IL MERAVIGLIOSO GIORNALISMO DI DAGOSPIA
L’ADDIO DELLE KESSLER
«Le gemelle Kessler hanno ricevuto prima la visita di un legale che doveva assicurarsi che la loro decisione fosse maturata da un tempo sufficiente, che non vedessero alternative, che fosse libera e che non avessero, per esempio, malattie psichiatriche. In un secondo momento è…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 18, 2025
"Un doppio testamento, aveva raccontato una volta Alice, anche a nome della gemella: «Io e Ellen vogliamo che le nostre ceneri vengano mischiate con quelle di nostra madre, e possano essere conservate tutte e tre insieme» (in seguito ci aveva aggiunto quelle dell’amato barboncino…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 18, 2025
KESSLER
"La morte, hanno spiegato i volontari di Dghs, arriva tramite un’iniezione: la persona deve aprire da sola la confezione, poi attraverso la somministrazione endovenosa scorre il farmaco anestetico ad alto dosaggio, il tiopentale. Che in breve tempo porta all’arresto…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 18, 2025
ELKANN CONTINUA A SVENDERE L’ITALIA
"Un altro pezzo dell’industria italiana, nel silenzio assordante di troppi, se ne va. La cessione di Iveco agli indiani di Tata Motors produce una ferita simbolica (e dolorosa) nel nostro patrimonio industriale e introduce incognite concrete (e pericolose) nello sviluppo futuro…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 18, 2025
SCAZZI DEM
"Intervistato dal Corriere della sera, Romano Prodi torna a ribadire tutte le sue critiche al centrosinistra e al Pd, che dice di avere espresso anche direttamente a Elly Schlein, in una recente telefonata. «La mia preoccupazione – spiega – è che una parte dell’elettorato si…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 14, 2025
EVVIVA GLI AMBROGINI
I giornalisti Enrico Mentana e Fabio Tamburini, la presentatrice e cantante Jo Squillo, per il suo impegno contro la violenza sulle donne, sono tra le personalità che riceveranno il prossimo 7 dicembre l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza concessa dal Comune di Milano nel…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 14, 2025
LE LENZUOLA DI CAPEZZONE
Corriere della sera:
"È vero che lei si è dichiarato bisessuale?".
Daniele Capezzone:
«No, ma le rispondo con le parole di Charlie Kirk: “Mai qualificarsi, come esseri umani, per ciò che uno fa in camera da letto”. La dimensione delle scelte personali non dovrebbe avere…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 14, 2025
LA VERA SEPARAZIONE NECESSARIA AI MAGISTRATI
"A proposito della falsa intervista in cui Giovanni Falcone esprimeva la sua contrarietà alla separazione delle carriere letta solennemente in tv da Nicola Gratteri, il procuratore spiega oggi al Foglio che gliela avevano mandata «persone serie», proprio mentre lui era lì in…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 13, 2025
CARTOLINA DALL’UCRAINA
"La carriera politica futura di Volodymyr Zelensky è seriamente pregiudicata. Il presidente annaspa mentre cerca di controllare le conseguenze dello scandalo corruzione, mazzette e malaffare che ha investito i responsabili delle agenzie statali per l’energia, oltre a ministri e…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 15, 2025
CARTOLINE DALL’EGITTO
"Crolla il pomodoro cinese, ma la minaccia ora arriva dall’Egitto. Giusto lo scorso weekend il Financial Times scriveva che nei primi nove mesi di quest’anno le esportazioni di concentrato dalla Cina verso l’Italia si sono drasticamente ridotte del 76%. Nemmeno il tempo di…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 18, 2025
CARTOLINA DALLA FRANCIA
"Il presidente francese Macron ha “suonato il campanello d’allarme” ieri a Tolosa sui rischi che i social network fanno pesare sulla democrazia francese. Macron ha enunciato cinque punti d’azione per regolamentare i contenuti sulle piattaforme digitali, nel giorno in cui la…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 13, 2025
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ESTRATTO DI UN’ANALISI DEL SOLE 24 ORE SU IVECO:
Con la acquisizione – a cui la Commissione europea ha dato ieri il suo sì definitivo – gli indiani comprano stabilimenti e tecnologie ma, soprattutto, assorbono un pezzo non irrilevante del mercato italiano ed europeo. E qui sorge l’incognita. Abbiamo già assistito alla spoliazione dall’interno di Magneti Marelli, azzerata dal fondo Calsonic di proprietà di KKR. Nel caso di Magneti Marelli – appunto ceduta dalla Fca degli Agnelli nel 2018 per 6,2 miliardi di euro – il fallimento è stato gestionale e industriale. E, di fatto, ha ridotto la capacità manifatturiera e innovativa del sistema italiano nella complessa transizione energetica verso il mondo dell’ibrido e dell’elettrico. Adesso il veicolo che vende è appunto Exor, la finanziaria degli Agnelli, che incasserà poco meno di 4 miliardi di euro.
Nel caso di Iveco, il pericolo è doppio. Prima di tutto riguarda la reiterazione della acefalia, che si verifica quando un grande gruppo industriale viene ceduto a investitori esteri. Perdi la testa. Perdi i centri decisionali. Tutto viene definito altrove. Aumenta la passività del tuo corpo industriale. E soprattutto, nella nuova economia internazionale in cui l’identità nazionale determina le strategie aziendali, aumenta la probabilità che, in caso di riduzione dei costi manifatturieri consolidati, la lontana Italia venga sacrificata all’India: negli stabilimenti, nell’occupazione, nella ricerca. Nessuno crede veramente che la scelta formale di mantenere il quartiere generale a Torino sia appunto più che una scelta formale.
Il secondo pericolo riguarda la rete di fornitura italiana. Perché, appunto, Tata Motors ha la sua rete di componentisti indiani, che oggi hanno un livello discreto di qualità e costi industriali ancora ben inferiori a quelli europei. È già successo con Stellantis. I fornitori italiani si sono visti preferire – durante il periodo Tavares – i loro omologhi francesi, spagnoli e marocchini, con la costruzione – allora – di una filiera che, da Parigi, arrivava a Barcellona e scendeva a Rabat, a discapito degli industriali di Torino, di Sesto San Giovanni, di Modena e di Vicenza. Oggi la fornitura di Iveco è per la maggior parte italiana. È naturale che, adesso, i loro costi verranno comparati a quelli dei loro colleghi (e concorrenti) indiani. Il silenzio (disinteressato) intorno a questa cessione è stato di troppi. Il rischio è che – nei prossimi anni – si alzino le grida (di dolore) di tutti.






