel entro il 2022. Appena un mese fa Marchionne aveva predetto: “entro il 2025 la metà delle auto prodotte al mondo sarà elettrificata e i veicoli a gas e a benzina cederanno il passo a quelli ibridi ed elettrici”.

Nel frattempo, la mossa di Fca era stata anticipata da altri giganti del settore come Ford, Volvo, Bmw. È chiaro che i produttori e i governi hanno imboccato la strada delle auto non inquinanti. The Economist ha scritto che “i giorni del motore a scoppio sono contati perché i motori elettrici oramai hanno caratteristiche competitive con i motori a scoppio”. Secondo il rapporto dell’Ocse sul settore dei trasporti, il futuro appartiene alle vetture elettrica che “2040 potrebbe superare quota 150 milioni”.

Ma ad accelerare la decisone dei giganti del settore automotive è la crescita esponenziale del gas naturale liquefatto. È in atto un processo di sostituzione del diesel da parte del gnl nei trasporti pesanti. Terrestri, marittimi, ferroviari e non elettrici. Esiste già oggi una tecnologia alquanto sviluppata, con prestazioni e costi equivalenti ai veicoli a benzina o diesel e con minori emissioni.

A rendere indispensabile l’operazione gnl sono le nuove norme ambientali, che indicano proprio nel gnl la soluzione ideale per i grandi trasporti: -20% e oltre nelle emissioni di anidride carbonica, zero polveri sottili (quelle che opprimono le città) e un taglio secco del 99% all’anidride solforosa. Lo scorso maggio si è tenuta a Napoli La Conferenza GNL-ExpoGNL. Diego Gavagnin, coordinatore della conferenza ha spiegato al Sole 24 Ore che “per il settore marittimo e la data di riferimento obbligato è il primo gennaio 2020, quando non si potranno utilizzare combustibili marittimi con più del 0,5% di zolfo”. Tra gli obiettivi della nuova Sen (Strategia energetica nazionale) ci sono anche investimenti nel gnl nei trasporti pesanti e marittimi al posto dei derivati dal petrolio. Per il gnl di piccola taglia il piano prevede il 50% di usi marittimi mentre fissa l’obiettivo del 30% di quelli terrestri pesanti al 2030.

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