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Ilva

Ilva, Carpe Diem

E se si mettesse in atto un progetto unico, oltre che univoco? Un progetto epocale, che può fare la storia e rimanere nella storia!

Spegnere definitivamente i motori dell’Ilva (ex) e avviare un percorso di bonifica/riqualificazione di tutta l’area volto ad un nuovo sito Turistico/Economico. Una sorta di Polo del Turismo, collocato nel mezzogiorno, che ha chiaramente valenza nazionale e visione internazionale. Una costola della Presidenza del Consiglio, un Hub specializzato, insomma un nuovo-differente Ente Turistico, ecco una sorta di  “Palazzo Italia” collocato a Taranto.
Potrebbe durare anche 10/15 anni (l’intero processo)? Probabilmente si, e si preserverebbero posti di Lavoro e Salute.
Un pool di ogni calibro può lavorarci su; economisti, ambientalisti, medici, imprenditori del privato che ne vogliano aderire, architetti, ingegneri, formatori didattici per una “riconversione” (laddove necessario) dei lavoratori Ilva, operatori turistici, operatori settore agroalimentare, ANAC… una grande cabina di regina!
No nuove assunzioni, ma tutti i lavoratori oggi lì presenti, incentivando prepensionamenti mirati (ove presupposti ve ne fossero), ricollocamento di lavoratori che già possano avere competenze necessarie per  il nuovo progetto e formazione per gli altri per ricollocarli nel medesimo progetto.
Un unico e mastodontico cantiere, lo so, ma forse necessario e L’Europa può e deve fare la sua parte.
Si parla di green new deal, questo potrebbe essere un buon esempio per mettere in campo tutte le forze e farne la storia!
Un progetto univoco nel suo insieme chiaramente significa ideare i lavori per l’oggi (bonifica e riqualificazione) e per il dopo, cosicché avvii una nuova epoca, solida e strutturata.
Forse, questo, è un ragionamento parziale, ma va percorso, proprio per completarlo e avviarlo!
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