L’Austria finalizza l’acquisto di 12 M-346F di Leonardo in un accordo del valore di 1,5 miliardi di euro.
In base a quanto annunciato dalle Forze Armate austriache il 29 novembre, Vienna ha completato l’acquisto di dodici jet Leonardo M-346FA. I nuovi velivoli sostituiranno i Saab 105, ritirati nel 2020, colmando così una lacuna nelle sue capacità di difesa aerea. La loro presenza presso la base aerea di Linz-Hörsching è prevista a partire dal 2028. Il prezzo unitario è di circa 80 milioni di euro, mentre l’intero pacchetto, inclusi addestramento, supporto logistico e simulazione, costa circa 1,5 miliardi di euro.
Nel luglio 2024 il ministero della Difesa austriaco aveva avviato la procedura di selezione del nuovo trainer avanzato per sostituire i Saab 105 della sua flotta. Il velivolo di Leonardo ha battuto così la concorrenza composta dal T-7A proposto da Boeing-Saab e dal L-39NG di Aero Vodochody Aerospace.
Tutti i dettagli sulla commessa dell’aeronautica austriaca nell’ambito di un accordo G2G (Government-to-Government) tra Italia e Austria.
LA COOPERAZIONE VIENNA- ROMA
Nel comunicato delle Forze Armate austriache, si legge che è stato concluso un accordo industriale parallelo con l’Italia. Si prevede che genererà circa 400 milioni di euro di contratti per l’Austria. Sono previsti progetti nei settori della tecnologia aeronautica, dell’indotto, della digitalizzazione e della ricerca, come la tecnologia dei materiali, la simulazione e la tecnologia dei sensori.
“Negli ultimi anni, la cooperazione in materia di acquisti congiunti si è dimostrata uno strumento eccellente, trasparente e privo di attriti per l’acquisizione di equipaggiamenti per la difesa”, aveva dichiarato lo scorso anno la ministra della Difesa austriaca Klaudia Tanner, ripresa dall’Ansa, citando come esempi l’acquisto di elicotteri Leonardo AW-169 e di aerei da trasporto Embraer C-390.
Nello specifico, ricordava la testata European Security&Defence, “Il 20 dicembre 2021 il governo austriaco ha firmato un contratto tra governi con l’Italia per l’acquisto di 18 Leonardo AW169 per sostituire la flotta obsoleta di elicotteri Alouette 3 della Bundesheer, mentre il 22 luglio 2024 il Ministero della Difesa olandese ha firmato un contratto con la brasiliana Embraer per nove aerei da trasporto/cisterna C-390 Millennium, di cui quattro andranno all’aeronautica militare austriaca nell’ambito di un appalto congiunto”.
I PAESI CHE HANNO GIÀ SCELTO L’M-346
Considerato il più avanzato aereo da addestramento sul mercato internazionale, l’M-346 fabbricato dall’ex Finmeccanica a Venegono (Varese) vanta oltre 125.000 ore di volo all’attivo, 126 esemplari venduti a livello globale, fulcro del programma dell’International Flight Training School di Decimomannu in Sardegna, la scuola di eccellenza per la formazione di piloti militari nazionali ed internazionali, nata dalla collaborazione tra Leonardo e l’Aeronautica Militare Italiana.
Progettato come caccia da addestramento avanzato, l’M-346 può essere utilizzato anche come aereo da attacco leggero. Leonardo ha lanciato una versione da attacco da caccia del suo trainer avanzato soprannominato M-346FA.
Come ricordava l’anno scorso Analisi Difesa, “La versione da addestramento è in dotazione alle aeronautiche di Italia (18), Polonia (16), Qatar (6), Israele (30), Grecia (10) e Singapore (12) mentre alcune nazioni hanno espresso interesse ad acquisirlo quali Egitto (trattative per 24 esemplari), Uruguay (6) e Botswana (6).”
In occasione del salone aeronautico di Farnbourough di luglio 2024, la società ex Finmeccanica ha annunciato il lancio di un programma di incremento di capacità del sistema di addestramento integrato rappresentato dal velivolo M-346 e comprendente avionica, capacità di navigazione e identificazione, equipaggiamenti di missione e addestramento a terra.
Infine, dopo quasi 40 anni l’M-346 prenderà il posto dell’MB-339, adottato nel 1982, “velivolo che si è rivelato molto valido per l’attività dimostrativa delle “Frecce Tricolori” che lo impiegano nella variante Pan, ovvero provvista di impianto fumogeno. Come spiegava l’Aeronautica militare italiana, “nella sua configurazione classica è destinato prevalentemente all’addestramento e al collegamento, ma può essere utilizzato anche per missioni di supporto aereo ravvicinato”.
