(Financial Times Europe, Alice Hancock e Henry Foy, 16 dicembre 2025)
La Commissione europea propone di abrogare il divieto di vendita di auto a combustione dal 2035, permettendo ai costruttori di emettere il 10% delle emissioni CO2 del 2021, con condizioni come uso di acciaio verde o range-extender per EV. La misura, simbolo del Green Deal, era osteggiata da industria e governi come Germania e Italia per lentezza transizione elettrica e infrastrutture carenti. Vendite EV Ue +26% nei primi 10 mesi 2025 (16% mercato), ma gruppi ambientalisti avvertono che l’allentamento favorirà Cina.
1. Sul piano della Commissione per revocare il divieto ai motori a combustione dal 2035:
“La Commissione europea propone di eliminare il divieto Ue ai motori a combustione del 2035 permettendo ai costruttori europei di emettere il 10 per cento dei livelli di emissioni del 2021 se soddisfano certe condizioni come l’uso di acciaio verde per produrre veicoli.”
2. Sulle possibili eccezioni per veicoli elettrici con estensione di autonomia:
“Il blocco potrebbe anche permettere alle auto elettriche di usare range-extender piccoli motori di riserva a carburante che erano destinati a essere vietati nel 2035; le condizioni sono ancora in discussione tra i decisori prima della presentazione della proposta.”
3. Sulla critica dei costruttori al divieto originale per difficoltà pratiche:
“I costruttori si sono opposti fortemente sostenendo che sarebbe stato impossibile rispettarlo a causa della lenta adozione delle auto elettriche e dell’infrastruttura di ricarica frammentaria; il divieto ai motori a combustione era visto come parte totemica della legge climatica Green Deal del blocco.”
4. Sulla posizione del cancelliere tedesco favorevole all’allentamento del divieto:
“Governi inclusi Germania e Italia sono stati altamente critici del divieto con il cancelliere tedesco Friedrich Merz che ha detto venerdì di sostenere il suo allentamento affermando che la realtà è che ci saranno ancora milioni di auto basate su motori a combustione nel mondo nel 2035 2040 e 2050.”
5. Sull’avvertimento degli ambientalisti sulle conseguenze di eliminare il divieto:
“Eliminare il divieto sarebbe un grave errore per l’Europa ha detto Simone Tagliapietra senior fellow del think-tank Bruegel con sede a Bruxelles; farebbe poco per aiutare i costruttori poiché amplierebbe il divario tra occidente e Cina che ha guidato la transizione.”
(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)




