Skip to content

elt

Gcap, guerra ibrida e spettro elettromagnetico: il 2025 di Elt Group

Bilancio di fine anno per Elt Group, azienda romana attiva nel settore Electronic Warfare. Fatti, numeri e scenari

Il 2025 si conferma un anno di forte crescita per Elt Group, azienda romana attiva nel settore Electronic Warfare (controllata al 35,4% dalla famiglia Benigni e partecipata da Leonardo al 31,3% e dalla francese Thales al 33,3%).

Il risultato è in linea con l’andamento dell’intero settore della difesa, trainato dalla nuova richiesta di appropriati strumenti di sicurezza e difesa generati dalle tensioni geopolitiche ma soprattutto da una profonda accelerazione tecnologica, come ha sottolineato la ceo e coo dell’azienda Domitilla Benigni, in occasione di un incontro con la stampa in azienda di fine anno.

Elt prevede di chiudere l’anno con un volume ordini pari a 700 milioni di euro, in netto aumento (+47%) rispetto ai 500 milioni del 2024 e più del doppio della media degli ultimi dieci anni.

Una crescita che, sottolinea Benigni, era già prevista nei piani strategici, ma che ha sorpreso per la rapidità con cui si è manifestata. “Ci aspettavamo questo trend, ma non un’anticipazione così marcata. È stata soprattutto una questione di tempo”.

I prossimi anni, dal 2026 al 2028, si annunciano altrettanto rilevanti: anni di ulteriore crescita, ma anche di stabilizzazione, con una forte pressione sull’execution industriale. Da qui le sfide chiave per tutto il comparto: i tempi del procurement, la crescita del personale e l’aumento della capacità produttiva.

Tutti i dettagli.

FOCUS SULLO SPETTRO ELETTROMAGNETICO

Al centro di questa dinamica c’è lo spettro elettromagnetico, ormai elemento chiave dei conflitti contemporanei. “Questa è la sfida del futuro: lo spettro elettromagnetico è diventato centrale nelle richieste dei clienti e negli scenari operativi”, spiega Domitilla Benigni.

Non si parla più soltanto di Electronic Warfare o cyber, ma di un vero e proprio “scudo elettromagnetico”, concetto richiamato anche nel recente documento sulla guerra ibrida del ministro della Difesa Guido Crosetto.

Un ambito in cui Elt Group vanta oltre 70 anni di esperienza, e che oggi è diventato cruciale per la deterrenza e la sopravvivenza operativa delle piattaforme. “Solo una visione di lungo periodo delle minacce future consente di orientare correttamente la ricerca e lo sviluppo dei nuovi prodotti”, sottolinea la ceo.

ORDINI RECORD

Riprendendo il portafoglio ordini 2025, l’azienda sottolinea come sia ben diversificato. Il mercato Italia/Europa rappresenta il 30% del totale, i consorzi il 25%, International il 27% e Logistica il 18%. Sul mercato nazionale sono state completate importanti forniture sia all’Aeronautica Militare di sistemi di autoprotezione Integrated Electronic Warfare Suite (IEWS) che alla Marina Militare di sistemi di nuova generazione per programmi navali, elicotterisctici
e di sommergibili. Mentre a livello Europeo l’azienda ha firmato un accordo di collaborazione con Rhode&Schwarz per la fornitura di sistemi navali per i programmi tedeschi F124 ed F126. Sono stati inoltre chiusi importanti contratti su tutti i domini, in particolare sul segmento Ground, nel Far East e nel Golfo.

Per quanto riguarda in particolare il vecchio continente, negli ultimi anni l’Europa ha reagito con urgenza al gap capacitivo accumulato nel tempo. “Siamo stati fermi a lungo, ora si è passati a una fase di execution urgente”, evidenzia Domitallia Benigni. I clienti chiedono apparati in tempi rapidi e con standard qualitativi elevati: una sfida industriale che richiede velocità, affidabilità e capacità di scala.

GCAP ED EUROFIGHTER, LA SPINTA DALL’AVIONICA

Un impulso significativo alla crescita è arrivato dai grandi programmi avionici. Il Global Combat Air Programme (Gcap), il programma tra Regno Unito, Giappone e Italia per lo sviluppo del sistema di combattimento aereo di sesta generazione, con il velivolo disponibile entro il 2035, rappresenta uno dei principali driver di mercato.

