Il C919, aereo commerciale a fusoliera stretta di Pechino, rivale di Boeing e Airbus, fa il suo debutto fuori dall’Asia.
Lunedì la Cina ha organizzato il debutto in Medio Oriente del suo jetliner C919 con un volo dimostrativo al Dubai Airshow, il primo al di fuori dell’Asia orientale, per mostrare i piani di competere con Airbus e Boeing, riporta Reuters. Il C919, con livrea bianca con dettagli blu e verdi, è decollato intorno alle 15:30 ora locale (11:30 GMT) e ha effettuato alcuni giri in cielo prima di atterrare in sicurezza sulla pista dell’aeroporto internazionale Al-Maktoum.
I suoi due modelli di aerei esistenti, il C909 e il C919, non hanno ancora ottenuto le certificazioni chiave dagli enti regolatori occidentali e la Corporazione dell’aviazione commerciale della Cina (Comac) è alla ricerca di mercati alternativi per rafforzare la propria visibilità.
Tutti i dettagli.
CON IL C919 PECHINO PUNTA A ROMPERE IL DUOPOLIO DI BOEING E AIRBUS
Era il 28 maggio 2023 quando il C919 ha completato con successo il suo primo volo commerciale, segnando un importante punto di svolta per l’industria aeronautica cinese che da tempo aspirava a competere con le sue controparti occidentali.
Nel febbraio 2024 la Cina ha presentato il C919 al Singapore Airshow. In quell’occasione Pechino ha mostrato agli acquirenti internazionali il C919 e incassato i primi accordi.
Progettato infatti per competere con l’Airbus A320 e il Boeing 737 Max, il C919 può trasportare molti più passeggeri e ha un raggio d’azione molto più lungo rispetto al suo fratello minore, l’ARJ21, il primo jet domestico cinese, in servizio dal 2016.
Al momento però l’aereo è certificato solo in Cina e il primo degli attuali cinque C919 ha iniziato a volare con China Eastern Airlines due anni fa. Soprattutto, il C919 fa affidamento in larga misura su componenti importati, con circa il 40% dei sistemi del jet che si stima provenga dall’esterno. Tra questi i motori Leap-1C, sviluppati dalla francese Safran e dalla statunitense GE Aviation attraverso il consorzio CFM International.
La dipendenza del jet C919 dai fornitori statunitensi sta mettendo a rischio le ambizioni della Cina di competere con Boeing e Airbus, osservava lo scorso maggio il Financial Times.
LE AMBIZIONI DI COMAC
Come segnala Reuters, a Dubai Comac ha anche esposto materiali che delineavano il suo progetto di jet widebody C929, originariamente sviluppato in collaborazione con la Russia e ora gestito esclusivamente da Comac, ma con scarsi dettagli tecnici.
Comac ha dichiarato in una nota di “rimanere impegnata in una cooperazione aperta e di non vedere l’ora di costruire relazioni più strette, più forti e più profonde con clienti e partner globali”.
I paesi del Golfo hanno forti legami con la Cina, il principale partner commerciale sia per l’Arabia Saudita che per gli Emirati Arabi Uniti, che hanno accolto con favore la cooperazione con le aziende cinesi negli ultimi anni, anche nei settori della produzione, dell’edilizia e della tecnologia, ricorda l’agenzia stampa internazionale.
COME STA ANDANDO IL PRODUTTORE CINESE
Nel frattempo, Comac non raggiungerà le consegne dell’aereo di linea C919 previste per il 2025. Le tre compagnie aeree che lo utilizzano (China Eastern, Air China e China Southern) avevano previsto 32 consegne quest’anno, ma a settembre ne sono arrivate solo cinque, secondo i report finanziari delle compagnie aeree e i dati di ch-aviation e Flightradar24 ripresi da Reuters.
A gennaio, Comac ha dichiarato di voler consegnare 30 aerei C919 e di aumentare la capacità produttiva annuale a 50 velivoli nel 2025. A marzo, secondo quanto riportato dai media cinesi, ha alzato l’obiettivo di produzione a 75. Ma l’aspirante rivale di Boeing e Airbus si è dovuto scontrare con un’altra realtà: Comac ha ridotto il proprio obiettivo di produzione del C919 a 25 quest’anno, rispetto ai 75 precedentemente dichiarati, come ha rivelato Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione.
A complicare l’andamento di Comac è intervenuta infatti la guerra commerciale tra Usa e Cina.
Tra giugno e luglio gli Stati Uniti hanno sospeso alcune vendite alla Cina di tecnologie statunitensi critiche, comprese quelle relative ai motori a reazione al produttore aerospaziale statale cinese
Dunque la dipendenza da componenti straniere è una vulnerabilità chiave del programma di costruzione di aerei cinese. Il C919, privo di certificazioni di riferimento da parte dei principali enti regolatori dell’aviazione occidentali, ha ricevuto ordini solo da clienti cinesi e da due compagnie aeree in Brunei e Cambogia, entrambe strette alleate di Pechino. China Eastern, Air China e China Southern hanno ordinato 100 esemplari ciascuna.
Sebbene i solidi ordini da parte delle compagnie aeree cinesi per il C919, Comac non è riuscita a conquistare clienti in Asia meridionale e sudorientale, nonostante i suoi sforzi intensificati.
LE ATTESE DEGLI ANALISTI
Infine, rileva Reuters, gli analisti non si aspettano che la Cina si assuma una fetta significativa del mercato globale dei jet, al di là degli accordi con i paesi che la sostengono, nel prossimo futuro, ma affermano che la sua presenza è un chiaro segnale della sua ambizione di penetrare in uno degli ultimi bastioni della produzione occidentale.




