Torna il sereno nei cieli di Airbus dopo il weekend di disagi per i viaggiatori bloccati a causa delle interruzioni dei voli in tutto il mondo dovuti al richiamo di circa metà della flotta della famiglia A320 per un aggiornamento software immediato.
Lunedì il colosso aerospaziale europeo ha annunciato il completamento della maggior parte delle riparazioni necessarie sugli aeromobili A320 per proteggerli da potenziali problemi di dati dovuti alle radiazioni solari.
Venerdì Airbus aveva fatto sapere che un’intensa radiazione solare avrebbe potuto compromettere i dati essenziali per il funzionamento dei comandi di volo di un numero significativo di aeromobili della Famiglia A320. L’azienda aveva quindi collaborato con le autorità aeronautiche per richiedere agli operatori un’immediata azione precauzionale tramite una Trasmissione di Allerta Operatori (AOT) al fine di implementare le protezioni software e/o hardware disponibili e garantire la sicurezza della flotta.
I dati del tracker di voli FlightAware hanno mostrato che la maggior parte dei grandi aeroporti segnalava un buon flusso di traffico, sebbene alcuni avessero riscontrato problemi minori, segnalava ieri il Financial Times. E il momento non era certo ideale: i viaggiatori statunitensi, in particolare, erano nel pieno della loro migrazione di massa per il Ringraziamento, con le autorità che si aspettavano un’attività record, osserva il Bloomberg.
Ad oggi meno di cento aerei A320 di Airbus risultano ancora fermi a terra a causa di un problema al software del sistema Elac, che controlla elevatori e alettoni, secondo quanto comunicato dal costruttore europeo, precisando che la “grande maggioranza” dei velivoli interessati è già stata aggiornata.
Tutti i dettagli.
GLI AEREI AGGIORNATI
“Su un totale di circa 6.000 aeromobili potenzialmente interessati”, si legge nella nota di lunedì del produttore francese, “la stragrande maggioranza ha ora ricevuto le modifiche necessarie.Stiamo collaborando con le compagnie aeree nostre clienti per supportare la modifica di meno di 100 aeromobili rimanenti, al fine di garantire che possano essere rimessi in servizio”.
IL MALFUNZIONAMENTO SEGNALATO VENERDÌ
Il malfunzionamento era stato segnalato venerdì scorso, generando cancellazioni e ritardi in diversi aeroporti nel mondo. Lo stesso costruttore europeo ha riconosciuto che la richiesta di aggiornamento software avrebbe causato “interruzioni operative per passeggeri e clienti”.
A seguito di colloqui con le autorità di regolamentazione, nello stesso giorno Airbus ha emesso il suo avviso di 8 pagine a centinaia di operatori, ordinando di fatto un fermo temporaneo ordinando la riparazione prima del volo successivo.
A SEGUITO DELL’INCIDENTE DEL 30 OTTOBRE PER UN VOLO JETBLUE
La decisione di Airbus fa seguito a un incidente del 30 ottobre che ha coinvolto un aereo JetBlue in volo da Cancún, in Messico, a Newark, nel New Jersey. L’aereo ha subito un problema informatico che ha causato un’improvvisa caduta di quota e ha costretto l’equipaggio a un atterraggio di emergenza in Florida.
Airbus ha dichiarato che dall’analisi del recente incidente ha dentificato un problema con il software di elaborazione dell’aereo, che calcola l’altitudine di un aereo, e ha scoperto che ad alta quota i dati potrebbero essere corrotti dalle intense radiazioni emesse periodicamente dal sole.
LA FLOTTA COINVOLTA
Airbus ha spiegato di aver collaborato con le compagnie aeree per modificare i sistemi e consentire il ritorno in servizio dei velivoli rimanenti. Il gruppo ha reso noto che inizialmente erano coinvolti circa 6 mila A320, ma il problema risultava risolto per quasi tutti già entro sabato mattina.
La maggior parte degli aerei è stata in grado di risolvere il problema con una semplice correzione software, ripristinando una versione precedente, un processo che richiede dalle due alle tre ore. Tuttavia, circa 900 aeromobili richiedono una modifica dell’hardware, che richiederà più tempo.
LE PAROLE DEL CEO DI AIRBUS
Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus, si è scusato con i clienti e i passeggeri della compagnia aerea per le “significative sfide logistiche e i ritardi”. I team del produttore stavano “lavorando 24 ore su 24” per consentire alle compagnie aeree di “riportare gli aerei in volo”, ha scritto Faury in un post sui social media sabato. Come sottolinea Reuters, è la prima volta che Airbus si trova a dover affrontare un’attenzione globale sulla sicurezza di tale portata dalla crisi che ha coinvolto invece il velivolo 737 Max del rivale Boeing.
LE RIPERCUSSIONI PER LE COMPAGNIE AEREE
Domenica, la maggior parte dei vettori è riuscita a implementare la revisione del software. La risposta rapida ha contribuito a ridurre al minimo i disagi, sebbene alcune compagnie aeree abbiano dichiarato di aver dovuto cancellare i voli durante gli aggiornamenti, rileva Bloomberg.
Sempre Reuters riporta oggi che i vettori low cost EasyJet e Wizz Air hanno dichiarato lunedì di aver completato gli aggiornamenti nel fine settimana senza cancellare alcun volo. JetBlue ha fatto sapere invece domenica sera di prevedere di aver completato i lavori per rimettere in servizio 137 dei 150 aeromobili interessati entro lunedì e prevede di cancellare circa 20 voli per lunedì a causa del problema.
Infine, secondo Bloomberg, l’episodio mette in luce quanto l’A320 sia diventato fondamentale per le flotte in ogni angolo del mondo e come un evento celeste poco visibile possa mandare in tilt un sistema così ben regolato. Resta irrisolto il problema – rincara l’agenzia stampa internazionale – di come le radiazioni solari possano distruggere i sofisticati sistemi di bordo, e Airbus ha fatto solo un vago riferimento a un “evento recente” che ha messo in luce il problema.



