Potrebbe esserci il forte rallentamento del mercato dell’auto elettrica, dovuto anche alle intemperanze dell’attuale presidente americano Donald Trump, dietro alla decisione della sudcoreana Lg di vendere alla nipponica Honda Motor gli impianti e gli asset legati alla loro joint venture per la produzione di batterie in Ohio finalizzando un’operazione dal valore di circa 2,9 miliardi di dollari.
LA JV TRA HONDA E LG NATA IN PIENA IRA DI BIDEN
Si tratta di una joint venture nata a seguito delle mosse di un altro inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, che com’è noto aveva applicato al mercato dell’auto elettrica un forte protezionismo basato non sui dazi doganali ma sulla possibilità di ottenere sgravi fiscali sul prezzo di listino delle vetture a batteria, bonus (terminati lo scorso 30 settembre per volontà di Trump) ottenibili esclusivamente da quei gruppi che avevano la propria filiera su suolo americano.
COSA PREVEDE L’ALLEANZA
Annunciata nell’autunno di tre anni fa, la jv prevedeva la costruzione di una fabbrica di batterie per i veicoli elettrici in Ohio per un investimento complessivo da 4,4 miliardi di dollari con l’assunzione di 2200 persone.
Honda, inoltre, aveva annunciato la messa sul piatto di altri 700 milioni per il rifacimento di tre stabilimenti sempre in Ohio con l’obiettivo di dedicarli alla produzione di veicoli elettrici. In questo modo i due colossi asiatici si sarebbero conformati all’Ira (l’Inflation Reduction Act del maggio dello stesso anno) di Joe Biden che tra le varie misure volte al rafforzamento dell’economia Usa prevedeva appunto a un meccanismo premiale per coloro che portavano occupazione e investimenti su suolo americano.
DOPO TRE ANNI LG MEDITA DI SCENDERE?
Ora ad appena tre anni da quel patto fa notizia che Lg abbia deciso di cedere a Honda i propri asset. La cessione, destinata a una controllata statunitense di Honda, dovrebbe essere completata entro la fine di febbraio, secondo quanto comunicato dal partner sudcoreano dell’operazione.
Da parte sua l’azienda sottolinea che attraverso l’alienazione punta a migliorare l’efficienza operativa lasciando dunque intendere che non intende, almeno per il momento, venir meno ai patti siglati col costruttore nipponico. Insomma, la jv dovrebbe procedere.
LG SCARICATA DA FORD
Soltanto qualche settimana fa sempre Lg aveva comunicato invece la fine della partnership con la statunitense Ford dal valore di circa 7,2 miliardi di dollari che le parti avevano siglato solamente nell’ottobre dello scorso anno
Secondo Lg Energy Solution, la cancellazione del maxi contratto è dovuta alla controparte statunitense: i recenti cambiamenti politici e le variazioni nelle previsioni della domanda di veicoli elettrici hanno spinto Ford a riconsiderare i suoi piani di produzione di veicoli elettrici.
Un paio di settimane fa, il presidente degli Stati Uniti Trump aveva annunciato una netta riduzione degli standard sui consumi di carburante che erano stati introdotti durante la precedente amministrazione di Joe Biden per favorire la transizione industriale alla mobilità elettrica.
“La gente vuole le auto a benzina”, disse Trump, accusando l’amministrazione Biden di aver “costretto le case automobilistiche a costruire auto utilizzando tecnologie costose che hanno fatto salire i costi, salire i prezzi e peggiorato notevolmente le auto”. In quell’occasione, non era certo sfuggito il fatto che l’amministratore delegato di Ford, Jim Farley, avesse parlato di una “vittoria per il buonsenso e l’accessibilità economica”.
All’inizio del mese di dicembre sempre l’Ovale Blu aveva annunciato lo scioglimento della joint venture con un’altra importante azienda sudcoreana di batterie: Sk On. Per una joint venture sull’auto elettrica che per il momento pare tenere, ovvero quella tra Lg e Honda, molte altre si stanno deteriorando a causa degli interventi nel settore da parte dell’attuale inquilino della Casa Bianca.
