(Handelsblatt, editoriale, 16 dicembre 2025)
L’industria automobilistica tedesca attraversa una crisi profonda, come emerge da uno studio EY sui bilanci del terzo trimestre: i costruttori tedeschi registrano performance peggiori rispetto a tutti gli altri Paesi per fatturato, profitti e margini. Colpiti da debolezza del segmento premium, dazi Usa, effetti valutari negativi, alti investimenti in auto elettriche non ancora redditizi e costi di ristrutturazione, perdono quote in Cina (solo 29% delle vendite) a favore dei produttori locali. Profitti crollano del 76%, mentre i cinesi crescono, anche in Europa (+248% fatturato).
1. Sul confronto negativo delle performance dei costruttori tedeschi con il resto del mondo:
“I costruttori tedeschi si sono sviluppati in somma peggio di tutte le altre nazioni automobilistiche sia per fatturato sia per sviluppo di profitti e margini, scrivono gli esperti nella loro analisi dei bilanci dei costruttori automobilistici mondiali al terzo trimestre.”
2. Sulle molteplici cause che creano una crisi perfetta per i produttori tedeschi:
“La debolezza generale del segmento premium, la politica doganale Usa, effetti valutari negativi, alti investimenti in auto elettriche che finora non si ammortizzano e alti costi di ristrutturazione:.”
3. Sulla forte riduzione delle vendite dei tedeschi in Cina a vantaggio dei locali:
“I marchi tedeschi soffrono particolarmente per il rafforzamento dei produttori locali in Cina; vendono in quel Paese solo ancora il 29 per cento delle loro auto commercializzate, un livello così basso non si registrava dal 2012.”
4. Sul crollo dei profitti aggregati dei costruttori tedeschi nel terzo trimestre:
“I costruttori automobilistici tedeschi hanno registrato complessivamente un calo dei profitti del 76 per cento mentre volume di vendite e fatturato rimanevano circa al livello dell’anno precedente; il profitto operativo combinato è sceso a 1,7 miliardi di euro, il valore più basso dal terzo trimestre 2009.”
5. Sulla crescita dei produttori cinesi in Europa nonostante la crisi generale:
“In Europa aumenta l’importanza dei cinesi anche se partendo da un livello basso; in un anno hanno potuto aumentare il loro fatturato sul continente del 248 per cento, aiutati dal fatto che fornitori come BYD puntano sempre più su concessionari classici come partner invece che solo sulla vendita diretta via internet e showroom propri.”
(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)






