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L’intelligenza artificiale fa crollare Meta in borsa

Nonostante i buoni risultati nel terzo trimestre, il titolo di Meta ha perso oltre il 10 per cento in borsa. Il mercato è preoccupato per l'aumento delle spese nell'intelligenza artificiale: e i ritorni economici? Zuckerberg cerca di placare gli animi e annuncia l'avvento della super-Ai. Tutti i dettagli.

Le azioni di Meta Platforms sono crollate di oltre il 10 per cento in borsa oggi, nonostante la società madre di Facebook – che ha così visto svanire circa 160 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato – abbia riportato buoni risultati nel terzo trimestre del 2025: le entrate sono ammontate a 51,2 miliardi, in linea con le aspettative di Wall Street e il 26 per cento in più su base annua.

META SPENDE TROPPO PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

Il problema è che gli investitori ritengono che Meta stia spendendo troppo per l’intelligenza artificiale, senza ottenere ritorni economici proporzionati. La società, in effetti, ha rivisto al rialzo le sue previsioni di spesa in conto capitale per il 2025, da 66-72 miliardi a 70-72 miliardi: soldi che serviranno a sviluppare modelli di intelligenza artificiale più avanzati e infrastrutture di supporto, come data center e impianti energetici, all’interno di una competizione accesissima con le aziende rivali.

COSA HA DETTO MARK ZUCKERBERG

L’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, ha difeso questi piani di spesa. “È ancora presto”, ha ammesso, “ma credo che stiamo vedendo i primi ritorni nel nostro core business. Questo ci dà molta fiducia nel fatto che dovremmo investire molto di più, e [vogliamo] assicurarci di non investire troppo poco” per non rimanere indietro alla concorrenza.

Si stima che nel 2025 le maggiori compagnie tecnologiche statunitensi spenderanno quasi 400 miliardi di dollari nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale. Per esempio, Alphabet (la società madre di Google) ha portato le sue previsioni di spesa in conto capitale a 93 miliardi, e anche Microsoft ha detto di prevedere un aumento delle spese nell’anno fiscale corrente.

LA SUPER-INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La frenesia è tale che l’intelligenza artificiale non si è ancora diffusa in tutta l’economia, ma già si parla di quello che verrà dopo. Zuckerberg, infatti, ha difeso gli investimenti “aggressivi” di Meta nell’espansione delle sue capacità di calcolo e di alimentazione perché serviranno a preparare la società all’avvento della super-intelligenza artificiale. Meta, ha assicurato, sarà “in una posizione ideale per un cambiamento di paradigma generazionale in molte grandi opportunità”.

Non è ancora chiaro cosa sia la super-intelligenza artificiale, o l’intelligenza generale artificiale, ma si pensa che sarà in grado di superare l’essere umano medio nelle attività cognitive.

IL RUOLO DI ALEXANDR WANG

A proposito di super-intelligenza, a giugno Meta ha investito 14,3 miliardi di dollari nella startup di intelligenza artificiale Scale Ai e nominato il suo amministratore delegato, Alexandr Wang, chief Ai officer: è il primo a ricoprire questa carica nell’azienda. Inoltre, Wang dirige i Meta Superintelligence Labs.

La settimana scorsa, Meta ha annunciato l’eliminazione di circa seicento posti di lavoro nei Superintelligence Labs.

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