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Riscaldamento Globale

Riscaldamento globale. Anche i Repubblicani Usa sono preoccupati

Secondo un sondaggio sul riscaldamento globale effettuato dal Yale Project on Climate Change Communication, buona parte di Repubblicani moderati credono al riscaldamento globale. Le percezioni sul tema del riscaldamento globale da parte degli elettori è particolarmente significativo in quanto molti repubblicani al Congresso negano che i mutamenti climatici abbiano un’origine antropica e hanno promesso una…

Le percezioni sul tema del riscaldamento globale da parte degli elettori è particolarmente significativo in quanto molti repubblicani al Congresso negano che i mutamenti climatici abbiano un’origine antropica e hanno promesso una ferma opposizione a modifiche sulla legislazione sul clima nazionale.

Il sondaggio sul riscaldamento globale, pur presentando un elettorato diviso nelle proprie opinioni, dimostra che il 68% dei Repubblicani liberali credono al riscaldamento globale, così come il 62% dei Repubblicani moderati. Del contrario invece è convinta la maggioranza composta da Conservatori e Tea Party, dove l’opinione sul Global Warming si ferma al 38% per i primi e al 29 per gli altri.

Tra il totale del campione analizzato dallo studio solo il 44% crede alla reale avvenimento del riscaldamento globale.

Il sondaggio del Yale Project on Climate Change ha incluso tra i quesiti anche quelli riguardanti la necessità di una fissazione di limiti normativi sulle emissioni di gas serra per gli impianti a carbone per evitare il riscaldamento. Sul punto il 73% dei liberali sono favorevoli alla fissazione di un tetto, così come il 62% dei moderati, percentuali che diventano più basse tra i conservatori (40%) e tra i sostenitori dei Tea Party (23%).

Nello studio sul riscaldamento globale pesano anche le differenze tra giovani e anziani, dove i primi sarebbero più sensibili al tema dei cambiamenti climatici.

In uno sguardo globale dello studio si può vedere che il 70% degli intervistati si sono indentificati come sostenitori del partito conservatore o del Tea Party, mentre il 30% si riconoscono come liberali o moderati.

Nell’analisi pesano anche le differenze tra giovani ed anziani, dove i primi sarebbero più sensibili sul tema dei cambiamenti climatici.

Il risultato dei sondaggi non fa presumere significativi mutamenti nell’agenda del Partito Repubblicano, il cui elettorato in generale non considera prioritaria la questione ambientale. Secondo uno studio portato dall’agenzia di sondaggi Gallup solo l’1% dei repubblicani considera quella ambientale la questione più importante per il paese.

Tuttavia non sono escluse soprese, visto che più volte nella storia del partito repubblicano i temi ambientali hanno ricoperto un ruolo importante diventando il cavallo di battaglia di alcuni rappresentanti illustri del partito. Ricordiamoci le battaglie del senatore in lizza per la Casa Bianca John McCain, o l’impegno di presidenti repubblicani come Nixon –che istituì la Enviromental Protecion Agency- e come il cowboy Teddy Roosvelt, ambientalista convinto che s’impegno per la difesa delle foreste e del Gran Canyon.

Marco Cossu

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