Blue Origin rimanda ancora il lancio del New Glenn, il potente razzo di Jeff Bezos.
Meteo e shutdown fermano il secondo volo del razzo New Glenn, dopo il debutto del 16 gennaio scorso: in quella missione il lancio era andato a buon fine, ma il primo stadio non era riuscito a compiere con successo l’atterraggio sulla chiatta nell’Atlantico, mancando così l’obiettivo del riutilizzo previsto.
L’azienda aerospaziale fondata da Bezos, che mira a competere con SpaceX sul mercato dei lanci spaziali, ha dovuto rinviare la missione a causa delle avverse condizioni meteo sulla rampa di Cape Canaveral e delle restrizioni imposte dalla Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità aeronautica Usa, durante lo shutdown governativo.
Con il rinvio del volo di New Glenn, è rimandato ancora dunque anche il lancio delle due sonde gemelle Escapede della Nasa dirette verso Marte, trasportate proprio dal razzo di Blue Origin. Era previsto infatti tra la fine di ottobre o novembre il lancio della missione Escapade (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers) con cui la Nasa studierà l’interazione del vento solare con la magnetosfera sul pianeta Rosso.
Intanto ogni rinvio pesa: New Glenn è atteso non solo come simbolo delle ambizioni di Bezos, ma anche per la competizione con Starship, il m destinato a portare in orbita circa un centinaio di persone per volta in future missioni dirette alla Luna e Marte secondo i piani di Elon Musk. e con il Vulcan Centaur di United Launch Alliance (Ula).
Il prossimo tentativo di lancio non avverrà prima di mercoledì 12 novembre, con una finestra di partenza prevista alle 20:50 ora italiana.
Tutti i dettagli.
METEO AVVERSO E LIMITI AI LANCI
Ieri sera Blue Origin ha confermato che le condizioni meteo che interessano la Florida hanno impedito di procedere in sicurezza con il secondo volo di prova di New Glenn.
L’azienda ha spiegato di essere in contatto con la Faa per ottenere una deroga temporanea al limite sui lanci commerciali imposto in questi giorni.
RINVIATA ANCORA LA MISSIONE ESCAPADE DELLA NASA
Come già detto, il rinvio del volo di New Glenn comporta anche il ritardo della missione Escapade della Nasa.
Inizialmente la missione era in programma nell’ottobre 2024 e coincideva con il volo inaugurale del nuovo razzo riutilizzabile per carichi pesanti New Glenn della Blue Origin. La Nasa ha però scelto di non affidare la missione marziana a un vettore che non aveva ancora completato i test di volo.
Dunque la seconda missione di New Glenn sarà un volo operativo: invierà i due orbiter Escapade verso il Pianeta Rosso. Le due sonde, denominate Blue e Gold e costruite dall’azienda californiana Rocket Lab, sono arrivate sulla Space Coast della Florida il 22 settembre.
Una volta raggiunto Marte, le due sonde gemelle studieranno l’atmosfera marziana e come viene influenzata dal vento solare e dalle condizioni meteorologiche spaziali.
EFFETTO SHUTDOWN SULL’ECOSISTEMA SPAZIALE USA
Il caso di Blue Origin si inserisce nel più ampio impatto dello shutdown governativo, prossimo alla risoluzione, ma che da 40 giorni sta paralizzando parte dell’amministrazione americana e ritardando missioni e autorizzazioni spaziali.
A seguito dello shutdown infatti, la scorsa settimana la Faa ha emesso un ordine di emergenza che limita sia i voli aerei che i lanci spaziali commerciali, spiega Bloomberg. La direttiva vieta lanci e rientri commerciali durante la finestra temporale in cui era stato originariamente previsto il lancio di riserva di New Glenn.
Per Blue Origin, che punta a consolidare la propria posizione nel mercato dei lanci pesanti dopo anni di ritardi e sviluppo del New Glenn, ogni settimana persa pesa sul confronto con SpaceX di Elon Musk, il cui Starship avanza rapidamente nelle campagne di test.
NEW GLENN, TRA SFIDE TECNICHE E AMBIZIONI MARZIANE
Il volo rappresenta un passaggio cruciale per il New Glenn, razzo di oltre 95 metri di altezza e pensato per riutilizzo parziale del primo stadio.
L’amministratore delegato Dave Limp ha dichiarato a gennaio che Blue Origin puntava a un secondo lancio entro la fine della primavera e per un totale di sei-otto voli nel 2025, ricorda ancora Bloomberg.
Un lancio di successo rimetterebbe Blue Origin sulla buona strada per sfidare la presa che SpaceX di Elon Musk ha sul business dei razzi. Il razzo Falcon 9 di SpaceX è il veicolo di lancio più prolifico al mondo.
Ma i ritardi accumulati – ora aggravati dal maltempo e dalle restrizioni federali – rinviano ancora una volta l’obiettivo di Bezos di sfidare la presa che SpaceX di Elon Musk ha sul business dei razzi. Il Falcon 9 di SpaceX è oggi il vettore di lancio più utilizzato al mondo.
LA PROSSIMA FINESTRA DI LANCIO
Salvo ulteriori ritardi, il prossimo tentativo di lancio del New Glenn avverrà mercoledì 12 novembre, alle 20:50 italiane.