Benigni ha quindi ricordato la recente nascita di G2E, il consorzio per l’elettronica del caccia di sesta generazione Gcap che riunisce Leonardo ed Elt Group per l’Italia, Leonardo UK e Mitsubishi Electric per il Giappone.

Dall’altro lato c’è l’Eurofighter (programma a cui partecipano quattro Paesi: Italia, Germania, Spagna e Regno Unito) sta vivendo quella che in Elt definiscono una “seconda giovinezza”. Dieci anni fa il programma sembrava avviato al tramonto, oggi è al centro di un profondo revamping tecnologico in Europa e di nuove opportunità export.

La parte avionica è uno dei mercati più rilevanti visti negli ultimi dieci anni, grazie a una ricerca tecnologica sempre più orientata a nuove capacità operative.

L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE

Per rispondere alle sfide del settore, la cooperazione industriale è considerata una delle sfide chiave dei prossimi anni e una necessità strutturale per rispondere alle nuove esigenze dei programmi complessi.

Sul fronte internazionale, il 2025 ha consolidato la presenza ventennale nel Golfo. L’Arabia Saudita emerge come mercato strategico, con una società locale già operativa e collaborazioni attive con il mondo universitario e industriale. Negli Emirati Arabi Uniti è stato siglato un MoU con Edge Group.

L’internazionalizzazione passa anche dalle nuove sedi: la branch nel Regno Unito, fortemente legata al Gcap ma non solo; l’apertura deliberata di un ufficio in Indonesia per presidiare un mercato asiatico in rapida crescita; il rafforzamento della sede di Doha, destinata a diventare una vera e propria branch.

IL SUPERAMENTO DEL “MULTIDOMINIO”

Tra le principali milestone di prodotto di quest’anno ci sono il lancio del nuovo sistema Counter UAS radarless KARMA, (Kinetic Anti-dRone Mobile Asset) e il primo antidrone navale installato su una FREMM impegnata in scenari operativi. L’azienda punta a consolidare la capacità di Comando e Controllo Emso a supporto dell’interoperabilità tra piattaforme e domini diversi, le applicazioni Elint (ELectronic-signals INTelligence) terrestri, i payload avionici (in particolare riguardo al DIRCM (Directional Infrared Counter Measures basato sulla nuova tecnologia Quantum Cascade) e quelli navali di ultima generazione (inclusi gli underwater), i payload per piattaforme unmanned, le soluzioni di Signal Intelligence ed autoprotezione in ambito Spazio.

Guardando avanti, l’azienda ritiene che la distinzione tra domini sia destinata a sfumare. “In futuro non si parlerà più di multidominio, ma di un unico dominio, perché la tecnologia è trasversale”, spiegano dal gruppo, pur confermando la centralità dei prodotti core.

I FINANZIAMENTI PUBBLICI

Ricerca e sviluppo resta il cardine della strategia. Nel 2025 gli investimenti hanno raggiunto i 70 milioni di euro tra programmi finanziati e autofinanziati. Con riferimento ai primi, nel 2025 l’azienda si è aggiudicata 7 call dell’European Defence Fund (Edf) Work Program 2024, un bando del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (Pns) con il progetto Sirena per lo sviluppo di un SONAR per capacità all’avanguardia nel monitoraggio dell’ambiente sottomarino. Inoltre l’azienda partecipa a quattro nuovi progetti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e ha ottenuto il finanziamento di alcuni progetti aziendali nell’ambito della legge 808.

L’ATTENZIONE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Anche l’intelligenza artificiale entra sempre più nei sistemi del gruppo, non come sviluppo fine a sé stesso ma come strumento per migliorare performance, velocità ed efficacia. “Non faremo ricerca di IA, ma la useremo”, chiarisce Benigni, che è alla ricerca di partner specializzati.

IL CAPITALE UMANO

Infine, il fattore umano. Il piano di crescita richiede talenti oltre che investimenti. Elt Group collabora con università in tutta Italia e continua ad ampliare la propria presenza nazionale, con sedi a Milano, Napoli e nuove aperture nel Sud, dove è fondamentale reperire personale altamente qualificato. Parallelamente, la ceo Benigni ha ricordato come l’azienda stia ripensando e diversificando supply chain per sostenere al meglio l’espansione industriale.

Torna su