Dallo spazio all’agricoltura: satelliti, dati e ai per la sicurezza alimentare del Mediterraneo.
Un ruolo strategico che è emerso nel corso della presentazione di Love Planet Earth, il calendario promosso da Leonardo con e-Geos, (società partecipata da Telespazio all’80% e dall’Agenzia Spaziale Italiana al 20%), e Telespazio (la joint venture tra Leonardo al 67% e la francese Thales al 33%), giunto alla diciottesima edizione patrocinata da Med-Or Italian Foundation, in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio 2025.
Introducendo i lavori, il presidente di Med-Or Italian Foundation, Marco Minniti, ha ricordato due “grandi sfide” per l’umanità: l’alimentazione, un tema che sta diventando “più drammatico con i conflitti in corso”; l’acqua, che rappresenta “un elemento di tensione tra Paesi”.
E in questo contesto lo spazio si inserisce come abilitatore di soluzioni concrete per l’agricoltura sostenibile. Un percorso che integra satelliti, dati, intelligenza artificiale e conoscenze tradizionali, contribuendo a rendere più resilienti i sistemi agricoli del Mediterraneo e a rafforzare il ruolo dell’Italia nella Space Economy globale.
Proprio l’imminente lancio del terzo satellite di seconda generazione di Cosmo-SkyMed il prossimo 28 dicembre conferma la leadership italiana nel settore dell’Osservazione della Terra, un ambito cruciale per lo studio dei cambiamenti climatici e per lo sviluppo dei servizi che alimentano la crescita della Space Economy.
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LO SPAZIO LEVA STRATEGICA PER GREEN ECONOMY E AGROALIMENTARE
“Come Autorità delegata allo Spazio ho sempre sottolineato il significativo ruolo delle attività spaziali nell’innovazione e nello sviluppo socio-economico, che ci ha spinto ad intensificare l’impegno nel settore, con investimenti di quasi 7 miliardi negli ultimi 3 anni” ha esordito così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato in occasione della presentazione del calendario Love Planet Earth 2026.
“Questo investimento – ha proseguito il ministro – ha alimentato lo sviluppo di satelliti, lanciatori e stazioni spaziali, infrastrutture chiave per mantenere la competitività su scala globale. La capacità di affrontare fenomeni sociali complessi quali pandemie e migrazioni, proteggere le infrastrutture strategiche da minacce e rischi, sia terrestri che spaziali, consolidare la sicurezza agroalimentare e prevenire le calamità naturali attraverso il monitoraggio territoriale, sottolinea l’importanza strategica dello spazio”.
“In questo scenario le tecnologie satellitari rappresentano uno strumento indispensabile e imprescindibile a supporto della green economy” ha evidenziato il titolare del Mimit.
AGRICOLTURA 4.0 TRA TRADIZIONE E TECNOLOGIA DI FRONTIERA
Da parte sua il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Teodoro Valente, ha messo in evidenza la convergenza tra agricoltura e spazio come motore di innovazione strutturale.
“Le attività spaziali sono una marcia in più in favore di altre attività verso le quali generano e sostengono una spinta all’innovazione” ha spiegato Valente un videomessaggio inviato in occasione della presentazione del calendario Love Planet Earth 2026.
“L’agricoltura è una parte della storia dell’Umanità, lo spazio è tecnologia di frontiera. I due elementi si coniugano e grazie a dati provenienti dai satelliti di Osservazione della Terra possono dare origine ad un processo innovativo che dà vita all’agricoltura 4.0” ha aggiunto Valente sottolineando che “L’integrazione dei dati provenienti dai nostri satelliti di COSMO-SkyMed, Prisma e Iride, in via di realizzazione, mette a disposizione degli utenti strumenti e informazioni in tempo reale per sviluppare pratiche produttive a basso impatto ambientale”.
Dunque “I nostri satelliti di Osservazione della Terra sono il fiore all’occhiello del Paese, che danno all’Italia una leadership globale in questo settore” ha concluso il presidente dell’Asi.
DAI SATELLITI INFORMAZIONI PER AGRICOLTURA PIÙ SOSTENIBILE
Il valore dello spazio, però, non risiede solo nella capacità di osservare la Terra, ma anche e soprattutto nel trasformare i dati in informazioni utilizzabili. È quanto ha evidenziato da Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, in occasione della presentazione di Love Planet Earth.
“Abbiamo bisogno di satelliti che generano informazioni, che trasferiscono informazioni, ma anche poter elaborare l’informazione da questa grandissima quantità di dati che stiamo generando. E quindi estrarre informazione significa utilizzare le tecnologie di oggi. Il supercalcolo, il cloud, l’intelligenza artificiale, per estrarre informazione e per darla alle diverse comunità di utenti, che possono essere una gestore di un’utility, che magari riesce a capire come mantenere in modo predittivo un’infrastruttura che altrimenti non sarebbe economicamente sostenibile. Perché no, alla comunità agricola con tutto quello che questo implica” ha spiegato Comparini.
Una visione che mette al centro l’integrazione tra osservazione della Terra, supercalcolo e intelligenza artificiale per rendere i servizi spaziali realmente utili anche all’agricoltura di precisione.
DALLO SPAZIO UN SUPPORTO CONCRETO ALL’AGRICOLTURA DEL FUTURO
In questo scenario dunque si inserisce Love Planet Earth, il calendario che racconta la sostenibilità attraverso le immagini dei satelliti Cosmo-SkyMed dell’Asi e del Ministero della Difesa.
“Il domani nasce dalla capacità di far dialogare ciò che abbiamo ereditato con ciò che stiamo inventando” ha commentato l’ad di e-Geos, C. Milena A. Lerario sottolineando che “Nell’edizione di quest’anno raccontiamo proprio questo incontro: tecniche radicate nella tradizione che si intrecciano con tecnologie all’avanguardia, aprendo la strada a nuovi modi di proteggere ciò che nutre le nostre comunità. Le immagini del calendario invitano a guardare questo equilibrio con occhi diversi: la tecnologia può accelerare il cambiamento, ma diventa davvero trasformativa solo quando tutela la terra e chi la vive. L’innovazione ha valore quando crea impatto reale e serve il bene comune”.






