Prima l’annuncio, inedito e difficilmente digeribile, della chiusura temporanea dello stabilimento di Poissy sul cui futuro si addensano nubi sempre più temporalesche. Quindi lo sbandieramento in pompa magna di un piano da 13 miliardi da destinare esclusivamente agli Usa. Troppo per non allarmare i sindacati d’Oltralpe, che hanno voluto incontrare il nuovo Ceo, Antonio Filosa, a pochi giorni dal meeting tra l’amministratore delegato partenopeo e le rappresentanze italiane.
COS’HA DETTO FILOSA AI FRANCESI
Il copione è grosso modo quello sciorinato in Italia: è bastato cambiare il nome del Paese e prestare attenzione a non fare confusione per non indispettire i sindacati.
A Torino Filosa ha detto che per il Gruppo il nostro è “Un Paese al centro della visione strategica” di Stellantis, mentre scavallate le Alpi ha dichiarato che “La Francia rappresenta il secondo Paese per Stellantis in termini di fonte di profitti nel mondo e il primo Paese in Europa”, insomma, risulta “fondamentale per il successo di Stellantis e della regione Europa”.
Dove il trattamento tra Francia e Italia differisce è nei numeri: Filosa ha ricordato che l’Hexagone è lo Stato del Vecchio continente in cui Stellantis “investe di più” con oltre 2 miliardi di euro nel 2025 (lo stesso importo annuale degli ultimi anni) e 3 miliardi per la transizione energetica in totale negli ultimi cinque anni.
LE PROMESSE DI FILOSA AI FRANCESI
Anche i numeri francesi relativi alle promesse di assunzione sono distanti da quelli italiani che ricordiamo qui per comodità: “Faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l’avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno. Queste si aggiungono a quelle già fatte nei mesi scorsi nell’ingegneria di Mirafiori ed ad Atessa. Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto”, aveva detto qualche settimana fa il Ceo a Torino.
Mentre Filosa nelle ultime ore l’Amministratore delegato del Gruppo ha annunciato ai sindacati francesi un piano di assunzioni di 1.400 dipendenti a tempo indeterminato nel 2026 (700 quadri e 700 operatori e operai specializzati). Considerando i pensionamenti, ciò dovrebbe rappresentare un saldo netto leggermente positivo.
LE PREOCCUPAZIONI DEI SINDACATI (ALIMENTATE DA TAVARES)
Resterà da vedere se quanto promesso da Filosa avrà convinto i rappresentanti dei lavoratori francesi che da tempo mugugnano lamentando che sarebbero saltati gli equilibri tra Fca e Psa a favore della prima e a discapito perciò della rappresentanza d’Oltralpe.
Equilibri fin qui garantiti dal predecessore di Filosa, Carlos Tavares. Il top manager portoghese, presentando il suo libro Un pilota nella tempesta, lo aveva ammesso senza troppi giri di parole: “Durante il mio mandato ho sempre avuto a cuore gli interessi francesi che, con la mia uscita, potrebbero non essere più tutelati”.






