Donald Trump torna sui suoi passi e rilancia la candidatura di Jared Isaacman al vertice della Nasa.
Lo ha annunciato il presidente Usa su Truth Social, elogiando la “passione per lo spazio e la dedizione a superare i confini dell’esplorazione” del nuovo amministratore.
Astronauta, filantropo, pilota del caccia Mig29 nel tempo libero, miliardario e amico oltre che socio in affari di Elon Musk, Isaacman aveva già ricevuto la candidatura lo scorso dicembre, salvo poi essere accantonato dopo le tensioni tra Trump e il patron di SpaceX. Oggi il riavvicinamento tra i due miliardari segna un cambio di clima politico-industriale che si riflette direttamente sulla governance della Nasa.
Come sottolinea Reuters, il ritorno di Isaacman come candidato di Trump per ricoprire il posto vacante alla Nasa a tempo indeterminato è avvenuto circa due settimane dopo che il capo ad interim Sean Duffy aveva dichiarato di voler invitare altre aziende a competere con SpaceX per l’importante appalto dell’agenzia per l’allunaggio. Ne era scaturita una disputa pubblica tra Duffy e Musk su chi avrebbe dovuto guidare l’agenzia spaziale.
Tutti i dettagli.
L’ANNUNCIO DI TRUMP
“Questa sera, sono lieto di nominare Jared Isaacman, un affermato leader aziendale, filantropo, pilota e astronauta, come amministratore della NASA”, ha dichiarato Trump sui social media.
“Sean Duffy ha svolto un lavoro straordinario come amministratore ad interim – ha proseguito Trump – ma Jared rappresenta la nuova generazione di leadership americana nello spazio”.
DOPO LA PARENTESI DUFFY ALLA GUIDA (AD INTERIM) DELLA NASA
Era il 10 luglio quando il Presidente degli Stati Uniti ha nominato il Segretario ai Trasporti Sean Duffy amministratore ad interim della Nasa, in sostituzione dell’attuale amministratore facente funzioni Janet Petro. Il ruolo di amministratore capo dell’Agenzia spaziale statunitense era rimasto vacante da quando Trump ha inaspettatamente ritirato la nomina del suo candidato originale per la guida della Nasa, l’astronauta privato e socio in affari di Elon Musk Jared Isaacman.
Pochi giorni prima che Isaacman, ceo di Shift4 Payments Inc., ricevesse il suo voto di conferma finale al Senato il 31 maggio, subito dopo che Musk ha lasciato il suo incarico governativo alla guida del Doge, la Casa Bianca ha annunciato di voler nominare un nuovo amministratore della Nasa per sostituirlo. Isaacman, cliente di SpaceX guidando le missioni spaziali private Inspiration4 e Polaris Dawn, era ampiamente considerato la scelta di Musk per guidare l’agenzia.
Quando i rapporti tra l’inquilino della Casa Bianca e il fondatore di Tesla e SpaceX si sono inaspriti, a rimetterci fu quindi proprio Isaacman. Trump in seguito ha affermato che Isaacman sarebbe stato “inappropriato” come amministratore della Nasa perché era un “amico molto intimo” di Musk e la Nasa “rappresenta una parte così importante della vita aziendale di Elon”.
LA CAPTATIO BENEVOLENTIA DI ISAACMAN
Tuttavia, come racconta oggi Bloomberg, negli ultimi mesi, Isaacman ha intrapreso un’azione per riconquistare l’incarico e ha donato oltre 1 milione di dollari a organizzazioni pro-Trump, secondo i documenti. Trump aveva precedentemente citato le donazioni di Isaacman ai Democratici come una delle ragioni per cui aveva ritirato la candidatura.
Poche ore prima che Trump annunciasse la sua ricandidatura, Isaacman ha ribadito su X alcune delle priorità che aveva affermato di aver delineato durante la precedente testimonianza al Senato, tra cui l’enfasi sul mandare “più astronauti nello spazio con maggiore frequenza”. Isaacman ha affermato di aver abbracciato l’obiettivo di riportare gli astronauti americani sulla Luna nell’ambito del programma Artemis per “determinare le ragioni scientifiche, economiche e di sicurezza nazionale a sostegno di una presenza lunare duratura”, prima di concentrare le risorse su “qualcosa di quasi impossibile su cui nessun altro lavorerà, come la propulsione elettrica nucleare”.
IL RITORNO DELL’ASSE MUSK-TRUMP NELLO SPAZIO?
L’investitura di Isaacman oggi è più di una nomina: è un segnale. Rappresenta la volontà dell’amministrazione Trump di rilanciare la cooperazione pubblico-privato nel settore spaziale, dopo mesi di incertezza sui finanziamenti federali e sul futuro dei programmi Artemis.
Isaacman, che ha volato in orbita due volte con missioni spaziali interamente private come cliente e collaboratore di Musk, è un convinto sostenitore dell’industria spaziale commerciale, avendo finanziato e partecipato a missioni private con SpaceX.
Dunque, se confermato, sottolinea Bloomberg, il presidente esecutivo di Shift4 Payments dovrebbe gestire le preoccupazioni su come bilanciare i suoi legami con SpaceX e il lavoro della Nasa con i rivali di Musk.






