È tregua. La guerra dei dazi tra Cina ed Usa si prende una pausa. Qualcuno potrebbe anche azzardare che è finita (e sarebbe forse un reale azzardo). Quel che è certo è che Donald Trump e il vice premier cinese Liu He hanno firmato il mini accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina. Le borse asiatiche salutano la tregua con atteggiamento cauto, mentre i media cinesi festeggiano la notizia solo per metà.
Ora, però, la questione si sposta sull’Europa. C’è chi sostiene che le tensioni aumenteranno e c’è chi, come l’Iran, è convinto che l’Europa abbia “venduto i resti del Jcpoa (l’accordo sul nucleare iraniano, ndr) per evitare i nuovi dazi di Trump”. Andiamo per gradi.
L’ACCORDO
Si tratta solo della fase 1 di un accordo che dovrebbe poi portare a una pace definitiva sui mercati. L’accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina prevede che Pechino acquisti altri 200 miliardi di dollari di prodotti e servizi americani. La Cina, inoltre, si impegna a non lanciarsi in svalutazioni valutarie e a comunicare regolarmente e a consultarsi sul mercato valutario. Sempre in base all’accordo, Pechino consentirà il pieno controllo da parte di società finanziarie straniere a partire dal 1 aprile.
BORSE ASIATICHE CAUTE
Niente botti sulle Borse di Asia e Pacifico, che restano deboli nonostante la firma. Piatte, in pratica, Tokyo (+0,07%) ed Hong Kong (+0,04%). In calo, invece, Shanghai (-0,52%) e Shenzhen (-0,15%). Bene Seul (+0,77%) e Sidney (+0,67%). i listini asiatici non festeggiano nemmeno la notizia del vice premier cinese Liu He, che vede il Pil della Cina nel 2019 in crescita di oltre il 6%. Future europei, invece, in prevalenza positivi.
LA REAZIONE IN CINA
Borse e numeri a parte, cosa si dice in Cina sull’accordo? I media hanno accolto la tregua con favore, ma sono consapevoli che la firma non elimina tutte le incertezze commerciali che continuano ad esistere e che potrebbero minare le relazioni bilaterali.
COSA HANNO DETTO I MEDIA CINESI
“Un accordo faticoso che dovrebbe essere accolto con favore da entrambe le parti”, ha annunciato la tregua il Global Times, tabloid di riferimento del Partito comunista. Il China Daily, invece, ha scritto che “con la firma dell’intesa, si spera che ora che la distensione porti a una pace duratura”.
Si tratta di “un nuovo punto di partenza” per il Quotidiano del Popolo e di un accordo “nel comune interesse” per la tv statale Cctv, che ha aggiunto che gli contri commerciali “hanno ora una fase di cessate il fuoco e hanno fatto un passo pratico verso la soluzione del problema”.
È IL TURNO DELL’EUROPA?
Fatta pace con la Cina, ora Trump guarderà all’Europa come prossimo nemico? Questa è la tesi di Larry Summers, segretario al Tesoro di Bill Clinton e capo dei consiglieri economici della Casa Bianca con Obama. Summers è convintO che in questo anno appena inaugurato aumenteranno le tensioni commerciali fra Stati Uniti ed Europa, “nella misura in cui Trump è ostile al libero scambio e anche all’Europa, combina le due cose. Questo va nel senso di attriti commerciali”, avrebbe rivelato in una intervista al Corriere della Sera.
“In un certo senso per uno come Trump in un anno elettorale conta più fare il duro che avere ragione”, sostiene Summers, convinto che proprio l’anno elettorale sarà motivo aggiunto per Trump per fare il duro.
LA TESI DELL’IRAN
L’Europa dovrebbe restare immune dall’ira di Trump, invece, per il ministro degli Esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif. Il motivo? Lo spiega lo stesso Zarif: Francia, Germania e Gran Bretagna “hanno venduto i resti del Jcpoa (l’accordo sul nucleare iraniano, ndr) per evitare i nuovi dazi di Trump. Non funzionerà, amici miei. Non fate altro che stuzzicare il suo appetito. Ricordate il vostro bullo del liceo? Se volete vendere la vostra integrità, fate pure. Ma non pretendete di avere alte ragioni morali o legali. Perché non ne avete”, scrive il ministro degli Esteri su Twitter.
Appeasement confirmed.
E3 sold out remnants of #JCPOA to avoid new Trump tariffs.
It won't work my friends. You only whet his appetite. Remember your high school bully?
If you want to sell your integrity, go ahead. But DO NOT assume high moral/legal ground.
YOU DON'T HAVE IT. pic.twitter.com/tePZhN2E4X
— Javad Zarif (@JZarif) January 16, 2020