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Sull’inverno demografico non nascondiamoci dietro ai cuccioli. Report Nyt

Da papa Francesco all'ex ministro del Lavoro della Corea del Sud. La teoria secondo cui prendere un cane o un gatto rimpiazzi la scelta di avere un figlio è molto diffusa, tuttavia, uno studio dimostra il contrario e soprattutto non dimentichiamo che i veri problemi legati alla natalità sono principalmente economici. L'articolo del New York Times

 

Gli animali domestici stanno soppiantando i bambini? Con la crescente preoccupazione per la crisi globale della fertilità, le persone che scelgono di avere cani o gatti ma non figli sono diventate un capro espiatorio popolare. In molte città, non è raro vedere animali domestici vestiti con abiti eleganti, spinti in giro nei passeggini.

Secondo questa teoria, questi animali viziati sono diventati sostituti dei bambini, contribuendo al crollo dei tassi di natalità. “I giovani non si amano”, ha affermato nel 2023 Kim Moon-Soo, allora ministro del lavoro della Corea del Sud. “Invece, amano i loro cani e li portano in giro, non si sposano e non hanno figli”. Nel 2022, Papa Francesco ha definito “egoiste” le persone che scelgono gli animali domestici invece dei figli e ha avvertito che la mancanza di figli avrebbe contribuito a un “inverno demografico” – scrive il New York Times.

IL CAMBIAMENTO CULTURALE E L’ECCEZIONE DI TAIWAN

Non è difficile trovare prove del cambiamento culturale. In Giappone, una festa che celebra i compleanni dei bambini ha subito una “riqualificazione pet-friendly”, consentendo anche ai cani di ricevere benedizioni. Quest’anno, durante una celebrazione a Tokyo, un santuario ha onorato 350 cani, molti dei quali vestiti con elaborati kimono, e solo 50 bambini. […]

Ma un nuovo documento di lavoro suggerisce che la saggezza convenzionale sia errata, almeno a Taiwan, dove il tasso di natalità è uno dei più bassi al mondo. I ricercatori hanno scoperto che, anziché sostituire i figli, gli animali domestici hanno maggiori probabilità di fungere da trampolino di lancio per averne. Gli autori dello studio erano ben consapevoli dello stereotipo. “C’era questa battuta secondo cui se vai nel parco più grande di Taipei e vedi passare un passeggino, la probabilità che dentro ci sia un animale domestico, un cane o un gatto, è molto più alta di quella che ci sia un bambino dentro”, ha detto Ming-Jen Lin, una delle autrici dello studio.

ANIMALI COME TEST DI GENITORIALITÀ

Per scoprire se a Taiwan le persone stessero effettivamente sostituendo i neonati con i cuccioli da passeggino, i ricercatori hanno attinto ai dati governativi sulle registrazioni degli animali domestici e delle nascite, monitorando i tempi e la combinazione di questi eventi della vita per milioni di famiglie.

Hanno scoperto che gli animali domestici non sostituivano i bambini, ma li precedevano. I dati hanno mostrato che le persone con animali domestici, in particolare cani, avevano in realtà maggiori probabilità di avere figli rispetto a chi non ne possedeva. Per i ricercatori, questo suggeriva fortemente che le persone che stavano pensando di avere figli volessero prima provare a possedere un animale domestico, forse come un modo meno rischioso per capire se erano adatte alla genitorialità. […]

LE REALI CAUSE DELLA CRISI DEMOGRAFICA

La conclusione non è che avere dei cuccioli aumenti il tasso di natalità. Né un documento di lavoro su un Paese dimostra che lo stesso schema si ripeterebbe altrove. Ma lo studio dovrebbe far riflettere coloro che sono pronti ad attribuire il calo dei tassi di natalità alle decisioni individuali.

In realtà, il calo delle nascite ha molteplici cause, molte delle quali economiche. Il costo effettivo di avere figli è aumentato vertiginosamente con l’aumento del tenore di vita. Allo stesso tempo, le norme di “genitorialità intensiva” fanno sì che i genitori nella maggior parte dei paesi sviluppati ora dedichino circa il doppio del tempo alla cura dei figli rispetto agli anni ’60. E con il miglioramento delle opportunità economiche delle donne, che hanno reso loro più facile il sostentamento, si è attenuata la pressione a sposarsi e ad avere figli.

Questi enormi cambiamenti sociali ed economici hanno portato molti benefici. Ma hanno anche avuto dei costi, tra cui un effetto a valle sui tassi di natalità. Trovare soluzioni può essere scoraggiante, ma non date la colpa ai cuccioli.

(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di eprcomunicazione)

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